Pagina 2 di 2 primaprima 1 2
Visualizzazione dei risultati da 11 a 19 su 19
  1. #11
    Originariamente inviato da newbie
    Tieni conto che due semestri sono un anno

    Comunque io delle offerte di lavoro non capisco ancora una cosa... se tutte (dico TUTTE!) le aziende vanno cercando quasi solo prograsmmatori con X anni di esperienza LAVORATIVA DOCUMENTABILE, noi neolaureati DOVE DIAVOLO POTREMMO AVERLA GIA' FATTA SE SIAMO NEOLAUREATI?
    Per questo esistono gli stage, in cui puo' dimostrare che l'esperienza non conta niente.

  2. #12
    Utente di HTML.it L'avatar di newbie
    Registrato dal
    Dec 2005
    Messaggi
    299
    Originariamente inviato da FreeManX
    Per questo esistono gli stage, in cui puo' dimostrare che l'esperienza non conta niente.
    Certo... fa parte dello stesso meccanismo perverso.
    [list=1][*]I neolaureati hanno bisogno di soldi.[*]Quindi hanno bisogno di un lavoro.[*]Per iniziare a lavorare devono essere assunti in una o (ormai è la prassi) una sequenza di [*]aziende.[*]Le aziende assumono solo chi ha esperienza.[*]Il neolaureato, che esperienza non ne ha, è costretto a fare stage.[*]Gli stage non sono quasi mai gratis, e quasi mai si svolgono nella propria città di residenza.[*]Quindi il neolaureato, per iscriversi allo stage, ha bisogno di soldi.[*]E quindi ha bisogno di un (altro) lavoro: tornare al punto 1.[/list=1]
    Bello, no?
    Svegliati, Neo. Matrix ti possiede...

  3. #13
    Originariamente inviato da newbie
    Certo... fa parte dello stesso meccanismo perverso.
    [list=1][*]I neolaureati hanno bisogno di soldi.[*]Quindi hanno bisogno di un lavoro.[*]Per iniziare a lavorare devono essere assunti in una o (ormai è la prassi) una sequenza di [*]aziende.[*]Le aziende assumono solo chi ha esperienza.[*]Il neolaureato, che esperienza non ne ha, è costretto a fare stage.[*]Gli stage non sono quasi mai gratis, e quasi mai si svolgono nella propria città di residenza.[*]Quindi il neolaureato, per iscriversi allo stage, ha bisogno di soldi.[*]E quindi ha bisogno di un (altro) lavoro: tornare al punto 1.[/list=1]
    Bello, no?

    Uhmm io per fare lo stage sono stato pagato, non ho dovuto pagare

    Comunque per mia esperienza mi sento di dirvi, di cercare aziende medio-grandi di relevanza se possibile internazionale che vi offrono stage, per loro e solo un preludio all'assunzione non sono come le azienducole che possono tranne vantaggio sfruttando, per loro e' importante formare sulle loro tecnologie.

  4. #14
    Originariamente inviato da newbie
    Certo... fa parte dello stesso meccanismo perverso.
    [list=1][*]I neolaureati hanno bisogno di soldi.[*]Quindi hanno bisogno di un lavoro.[*]Per iniziare a lavorare devono essere assunti in una o (ormai è la prassi) una sequenza di [*]aziende.[*]Le aziende assumono solo chi ha esperienza.[*]Il neolaureato, che esperienza non ne ha, è costretto a fare stage.[*]Gli stage non sono quasi mai gratis, e quasi mai si svolgono nella propria città di residenza.[*]Quindi il neolaureato, per iscriversi allo stage, ha bisogno di soldi.[*]E quindi ha bisogno di un (altro) lavoro: tornare al punto 1.[/list=1]
    Bello, no?
    gli stage sono minimamente pagati
    comunque a un certo punto nel tuo schema arrivano i call center

  5. #15
    Originariamente inviato da Gumble
    beh.. chiaramente non direi mai che sono un esperto!... volevo solo sapere se valeva la pena provare a candidarsi come programmatore junior!

    grazie..

    altri pareri?
    Per quello che ne so io, la conoscenza di Java a livello "core" (quindi i tre paradigmi della programmazione ad oggetti, la sintassi del linguaggio, l'ereditarietà avanzata, le eccezioni ,la programmazioen AWT/SWING,la riflessione, java I/O, JavaBeans etc..) non bastano neanche per qualificarti come programmatore Java a livello Junior.
    In generale un progammatore Java Junior ha uno/due anni di esperienza (ma come giustemente dice GB..ehm..Druzya, vuol dire in realtà tutto e niente) di progetti Java in un contesto produttivo e non didattico (due cose molto diverse), poi il resto dipende delle competenze acquisite nel contesto stesso.
    In generale, cmq un programmatore Junior deve conoscere almeno i più "semplici" ( per modo di dire ) aspetti della programmazione a livello J2EE (Java Servlet ,JSP) ,della connessione a basi di dati (JDBC) oltre a conoscere e sapere installare e configurare almeno un web/servlet container (come Tomcat ad esempio) e ovviamente sapere utilizzare decentemente un IDE come Eclipse o NetBeans.
    Inoltre è scontata la conoscenza di XML e almeno un po' di teoria di basi di dati (SQL compreso) .

    Poi ripeto dipende....conosco "programmatori Java" che programmano da tre anni su framework fatti da terzi e di codice Java "puro" non ne vedono neanche una riga...

    P.S.
    Vuoi un consiglio? Se veramente vuoi fare il programmatore Java trovati un azienda che con Java ci lavori sul serio . Ci sono ancora un sacco di aziende e di persone che pensano che "Java serve solo a fare le applet" e che quindi pagano di conseguenza.. :rollo:

    In bocca al lupo
    "I preti devono essere inascoltati, le loro predicazioni sono favole per bambini che si rifiutano di crescere e ingombrano i cieli di improbabili divinità che offuscano la ragione e lacerano le coscienze anzichè pacificarle con la vita."
    (Salman Rushdie)
    "Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media"
    (Licio Gelli)

  6. #16
    Utente di HTML.it L'avatar di Kahm
    Registrato dal
    Dec 2004
    residenza
    Rome
    Messaggi
    3,580
    io sono un programmatore con 6 anni di esperienza

    e ti dico che il mese scorso ad un colloquio il capo mi ha definito "junior"
    vabbeh....insomma, cazz!!! ho 3 pagine di curriculum 4 corsi 6 anni di esperienza, e quello mi definisce junior :rollo:
    gurda, ho subito capito che puntava al tirare il prezzo :rollo:

    cmq quoto il fatto che vuol dire tutto e niente, ho conosciuto gente con 10 anni di espeirenza che sapeva fare meno di me

    quoto anche il discorso di freemanx
    anzi aggiung oche ora avere un ragazzo apprendista con il nuovo governo costa molto di +, quindi è piu' difficile trovare lavoro per un novizio..chissa come faranno ad acquisire esperienza :master:
    NN vi diro mai chi sono in realta,
    tutti i miei 3D sono orfani, non insistete per farmi rispondere ai 3D aperti da me

  7. #17
    Utente di HTML.it L'avatar di newbie
    Registrato dal
    Dec 2005
    Messaggi
    299
    Originariamente inviato da Kahm
    io sono un programmatore con 6 anni di esperienza

    e ti dico che il mese scorso ad un colloquio il capo mi ha definito "junior"
    vabbeh....insomma, cazz!!! ho 3 pagine di curriculum 4 corsi 6 anni di esperienza, e quello mi definisce junior :rollo:
    gurda, ho subito capito che puntava al tirare il prezzo :rollo:
    Ovvio, perchè c'è sempre quancuno che vuole fare il furbo e pagarti da fame

    cmq quoto il fatto che vuol dire tutto e niente, ho conosciuto gente con 10 anni di espeirenza che sapeva fare meno di me
    Infatti... il problema è che l'esperienza andrebbe calcolata in senso qualitativo e non quantitativo.
    Per "qualitativo" intendo, ad esempio, sapere, che ne so, quanti costrutti si conoscono, quanti tipi di dato, se si sa o meno cos'è l'Object-Oriented, quante librerie si conoscono...
    Solo che calcolarla in senso qualitativo è un casino. E quindi ci si basa su quanti anni ci hai lavorato.

    quoto anche il discorso di freemanx
    anzi aggiung oche ora avere un ragazzo apprendista con il nuovo governo costa molto di +, quindi è piu' difficile trovare lavoro per un novizio..chissa come faranno ad acquisire esperienza :master:
    Ecco, appunto... quindi si crea un bel circolo vizioso, per cui se vuoi un lavoro hai bisogno di averne avuto già uno. Cosa che per un neolaureato ovviamente è impossibile...

    Inoltre, è pur vero che esistono stage (poco) pagati che poi danno qualche speranza di assunzione, ma è pure vero che per avere certe certificazioni (che ne so, per sistemisti, per Oracle, per installatori di reti...) devi pagare un sacco di soldi.

    Ma soprattutto, il fatto che l'esperienza a livello didattico non conta secondo me è solo una scusa. Perchè vuol dire che il problema di fondo è che non è affatto vero che l'università funziona come dovrebbe... dato che ti dovrebbe preparare al lavoro, e invece quello che hai fatto all'università non serve a un bel par de ciufoli.
    Quindi bisognerebbe fare in modo che l'esperienza a livello didattico conti... e che effettivamente dall'università si esca imparati.
    Per giunta, l'università con la scusa che ti deve preparare al lavoro, organizza esami consistenti in casi di studio, applicazioni REALI (seppur "piccole", per chi lavora ogni giorno su miliardi di righe di codice e schemi) da realizzare, prototipo compreso, per un'azienda REALE.
    Per poi sapere che quella non è considerata esperienza
    Svegliati, Neo. Matrix ti possiede...

  8. #18
    Infatti... il problema è che l'esperienza andrebbe calcolata in senso qualitativo e non quantitativo.
    Per "qualitativo" intendo, ad esempio, sapere, che ne so, quanti costrutti si conoscono, quanti tipi di dato, se si sa o meno cos'è l'Object-Oriented, quante librerie si conoscono...
    Solo che calcolarla in senso qualitativo è un casino. E quindi ci si basa su quanti anni ci hai lavorato.
    Beh considera che conosco diverse aziende che all'atto del colloquio ti fanno un test scritto sulle tue conoscenze, ecco li l'esperienza conta 0, se ottieni un buon "voto" stai tranquillo che non ti cestinano. Ovvio lo problema iniziale e farsi chiamare :'(

    Inoltre, è pur vero che esistono stage (poco) pagati che poi danno qualche speranza di assunzione, ma è pure vero che per avere certe certificazioni (che ne so, per sistemisti, per Oracle, per installatori di reti...) devi pagare un sacco di soldi.
    Beh le certificazioni son altra storia, oltretutto di tale argomento i corsi costano tanto, ma alla fine l'esame reale (ad esempio CISCO) costa un centinaio di euro. Quindi come per l'università non sei obbligato a seguire... ti prepari e vai a fare l'esame!

    Ma soprattutto, il fatto che l'esperienza a livello didattico non conta secondo me è solo una scusa. Perchè vuol dire che il problema di fondo è che non è affatto vero che l'università funziona come dovrebbe... dato che ti dovrebbe preparare al lavoro, e invece quello che hai fatto all'università non serve a un bel par de ciufoli.
    Quindi bisognerebbe fare in modo che l'esperienza a livello didattico conti... e che effettivamente dall'università si esca imparati.
    Per giunta, l'università con la scusa che ti deve preparare al lavoro, organizza esami consistenti in casi di studio, applicazioni REALI (seppur "piccole", per chi lavora ogni giorno su miliardi di righe di codice e schemi) da realizzare, prototipo compreso, per un'azienda REALE.
    Per poi sapere che quella non è considerata esperienza
    Vero, comunque un po di flessibilità l'università te la da, io nel mio percorso di studi quando ho potuto ho fatto progetti (di ingsw ad esempio), e li ho fatti non della serie mi serve il voto, ma impegnandomi come fossi pagato per farli. Quindi alla fine e' anche sensibilità personale. (ovvio in quei progetti il 30L non me toglie nessuno, ma il tempo perso la diventa un 18 altrove )

    Bye

  9. #19
    Utente di HTML.it L'avatar di newbie
    Registrato dal
    Dec 2005
    Messaggi
    299
    Originariamente inviato da FreeManX
    Beh considera che conosco diverse aziende che all'atto del colloquio ti fanno un test scritto sulle tue conoscenze, ecco li l'esperienza conta 0, se ottieni un buon "voto" stai tranquillo che non ti cestinano. Ovvio lo problema iniziale e farsi chiamare :'(
    E' vero. Ma è pure vero che spesso se non hai esperienza neanche ti chiamano

    Beh le certificazioni son altra storia, oltretutto di tale argomento i corsi costano tanto, ma alla fine l'esame reale (ad esempio CISCO) costa un centinaio di euro. Quindi come per l'università non sei obbligato a seguire... ti prepari e vai a fare l'esame!
    Però, per chi non ha esperienza, le certificazioni fanno curriculum, e tanto.

    Vero, comunque un po di flessibilità l'università te la da, io nel mio percorso di studi quando ho potuto ho fatto progetti (di ingsw ad esempio), e li ho fatti non della serie mi serve il voto, ma impegnandomi come fossi pagato per farli. Quindi alla fine e' anche sensibilità personale. (ovvio in quei progetti il 30L non me toglie nessuno, ma il tempo perso la diventa un 18 altrove )
    Anch'io ci sono passato. Mi sono fatto il mVVoVe tanto per farli... mi è addirittura toccato un lavoro di gruppo che consisteva nella realizzazione di un database (ok, di un'applicazione Access, non un semplice database) per un team di archeologi del Ministero dei Beni Culturali.
    E non era robetta da poco.
    E cosa mi è rimasto? Ahhhh, che bella soddisfazione...
    Svegliati, Neo. Matrix ti possiede...

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2025 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.