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  1. #11
    Utente di HTML.it L'avatar di ARCTiC
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    Scusa la domanda banale, ma sei sicuro che ti inquadreranno come lavoratore dipendente e non come consulente (lavoratore autonomo che presta un servizio)? Perche' (in UK in particolari) il 90% delle persone che "telelavora" dall'estero e' inquadrato nella seconda categoria. Solitamente assumono come dipendente vero e proprio, solo quando l'azienda ha una sede distaccata nel paese ove risiede il lavoratore. In questo caso quindi tu (con PIVA) emetti fattura, ecc.

    Per i lavoratori dipendenti invece e' un mezzo casino: le imposte ti vengono detratte dalla busta paga in UK (come avverrebbe in Italia), ma tu essendo residente in Italia devi compilare la dichiarazione dei redditi, sulla quale poi "sconterai" le trattenute gia' pagate in UK (e solo quelle in via definitiva! Cioe' gia' pagate, non dovute), hai in pratica un "credito di imposta". Questo credito di imposta non puo' superare le tasse che pagheresti eventualmente se lavorassi in Italia.

    Ad esempio: lavori in UK, ti pagano 4000 euro, di cui 1000 li trattengono di imposte.
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio) e' di 1100 euro, paghi al fisco italiano: 100 euro;
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio 2) e' di 1000 euro, paghi al fisco italiano: nulla.
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio 3) e' di 900 euro, paghi al fisco italiano: nulla... ma hai versato 100 euro in piu' (in UK) che nessuno ti restituira'.

    La previdenza, restera' quella Italiana... perche' sei residente in Italia.

    Si giunge alla conclusione logica che pur lavorando per un'azienda estera, paghi MINIMO le stesse tasse che pagheresti in Italia, e se ti va male (cioe' in UK ricadi in uno scaglione dove le tasse sono piu' alte che in Italia) paghi pure di piu'.
    Soluzioni: prendi residenza in UK; se dalle tasse UK risulta un debito nei confronti dell'Italia, ti fai gonfiare la busta paga (lol); fai tutto in nero; lavori in UK ma prendi residenza alle maldive e mandi tutti a fanculo.

    PS: a me fa tutto il commercialista, io so dirti il "concetto" (sperando che sia giusto) ma non ci capisco un caxxo di queste cose, io penso solo a spendere i soldi in donnacce (e non ho mai una lira in tasca).
    In Vino Veritas, In Scarpe Adidas, In Bagno Badedas, In Culo un Ananas ©2003 ARCTiC

  2. #12
    Utente di HTML.it L'avatar di Kaeso
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    Originariamente inviato da ARCTiC
    Scusa la domanda banale, ma sei sicuro che ti inquadreranno come lavoratore dipendente e non come consulente (lavoratore autonomo che presta un servizio)? Perche' (in UK in particolari) il 90% delle persone che "telelavora" dall'estero e' inquadrato nella seconda categoria. Solitamente assumono come dipendente vero e proprio, solo quando l'azienda ha una sede distaccata nel paese ove risiede il lavoratore. In questo caso quindi tu (con PIVA) emetti fattura, ecc.

    Per i lavoratori dipendenti invece e' un mezzo casino: le imposte ti vengono detratte dalla busta paga in UK (come avverrebbe in Italia), ma tu essendo residente in Italia devi compilare la dichiarazione dei redditi, sulla quale poi "sconterai" le trattenute gia' pagate in UK (e solo quelle in via definitiva! Cioe' gia' pagate, non dovute), hai in pratica un "credito di imposta". Questo credito di imposta non puo' superare le tasse che pagheresti eventualmente se lavorassi in Italia.

    Ad esempio: lavori in UK, ti pagano 4000 euro, di cui 1000 li trattengono di imposte.
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio) e' di 1100 euro, paghi al fisco italiano: 100 euro;
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio 2) e' di 1000 euro, paghi al fisco italiano: nulla.
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio 3) e' di 900 euro, paghi al fisco italiano: nulla... ma hai versato 100 euro in piu' (in UK) che nessuno ti restituira'.

    La previdenza, restera' quella Italiana... perche' sei residente in Italia.

    Si giunge alla conclusione logica che pur lavorando per un'azienda estera, paghi MINIMO le stesse tasse che pagheresti in Italia, e se ti va male (cioe' in UK ricadi in uno scaglione dove le tasse sono piu' alte che in Italia) paghi pure di piu'.
    Soluzioni: prendi residenza in UK; se dalle tasse UK risulta un debito nei confronti dell'Italia, ti fai gonfiare la busta paga (lol); fai tutto in nero; lavori in UK ma prendi residenza alle maldive e mandi tutti a fanculo.

    PS: a me fa tutto il commercialista, io so dirti il "concetto" (sperando che sia giusto) ma non ci capisco un caxxo di queste cose, io penso solo a spendere i soldi in donnacce (e non ho mai una lira in tasca).


    Buongiorno!

    Arctic tu immagino operi come consulente informatico (programmatore?) telelavoratore giusto?
    Hai idea se anche un CAD Designer potrebbe avere opportunità analoghe?
    C'è richiesta?

    Grz K
    Do blind people see dreams?

  3. #13
    Originariamente inviato da ARCTiC
    Scusa la domanda banale, ma sei sicuro che ti inquadreranno come lavoratore dipendente e non come consulente (lavoratore autonomo che presta un servizio)? Perche' (in UK in particolari) il 90% delle persone che "telelavora" dall'estero e' inquadrato nella seconda categoria. Solitamente assumono come dipendente vero e proprio, solo quando l'azienda ha una sede distaccata nel paese ove risiede il lavoratore. In questo caso quindi tu (con PIVA) emetti fattura, ecc.

    Per i lavoratori dipendenti invece e' un mezzo casino: le imposte ti vengono detratte dalla busta paga in UK (come avverrebbe in Italia), ma tu essendo residente in Italia devi compilare la dichiarazione dei redditi, sulla quale poi "sconterai" le trattenute gia' pagate in UK (e solo quelle in via definitiva! Cioe' gia' pagate, non dovute), hai in pratica un "credito di imposta". Questo credito di imposta non puo' superare le tasse che pagheresti eventualmente se lavorassi in Italia.

    Ad esempio: lavori in UK, ti pagano 4000 euro, di cui 1000 li trattengono di imposte.
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio) e' di 1100 euro, paghi al fisco italiano: 100 euro;
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio 2) e' di 1000 euro, paghi al fisco italiano: nulla.
    L'equivalente in Italia di tasse su un lordo di 4000 euro (esempio 3) e' di 900 euro, paghi al fisco italiano: nulla... ma hai versato 100 euro in piu' (in UK) che nessuno ti restituira'.

    La previdenza, restera' quella Italiana... perche' sei residente in Italia.

    Si giunge alla conclusione logica che pur lavorando per un'azienda estera, paghi MINIMO le stesse tasse che pagheresti in Italia, e se ti va male (cioe' in UK ricadi in uno scaglione dove le tasse sono piu' alte che in Italia) paghi pure di piu'.
    Soluzioni: prendi residenza in UK; se dalle tasse UK risulta un debito nei confronti dell'Italia, ti fai gonfiare la busta paga (lol); fai tutto in nero; lavori in UK ma prendi residenza alle maldive e mandi tutti a fanculo.

    PS: a me fa tutto il commercialista, io so dirti il "concetto" (sperando che sia giusto) ma non ci capisco un caxxo di queste cose, io penso solo a spendere i soldi in donnacce (e non ho mai una lira in tasca).

    ecco, grazie per la spiegazione
    pensavo che dal momento che si era nel contesto della UE le cose potessero semplificarsi, invece vedo che non cambia molto, soprattutto per la questione di eventualmente aprire una partita iva...
    per il momento non so ancora come sarò inquadrato, l'idea della ditta in uk serviva per semplificare la vita ai collaboratori in UE di questa azienda, che al momento ha solamente sede a Miami.

  4. #14
    Utente di HTML.it L'avatar di ARCTiC
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    Originariamente inviato da Kaeso
    Buongiorno!

    Arctic tu immagino operi come consulente informatico (programmatore?) telelavoratore giusto?
    Hai idea se anche un CAD Designer potrebbe avere opportunità analoghe?
    C'è richiesta?

    Grz K
    Che genere di "CAD Designer"? Utilizzi software di modellazione 3D (3Ds Max.. ecc.)? In che genere di disegno sei specializzato? (ad esempio: edifici, parti meccaniche)? Ad esempio nella software house dove lavoro, facciamo uso estensivo della grafica e modellazione 3D (quasi la meta' dei dipendenti sono grafici), quindi immagino che lavori simili esistano anche "altrove", quello che ho notato (almeno da me) e' che la qualifica fondamentale (oltre il "tipo" di lavoro che fai) e' l'elevata specializzazione... nel senso che non assumono persone che stanno "iniziando", ma persone che hanno nel proprio portafoglio gia' lavori di altissima qualita', poiche' appena vengono assunti, non segue un periodo di indottrinamento, ma entrano subito nel ciclo produttivo (cioe' producendo materiale immediatamente "utile").
    Come si trova lavoro in UK? I residenti si appoggiano ad agenzie specializzate, e funzionano BENISSIMO, roba che ti organizzano almeno un paio di colloqui nel giro di una settimana; per chi invece risiede all'estero: non resta altro che spedire il proprio corriculum. Io ho trovato lavoro in modo atipico, quindi non faccio testo.
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  5. #15
    Utente di HTML.it L'avatar di ARCTiC
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    Originariamente inviato da Ratatuia
    ecco, grazie per la spiegazione
    pensavo che dal momento che si era nel contesto della UE le cose potessero semplificarsi, invece vedo che non cambia molto, soprattutto per la questione di eventualmente aprire una partita iva...
    per il momento non so ancora come sarò inquadrato, l'idea della ditta in uk serviva per semplificare la vita ai collaboratori in UE di questa azienda, che al momento ha solamente sede a Miami.
    Apriti la partita IVA, non e' complicato, e non e' "piu' dispendioso" del pagare le tasse come dipendente (be' forse lo e', ma non in modo significativo). Il vantaggio e' che semplificherai ermomente la prassi burocratica (cartacce da compilare) e avrai le entrate/uscite sotto controllo: emetti fattura, dichiari il reddito in italia, paghi le tasse in italia e finisce li.. come un normalissimo lavoro italiano.
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  6. #16
    Originariamente inviato da ARCTiC
    Apriti la partita IVA, non e' complicato, e non e' "piu' dispendioso" del pagare le tasse come dipendente (be' forse lo e', ma non in modo significativo). Il vantaggio e' che semplificherai ermomente la prassi burocratica (cartacce da compilare) e avrai le entrate/uscite sotto controllo: emetti fattura, dichiari il reddito in italia, paghi le tasse in italia e finisce li.. come un normalissimo lavoro italiano.
    deve comunque pagare i contributi Inps?

  7. #17
    Utente di HTML.it L'avatar di ARCTiC
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    Originariamente inviato da l'evangelista
    deve comunque pagare i contributi Inps?
    Naturalmente. Guarda che e' "tutto italiano", che poi fatturi ad una societa' con sede in UK, USA o in Cina, non cambia nulla, quando hai partita iva, produci reddito in Italia e devi iscriverti alla previdenza (nel campo informatico e' gestione separata inps). Ovviamente se vanno altri soldi per irpef e irap (in regime agevolato se fatturi meno di 30mila euro l'anno), hai pero' il vantaggio di poter detrarre l'iva sulle spese che sostieni per produrre reddito: affitto del locale dove lavori (o parte di esso), tutto il materiale informatico, bolletta del cellulare (affari), internet, luce, ecc.

    PS: queste sono cose che fa il commercialista, tu non devi fare nulla, a parte lavorare e sapere che dei tuoi 10mila euro guadagnati, almeno il 30% se va in "tasse" e di questo 30% potrai recuperare qualcosina di detrazione IVA facendo un po' di salti mortali... se hai la PIVA.
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  8. #18
    Originariamente inviato da ARCTiC
    Naturalmente. Guarda che e' "tutto italiano", che poi fatturi ad una societa' con sede in UK, USA o in Cina, non cambia nulla, quando hai partita iva, produci reddito in Italia e devi iscriverti alla previdenza (nel campo informatico e' gestione separata inps). Ovviamente se vanno altri soldi per irpef e irap (in regime agevolato se fatturi meno di 30mila euro l'anno), hai pero' il vantaggio di poter detrarre l'iva sulle spese che sostieni per produrre reddito: affitto del locale dove lavori (o parte di esso), tutto il materiale informatico, bolletta del cellulare (affari), internet, luce, ecc.

    PS: queste sono cose che fa il commercialista, tu non devi fare nulla, a parte lavorare e sapere che dei tuoi 10mila euro guadagnati, almeno il 30% se va in "tasse" e di questo 30% potrai recuperare qualcosina di detrazione IVA facendo un po' di salti mortali... se hai la PIVA.
    e devi pagare anche il commercialista...

  9. #19
    Originariamente inviato da miki.
    chiedi ad arctic che lui gia' lo fa. comunque il fatto che tu viva in Italia, non credo cambi di molto le cose. Te puoi benissimo pagare come se tu fossi un normalissimo lavoratore inglese. La residenza in UK non esiste. Quindi credo che tu pagheresti esclusivamente le tasse al regno unito, e nulla in Italia.
    Miki non per contraddirti, ma l residenza esiste (io sono residente da 5 anni)... c'e' differenza tra non residenti domiciliati e non.

    La prima categoria e' molto utile per avere un tax refund se sei non residente e lavori per 3 anni in inghilterra, ti serve per fare il claim back delle tasse pagate in uk per ogni giorno che tu hai lavorato in italia.
    Devi chiaramente dare prova di essere stato in italia (bastano i codici dei biglietti aerei)

    Per Ratatuia dovrebbe essere il contrario e non conosco le regole nella fattispecie, ma credo il meccanismo sia lo stesso.

    Dettagli qui: http://www.hmrc.gov.uk/nonresidents/...e-issues.shtml
    My soul is painted like the wings of butterflies Fairytales of yesterday will grow but never die I can fly - my friends!

  10. #20
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    Originariamente inviato da andrea.paiola
    e devi pagare anche il commercialista...
    Ormai fiscalisti, commercialisti e avvocati li pago a forfait.
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