Il far west della registrazione di un dominio

[NyXo]

Originariamente inviato da Evi|A|ivE
macche'.. era in parking e stop. con tanto di robots che inibiva l'accesso a qualsiasi bot (e quindi anche ad archive.org )

In che senso era in paking e stop?
Cioe', era in parking gia' prima di scadere?

[Evi|A|ivE]

Originariamente inviato da Ricky78
di solito questo è "colpa" dei WHOIS non sempre aggiornati...
per evitare problemi di questo tipo uso strumenti di libero accesso a chiunque, come pool.com e snapnames.com

hmmm io veramente provavo direttamente a registrarlo (ripeto non era importante, maper pochi euro si poteva fare). Dalla risposta negativa andavo a vedere il whois.
Ok per i whois non aggiornati.
Ma a questo punto , e lo chiedo perche tecnicamente mi è oscuro, un altro register avrebbe potuto darmi l'ok perche aveva accesso a db piu aggiornati?
O_O

come funge la cosa?

In che senso era in paking e stop?
Cioe', era in parking gia' prima di scadere?

Credo di si. quandi mi venne in mente di registrare il dominio era gia in redempion. Dal 21 dicembre 2006! il 24 febbraio è andato in pending delete.
Quando ho voluto vedere cosa c'era prima, cercandolo su archive.org, mi è stato ritornato un 2 di picche in quanto il robots inibiva l'accesso.
Mi chiedo: quale sito , registrato non da un pischello ma da chi sa cosa va a fare, trae vantaggio dal non farsi trovare da mdr? forse uno che gli accessi che fa.. li fa da inserimento diretto (causa nome del dominio "friendly")?

Magari sbaglio ^^

[Ferro9]

Evidentemente in questo forum ci sono un bel po' di ingenui, detto senza offesa.

Il problema sollevato da Evilalive è serio, e più volte ne ho discusso con persone addentro alle cose del NIC.

Ma a meno di improbabili rivoluzioni c'è poco da fare, se non dimenticarsi i .it

[alvi2000]

Originariamente inviato da Ferro9
Evidentemente in questo forum ci sono un bel po' di ingenui, detto senza offesa.

Il problema sollevato da Evilalive è serio, e più volte ne ho discusso con persone addentro alle cose del NIC.

Ma a meno di improbabili rivoluzioni c'è poco da fare, se non dimenticarsi i .it

non credo si riferisse ai .IT in quanto fino a pochi giorni fa sui .It stati come redemption e pending non c'erano

[Evi|A|ivE]

infatti è un .com .
Volendo allargare il discorso, il concetto di far west lo riesco ad associare molto con il net.
Uno spazio (almost..) sconfinato. Chi prima arriva prima arraffa.
Leggi? Regole? stabilite da chi? e DOVE?

Ho registrato dei .com in italia. anche 5 giorni, fax, fogli firmati.
Ne ho registrati un paio con societa usa. 8 ore dopo avevo il dominio attivo.
Il tutto con una mail.

Io non la vedrei male una situazione del tipo "vuoi un dominio? mettici un sito".
Ma chi avrebbe l'autorita di stabilirlo? di far seguire la regoletta?
Chi ci rimetterebbe? qualche societa che registra domini a gogo per riempirli di "useful links"?
chi ci guadagnerebbe? qualche utente (o centinaio di migliaia di presunti tali) che ancora crede che digitando un dominio in una barra indirizzi si ritrovera davanti i contenuti che si aspetta?

eh ma mentre i primi fanno soldi.. gli ultimi li procurano.
Beati gli ultimi se i primi sono onesti, diceva mia nonna.
Beati i primi se (questi) ultimi sono tanti, dico io

[graziemamma]

Originariamente inviato da Ferro9
Evidentemente in questo forum ci sono un bel po' di ingenui, detto senza offesa.

Il problema sollevato da Evilalive è serio, e più volte ne ho discusso con persone addentro alle cose del NIC.

Ma a meno di improbabili rivoluzioni c'è poco da fare, se non dimenticarsi i .it

Si, per quanto riguarda i .it ci sono delle cose poco chiare sotto... ad esempio un certo Mc Gre...y

che ha un'infinità di .it con nomi pazzeschi, parole singole con altissimo valore commerciale...

non mi venite a dire che è stato più veloce di tutti, sono certo che ha trovato delle vie traverse.

Mi spiace ma sono del parere che per i .it non sia la stessa cosa che per tutte le altre estenzioni, c'è poco da fare, siamo in Italia, si credono tutti furbi...

per fortuna che se uno ci sa fare riesca comunque a lanciare un suo brand, certo il nome va ricercato in modo più complesso, ma l'importante è crederci e non mollare.