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  1. #11
    il punto è che la medicina non ufficiale va male se distoglie la gente dalla strade comprovate e percorribili. E cioè: se io ho una cosa curabile, ma non la curo perchè mi fido dell'ignoto, sto facendo un errore.

    Però la chiusura mentale contro i farmaci alternativi anche io non la comprendo. Mi sa di baronismo e di lobbismo. Tantissimi farmaci hanno un'origine "bassa" ma oggi sono imprescindibili (la penicillina, ad esempio). Favorire sperimentazioni scientificamente corrette secondo me è fondamentale

    e quindi, se una persona non ha altra alternativa residua che un farmaco non ufficiale, non capisco il divieto all'uso "caritatevole", una volta esclusa la tossicità. Il punto poi è che non potremo mai aspettarci grandi risultati da questi farmaci, se vengono somministrati a pazienti moribondi. Sperimentazioni controllate, è questa l'unica strada, ma è sempre il solito problema
    Davide
    Povere ostrichette

  2. #12
    Utente di HTML.it L'avatar di spqr
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    Originariamente inviato da JackBabylon
    Sbagli. Poi ad una persona già abbastanza anziana le chemio vengono fatte per tener fermo il tumore e non per farlo regredire.
    Io sapevo che prima di iniziare la chemioterapia, nella pratica, vengono fatte valutazioni meramente anagrafiche: se il tizio è vecchio non vale la pena iniziare.
    Sì la radioterapia la fanno anche a persone molto vecchie, però bisogna vedere se è attuabile nei vari casi.


    Questo non dovrebbe essere un problema.
    Nel senso che gli ospedali non dovrebbero preoccuparsi della spesa o nel senso che i chemiotarapici dovrebbero costare meno?
    In ogni caso hai fatto bene ad usare il condizionale...

  3. #13
    Originariamente inviato da Davide
    il punto è che la medicina non ufficiale va male se distoglie la gente dalla strade comprovate e percorribili. E cioè: se io ho una cosa curabile, ma non la curo perchè mi fido dell'ignoto, sto facendo un errore.

    Però la chiusura mentale contro i farmaci alternativi anche io non la comprendo. Mi sa di baronismo e di lobbismo. Tantissimi farmaci hanno un'origine "bassa" ma oggi sono imprescindibili (la penicillina, ad esempio). Favorire sperimentazioni scientificamente corrette secondo me è fondamentale

    e quindi, se una persona non ha altra alternativa residua che un farmaco non ufficiale, non capisco il divieto all'uso "caritatevole", una volta esclusa la tossicità. Il punto poi è che non potremo mai aspettarci grandi risultati da questi farmaci, se vengono somministrati a pazienti moribondi. Sperimentazioni controllate, è questa l'unica strada, ma è sempre il solito problema
    fa piacere leggere queste cose...

    ma tu come ti poni nei confronti delle staminali?
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  4. #14
    Originariamente inviato da Davide
    il punto è che la medicina non ufficiale va male se distoglie la gente dalla strade comprovate e percorribili. E cioè: se io ho una cosa curabile, ma non la curo perchè mi fido dell'ignoto, sto facendo un errore.

    Però la chiusura mentale contro i farmaci alternativi anche io non la comprendo. Mi sa di baronismo e di lobbismo. Tantissimi farmaci hanno un'origine "bassa" ma oggi sono imprescindibili (la penicillina, ad esempio). Favorire sperimentazioni scientificamente corrette secondo me è fondamentale

    e quindi, se una persona non ha altra alternativa residua che un farmaco non ufficiale, non capisco il divieto all'uso "caritatevole", una volta esclusa la tossicità. Il punto poi è che non potremo mai aspettarci grandi risultati da questi farmaci, se vengono somministrati a pazienti moribondi. Sperimentazioni controllate, è questa l'unica strada, ma è sempre il solito problema
    Un conto è permetterne lo studio o la sperimentazione, un altro è il diffondersi anche in rete di intrugli miracolosi. Ben vengano tutti i vari tentativi e le sperimentazioni, ma devono essere controllate, non alla membro di segugio, come spesso accade.


    @spqr, non sempre, ora alcuni tipo di chemio possono essere sopportati anche da persone anziane, non sono aggressivi e non servono a risolvere il problema, solo a permettere a quella persona una fine un po' più dignitosa.
    Nel senso che lo scopo della sanità pubblica è quello di fornire la migliore assistenza a prescindere dal reddito della persona. Girano i maroni a vederli fare i conti della serve su queste cose e poi vedere sprechi ben più gravi.
    il tempo si fa i fatti suoi

  5. #15
    Infatti, Jack, stiamo dicendo la stessa cosa

    Cellule staminali? Magari
    Davide
    Povere ostrichette

  6. #16
    Originariamente inviato da Davide
    e quindi, se una persona non ha altra alternativa residua che un farmaco non ufficiale, non capisco il divieto all'uso "caritatevole", una volta esclusa la tossicità. Il punto poi è che non potremo mai aspettarci grandi risultati da questi farmaci, se vengono somministrati a pazienti moribondi. Sperimentazioni controllate, è questa l'unica strada, ma è sempre il solito problema
    se poi i soldi invece che spenderli per sperimentare questi nuovi farmaci in maniera corretta li buttiamo passando gli omeopatici con soldi pubblici come fa ad esempio la Toscana, c'è veramente qualcosa che non va...

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