Originariamente inviato da franzauker2.0
C'è un errore di base in tutto il discorso.
E' il fatto che si tratti del commerciale. La probabilità di trovare un nuovo lavoro a Natale è risibile: tutti stanno in ferie e se ne sbattono i maroni.
A meno di non lavorare per qualcuno che "davvero" a Natale fa legna (esempio commercio e così via) c'è solo da ridergli in faccia, o meglio
"inizia pure tu a fare il progetto, dopo le ferie facciamo una riunione e vediamo il punto della situazione".
Situazione opposta se non fosse stato il commerciale a vagheggiare di possibili (fantascentifici) nuovi lavori, ovvero se si fosse trattato di un progetto già messo in piedi e che doveva andare in produzione sotto Natale, ma a rischio di guai grossi.
Immaginate un negozio che non può fare gli scontrini sotto Natale o qualcosa del genere.
Allora lì sì che c'è da correre, senza se e senza ma.
Perchè le ferie le fai finquando l'azienda non ti mette prima in cassa, poi in mobilità, e infine a casa.
Non lo vedo quindi tanto come un rapporto col datore di lavoro, bensì valuterei il "perchè" potrebbe essere necessaria una reperibilità.
Ulteriore elemento-base è la cardinalità dei colleghi.
Se siete una micro azienda con 3 tecnici in tutto è un conto: due in ferie vuol dire -66%, se siete in 300 è un altro.