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  1. #11
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da faro14
    da noi han fatto lavorare il sabato per 2 mesi uno stagista che prendeva 300 euro e senza nessun "aumento" o rispetto guadagnato.... anzi una volta l'hanno cazziato perchè per colpa del tram che non passava è arrivato alle 9.10 invece che alle 9
    Questa allora è la classica azienda a cui risponderei :

    "Ok, arrivo col primo volo disponibile, aprite l'ufficio a prima mattina che dovrei arrivare verso le 5.00"

    e poi mi giro dall'altro lato del materasso...
    Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2

    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

  2. #12
    Originariamente inviato da SuperMariano81
    dipende un po' da diversi fattori.
    potrei fare esempi diversi, ma di base concordo totalmente con te: non si puo' semplicemente dire si o no e ricade in quella categoria di cose strettissimamente legate al rapporto che hai col datore di lavoro

    certo e' che sei un coproco sfruttatissimo, li mandi anche a stendere (educatamente e trovando una scusa "lecita", ma lo fai), mentre se e' un posto di lavoro che ti piace e il rapporto con il datore di lavoro e' corretto e cordiale, capisci che effettivamente e' un'emergenza/la situazione lo richiede/sai che te lo dicono pro-forma, ma poi faranno il possibile per lasciarti in ferie se pur possono e gli fai 'sto favore con piacere

    nel senso: ok, reperibilita', ma a volte non solo quella; quando lavoravo come segretaria di direzione, mi capitava, ma non e' mai stato un problema, anzi sapevo che questa disponibilita' "accessoria" faceva parte del mio essere responsabile, perche' certe esigenze "superiori" venivano prima del fatto che 'fanculo tutti io sono in ferie e loro s'attaccano; cambiato parecchi capi, mai uno che ne abbia approfittato o non mi abbia riconosciuto questa elasticita'

    repeat: se invece e' un modo per sfruttarti e stressarti anche nel tuo tempo libero, allora no, sono d'accordo che non va bene

  3. #13
    reb, testato piu' volte... sta sicura che se ti rispettano, e sanno fare il loro lavoro, a meno di catastrofi non preventivabili (e sono rare, molto rare), e' improbabile che una cosa debba essere fatta il sabato senza poterla programmare per il lunedi.

    e quando m'e' capitato di fare il fine settimana in ufficio per ragioni "vere", anche chi faceva la richiesta "assurda" era in ufficio con noi a lavorare.

    perche' e' facile "fai questo mentre io scio in montagna" no ciccio, io salto il fine settimana, tu lo salti con me, visto che al 99% la causa sei tu

    la cosa piu' bella (o brutta) m'e' capitata durante, non mi ricordo bene se la settimana di ferragosto, oppure quella tra natale e capodanno: "servirebbe qualcuno in ufficio in questi giorni, tanto so che tu non vai via"...
    LOOOOOL io non vado via, ma se vuoi arrivo in ufficio verso le 12, e me ne vado alle 14... (all'epoca a pranzo saltavo, quindi non mi creava nessun problema)....
    http://larsen.altervista.org/
    Larsen O: 19/06/2001-21/04/2011 (la Rebelia bannara e' stata qui)

  4. #14
    Originariamente inviato da Lars
    ...
    forse che la mia risposta "dipende dal tipo lavoro e dal rapporto che hai col tuo capo" e' stata troppo dettagliata per essere chiara?

  5. #15
    Utente bannato
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    C'è un errore di base in tutto il discorso.

    E' il fatto che si tratti del commerciale. La probabilità di trovare un nuovo lavoro a Natale è risibile: tutti stanno in ferie e se ne sbattono i maroni.
    A meno di non lavorare per qualcuno che "davvero" a Natale fa legna (esempio commercio e così via) c'è solo da ridergli in faccia, o meglio
    "inizia pure tu a fare il progetto, dopo le ferie facciamo una riunione e vediamo il punto della situazione".

    Situazione opposta se non fosse stato il commerciale a vagheggiare di possibili (fantascentifici) nuovi lavori, ovvero se si fosse trattato di un progetto già messo in piedi e che doveva andare in produzione sotto Natale, ma a rischio di guai grossi.
    Immaginate un negozio che non può fare gli scontrini sotto Natale o qualcosa del genere.

    Allora lì sì che c'è da correre, senza se e senza ma.

    Perchè le ferie le fai finquando l'azienda non ti mette prima in cassa, poi in mobilità, e infine a casa.

    Non lo vedo quindi tanto come un rapporto col datore di lavoro, bensì valuterei il "perchè" potrebbe essere necessaria una reperibilità.
    Ulteriore elemento-base è la cardinalità dei colleghi.
    Se siete una micro azienda con 3 tecnici in tutto è un conto: due in ferie vuol dire -66%, se siete in 300 è un altro.

  6. #16
    Utente di HTML.it L'avatar di faro14
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    Originariamente inviato da franzauker2.0
    C'è un errore di base in tutto il discorso.

    E' il fatto che si tratti del commerciale. La probabilità di trovare un nuovo lavoro a Natale è risibile: tutti stanno in ferie e se ne sbattono i maroni.
    A meno di non lavorare per qualcuno che "davvero" a Natale fa legna (esempio commercio e così via) c'è solo da ridergli in faccia, o meglio
    "inizia pure tu a fare il progetto, dopo le ferie facciamo una riunione e vediamo il punto della situazione".

    Situazione opposta se non fosse stato il commerciale a vagheggiare di possibili (fantascentifici) nuovi lavori, ovvero se si fosse trattato di un progetto già messo in piedi e che doveva andare in produzione sotto Natale, ma a rischio di guai grossi.
    Immaginate un negozio che non può fare gli scontrini sotto Natale o qualcosa del genere.

    Allora lì sì che c'è da correre, senza se e senza ma.

    Perchè le ferie le fai finquando l'azienda non ti mette prima in cassa, poi in mobilità, e infine a casa.

    Non lo vedo quindi tanto come un rapporto col datore di lavoro, bensì valuterei il "perchè" potrebbe essere necessaria una reperibilità.
    Ulteriore elemento-base è la cardinalità dei colleghi.
    Se siete una micro azienda con 3 tecnici in tutto è un conto: due in ferie vuol dire -66%, se siete in 300 è un altro.
    l'azienda è molto grossa ma in questo caso specifico l'idea è di mandarmi in consulenza da un cliente dove vi è già un collega(progetto iniziato da poco ma che sarà abbastanza lungo, non c'è urgenza di fare entro una o 2 settimane)... non c'è utilità secondo me a mettermi il collocquio col cliente e poi mandarmi a lavorare partendo dal 4 gennaio e non dal 7... cambia poco e saranno cmq in ferie anche loro ma a parte questo quello che mi da più fastidio sono i modi e i tempi come già detto... le ferie te le ho chieste a novembre e mi hai risposto subito che andava tutto bene(anche se il commerciale non era lo stesso)... e poi l'ultimo giorno xk mi trovi in strada mi vieni a chiedere che giorno torno a lavoro e che devo mantenermi contattabile. cerca di dirmelo un po prima visto che è già da un po che mi parlavi di sto cliente(senza specificare mai nessuna data anzi, il progetto era solo una possibilità non certa)...
    anche fosse un azienda con 3 tecnici se sai che ne hai 2 in ferie cmq ti organizzi(ne parli, in pochi è anche più facile) quando ti chiedono le ferie gli dici però: guarda però forse quel progetto l'ha può partire in quelle date, capita... saperllo l'ultimo giorno e in questo modo mi girano un po

  7. #17
    ma infatti hai ragione... e' una questione di rispetto.

    micro o macro azienda non conta... non t'inventi un lavoro dall'oggi al domani, sotto le feste, a scapito di altri... fottendotene allegramente dei programmi che uno potrebbe aver fatto (visto che la richiesta di ferie non mi pare una cosa che fai il giorno prima).

    un'azienda ha una pianificazione, la fa per tempo, se non la fa, non e' un problema "mio".
    http://larsen.altervista.org/
    Larsen O: 19/06/2001-21/04/2011 (la Rebelia bannara e' stata qui)

  8. #18

  9. #19
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Originariamente inviato da lnessuno
    La reperibilità si paga.
    Si dovrebbero pagare anche gli straordinari: ma a medici ed infermieri non vengono più pagati da anni, ma per non far casino e non bloccare i reparti vanno avanti...

    Io non andrei troppo per il sottile, tirerei la corda, ma non troppo...

  10. #20
    linkato essu'... che razza di paragone

    me lo vedo il chirurgo che, a meta' operazione, prende e se ne va perche' e' finito il suo orario... dai, sono cose diverse... il lavoro d'ufficio puo' essere pianificato senza problemi, le emergenze dovrebbero essere realmente pochissime (frutto di occasionali catastrofi), tutto il resto e' un volersi arrampicare sugli specchi...

    e' lavoro, non stiamo giocando che "massi' dai, magari resto ancora un po'"...
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