Capisci che messa così è una non domanda... In generale non si può dire nulla. E' chiaro che se tu citi una pagina del mio saggio/romanzo, e lo fai con un fine ed un limite preciso, che può essere discuterne, e questo non ti fa però sfruttare economicamente la mia opera, va bene (al limite la tua piattaforma può anche beneficiarne, ma non è tanto dalla mia opera quanto dal suo essere luogo di aggregazione di persone che discutono). Se invece ne citi/riporti il 70%, e se nel citare la mia opera non hai nessun fine se non quello di farci anche tu un po' di piccioli, direttamente con la mia opera quindi, io chiaramente ti devo poter bloccare, e la legge me lo consente.
La tua chiusura proprio non la capisco. Allarmismi? mboohh...
Mentre sul far riferimento corretto a delle informazioni penso che mi ci ritrovo al 100%. Piuttosto vale per chi pensa di sapere e non sa, ma parla. Quello sì...
I testi di procedura, penale e civile, si aprono con approfondite disamine su quelle che sono le competenze per territorio, per materia, etc.. sia interne che internazionali, valutando e risolvendo tutta una serie di casistiche di fatti (reati o meno): di quelli di italiani ma avvenuti all'estero, di quelli di stranieri ma avvenuti in Italia, di dove viene eventualmente preparato il delitto, nel caso penale... scindendo insomma ideazione e consumazione, decidendo cosa si fa in caso di pluralità di persone, etc... un'enormità di casistiche insomma raggruppate in un tot di norme, dove il tempo ed il luogo del reato commesso, ad es., non sono che due delle possibilità.
Quindi non è che certe problematiche nascano con internet. Il web consiste solo un'altra "nuova casistica" alla quale il diritto, la dottrina prima e la giurisprudenza poi, dà le sue risposte. E quindi per la tua domanda sul dove sia stato commesso un reato (tenendo conto anche che spesso c'è un iter, e che quindi il reato non è nemmeno sempre "istantaneo") la risposta non è difficile, perchè l'applicazione al web del principio della territorialità non è certo questione gravosa. QUindi non è nè "ancora incerto" quale legge verrà applicata, nè tantomeno contano gli avvocati! O meglio loro fanno il loro lavoro e si possono inventare di tutto, ma le norme sulla competenza sono belle chiare, e c'è poco da scannarsi... in pochi gg. il giudice adito si pronuncerà sulla competenza
Ci sono tutte le problematiche tipiche dell'armonizzazione di diverse legislazioni, e dato che nessun Paese può imporre qualcosa ad un altro, vige solo la possibilità di sottoscrivere/ratificare accordi, che è per il bene di tutti i Paesi aderenti, ma di fatto se io commetto un reato che vede "coinvolte" sia l'Italia che la Francia io potrò ritrovarmi un procedimento in entrambi i Paesi (salvo appunto diversi accordi), che mi potranno poi assolvere o punire, in base alle loro leggi