Mah. Io trovo che invece Scienze della Comunicazione sia una facoltà interessante e utile, che offre una preparazione a tutto tondo e crea una figura professionale che è al momento parecchio ricercata, ovvero qualcuno in grado di conoscere e comprendere le dinamiche di comunicazione, e che può essere inserito con efficacia nel marketing, nel copywriting, nella direzione artistica così come nel giornalismo e nella comuunicazione istituzionale.
C'è molta sociologia, una buona dose di informatica, semiotica e discipline correlate.
È una laurea con parecchi laboratori, quindi anche stimolante dal punto di vista della pratica. Certo che poi se quei mestieri lì li va a fare chi non ha la minima preparazione nel campo... ma sono convinto che le cose debbano cambiare prima o poi. Il ramo della comunicazione è troppo importante per lasciarlo a chi non è in grado di dare alle aziende un apporto davvero efficace.
Spero di non essere troppo ottimista.
Ma se non lo fossi, cosa la farei a fare?
Edito: aggiungo anche che però l'università, così com'è, dà una preparazione sommaria, e che se si vuole davvero essere competitivi è meglio approfondire per conto proprio i temi trattati, magari usando gli insegnamenti come "punto di partenza" per un percorso personale. Con solo quello che impari all'università, esci che sai fare poco. Però hai il pezzo di carta. Il resto ce lo devi mettere ccon l'impegno.