Sinceramente nemmeno io l'ho vissuto come la fine di qualcosa l'ultimo giorno di quinta... avevo per la testa la maturità e anche ora penso che finchè non è finita quella uno non stacchi nemmeno un secondo la testa da quel pensiero.
Sinceramente nemmeno io l'ho vissuto come la fine di qualcosa l'ultimo giorno di quinta... avevo per la testa la maturità e anche ora penso che finchè non è finita quella uno non stacchi nemmeno un secondo la testa da quel pensiero.
I see dead pixels.
fermato dai caramba alle ore 00.25 del giorno del mio 18esimo compleanno[supersaibal]Originariamente inviato da goat
Mi ricordo i miei 18 anni, mamma e papà esaltati per il mio diventare finalmente maggiorenne e io che continuavo a pensare "Maledizione! Da oggi sono legalmente perseguibile". [/supersaibal]![]()
solo perche' recuperavo il pallone dal tetto della chiesa...
anche loro, farli spioventi, sti tetti no?![]()
Forse perché l'idea di avere ancora tutta la vita davanti non gliene ne può far fregar di meno dei passaggi epocali. Queste cose, giustamente, sono per chi è già passato. Per loro solo futuro.
'nzomma, ste domande se le fanno i vecchi.![]()
[color=sandy brown]Brenzario...dove osano i bradipi.[/color]
"Fare il grafico è sempre meglio che lavorare"
Limbo Boys
certo che se fosse stata agitata il tuo intervento le avrebbe provocato una crisi isterica[supersaibal]Originariamente inviato da Berenicebis
e stamattina non era neanche un po' emozionata, a differenza di me che esaltata continuavo a ripeterle "ma ci pensi che d'ora in poi niente più campanella, niente più interrogazioni, niente più obbligo di stare in quel banco per 5/6 ore al giorno????"
[/supersaibal]![]()
nemmeno io ero agitata fino a 30 secondo prima di entrare in aula per l'interrogazione
La cosa seccante di questo mondo è che gli stupidi sono sicuri di sé, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi. B. Russel
[supersaibal]Originariamente inviato da carlos primero
E non mi è mancato mai. Neanche un attimo. Neanche un po'. Neanche per un solo infinitesimo particolare (e di anni ne sono passati abbastanza, comunque).
[/supersaibal]
Sottoscrivo, non vedevo l'ora di finire la scuola...
me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.
In ogni caso se pensa di fare l'università non è che poi le cose migliorino di tanto...[supersaibal]Originariamente inviato da Berenicebis
"ma ci pensi che d'ora in poi niente più campanella, niente più interrogazioni, niente più obbligo di stare in quel banco per 5/6 ore al giorno????"[/supersaibal]
invece di stare 5/6 ore nei sul banco io ne stavo anche 8 o 10 (spesso stavo in facoltà per un motivo o per un altro dalle 8 del mattino alle 7 di sera)
La campanella non c'è ma tutto è cmq scandito lo stesso dagli orari delle lezioni e le interrogazioni non ci sono ma poi arriva tutta insieme la botta dell'esame...
Alla fine guardandomi indietro, almeno per me, non è che ci fosse da stare tanto allegri passando dalle superiori all'università
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I see dead pixels.
Anche per me è stato così.[supersaibal]Originariamente inviato da Memole
Sinceramente nemmeno io l'ho vissuto come la fine di qualcosa l'ultimo giorno di quinta... avevo per la testa la maturità e anche ora penso che finchè non è finita quella uno non stacchi nemmeno un secondo la testa da quel pensiero. [/supersaibal]
a me mancavano le partite a bigliardo quando avrei dovuto essere a scuola, quelle bigliardino dell'ora di religione..la scuola vera e propria manco me la ricordo[supersaibal]Originariamente inviato da carlos primero
E non mi è mancato mai. Neanche un attimo. Neanche un po'. Neanche per un solo infinitesimo particolare (e di anni ne sono passati abbastanza, comunque).
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La cosa seccante di questo mondo è che gli stupidi sono sicuri di sé, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi. B. Russel
bah..non vedevo l'ora di finirla la scuola..![]()
mi dispiaceva e mi dispiace ancora solo per gli amici di scuola, che non rivedi + con la stessa frequenza..
ma ad un certo punto cominci a sentirti stretto in quelle 4 mura..
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)
Alla fine del liceo io provai una formidabile sensazione di liberazione (subito svanita al pensiero dell'esame che mi aspettava), mentre, subito dopo aver discusso la tesi, il vuoto cosmico (è vero che l'università è il periodo più divertente)
Sicuramente è un errore, da parte mia, pensare che lei debba pensare a sè stessa di questo istante con la consapevolezza che avrà tra parecchi anni, ma, porca miseria, quest'indifferenza (o falsa indifferenza?) mi ha un po' scoccata, stamattina :master:
mi sa che la valeriana, in attesa del suo esame, farò bene a prenderla io![]()