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Originariamente inviato da wop82
Ma Agrippine, con tutta l'acidità di una donna offesa; si lamenta che le si doni una libertà per rivale, una schiava per nuora. Invece di attendere il pentimento dei suoi figli o la sazietà, scoppia in rimproveri, e più l'acclama, più accende la sua passione. Infine Neron, vinto dalla violenza del suo amore, senza rispetto per sua madre, si abbandona a Sénèque.
Già un amico di quest'ultimo, Annéus Sérénus, fingendo anche lui di amare la libertà, aveva prestato il suo nome per celare la passione nascente di un giovane principe; e i segreti rivelati di Néron apparivano in pubblico per dei regali di Sérénus. Allora Agrippine cambia sistema, ed usa per armi le carezze: è il suo appartamento, è il seno materno, che offre per nascondere dei piaceri di cui una così giovane età e una così grande fortuna non si lasciano scappare. Accusa se stessa di un rigore fuori luogo; e aprendo il suo tesoro, ricco quasi come quello del principe, lo sperpera in frivolezze, fino ad allora severa all'eccesso con i suoi figli, ora prostrata ai loro piedi.
Più o meno dovrebbe essere una cosa del genere....

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