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  1. #11
    [supersaibal]Originariamente inviato da weppos
    No, scrivere un articolo è una forma di marketing.
    Il contatto con l'utente e lo stile di approcio rappresenta una delle basi fondamentali del marketing. [/supersaibal]
    Carissimo, scrivere (forma di comunicazione) un articolo (strumento di comunicazione) è una attività di comunicazione e quindi, rientrando la comunicazione tra le leve del marketing, come scrivere un articolo efficace e con che stile non è OT per questo forum

    Per quanto mi riguarda, in linea generale scriverei in forma indiretta. Nel tuo specifico caso, invece, non sarebbe male scrivere con uno stile "personale", diretto! La comunicazione one-to-one può risultare più efficace, anche se a volte è più difficile da produrre!

    Salutiamo

  2. #12

    Voi, Tu

    Io mi trovo spesso in questo dilemma.

    Di solito mi baso sul target.

    Se mi è concessa una battuta dalla pompa funebre al bordello gay ci sono tante sfumature linguistiche e toni che si possono, si devono modulare in base al target.

    Quando il target non è così facilmente e nettamente distinguibile come nell'esempio sopra, mi tengo sulla forma impersonale, specialmente per i manuali tecnici. Si può, si deve, si fa, non si fa.

  3. #13

    Re: Voi, Tu

    [supersaibal]Originariamente inviato da Enrico OLIVETTI
    Io mi trovo spesso in questo dilemma.

    Di solito mi baso sul target.

    Se mi è concessa una battuta dalla pompa funebre al bordello gay ci sono tante sfumature linguistiche e toni che si possono, si devono modulare in base al target.

    Quando il target non è così facilmente e nettamente distinguibile come nell'esempio sopra, mi tengo sulla forma impersonale, specialmente per i manuali tecnici. Si può, si deve, si fa, non si fa. [/supersaibal]
    Mi fa piacere che non sono l'unico a farsi di questi problemi.

    Sì, in genere è il mio stesso punto di vista.
    Spesso - dato che cmq ho casa sommersa da libri, riviste ed articoli - mi prendo del materiale simile e verifico quale approcio hanno usato.

  4. #14
    Ciao,

    per quanto riguarda l'inglese, il YOU impersonale è usato soprattutto nel linguaggio colloquiale, per quello formale si usa molto rigirare (da un punto di vista italiano, ovviamente!) i verbi al passivo.

    Per esempio, quando dici "fai questa cosa" in inglese spesso suona come "questa cosa puo essere fatta...", quindi è difficile valutare, se si prescinde dal contesto generale della frase, se il you è stato usato per ragioni di marketing, come stimolo diretto all'azione, oppure come tu impersonale neutro, o come voi plurale, nel senso che si comunica a una collettività (il mod che parla al resto della community di un forum, per esempio).

    E' ovvio per esempio che



    presuppone la comunicazione diretta al singolo, ma è anche vero che lo zio Sam sta invitando a uno a uno i singoli americani a compiere un'azione, e in questo senso il "you" inglese, come nelle regole dell'insiemistica, puo essere inteso come "any" (somma delle unità) e addirittura come "all", vale a dire insieme indistinto, a prescindere dalle unità che lo compongono. Il messaggio è fortissimo, da qulunque punto di vista lo si guardi, e questo fa di quel poster uno dei migliori esempi di comunicazione del mondo.

    Per la traduzione in italiano, quoto al 100% Enrico Olivetti: dipende dal target, è impossibile dare una regola precisa.

    Un consiglio, ma basato solo sul mio gusto personale: a me non piace quando l'interlocutore, nelle pagine di un sito, passa da tu a voi a tu impersonale fino al neutro assoluto. Secondo me è consigliabile tenere una linea unica e rivolgersi sempre nello stesso modo, per non correre il minimo rischio di disorientare o infastidire l'utente (e nelle redazioni il non attenersi a questa regola è considerato alla stregua di un refuso!).

    D'accordo d'accordo, la scuola può anche andare bene.
    Ma chi insegnerà a questi ragazzi le vie della Danza?
    -http://privatewww.essex.ac.uk/~patri...eetAnDandy.htm

    -Chinese Medicine Blog

  5. #15
    Secondo me è consigliabile tenere una linea unica e rivolgersi sempre nello stesso modo
    Questo deve essere un must.

  6. #16
    Un consiglio, ma basato solo sul mio gusto personale: a me non piace quando l'interlocutore, nelle pagine di un sito, passa da tu a voi a tu impersonale fino al neutro assoluto. Secondo me è consigliabile tenere una linea unica e rivolgersi sempre nello stesso modo, per non correre il minimo rischio di disorientare o infastidire l'utente (e nelle redazioni il non attenersi a questa regola è considerato alla stregua di un refuso!).
    Non è solo il tuo gusto personale. È una regola dell'italiano. Te lo immagini un romanzo che inizia parlando in prima persona, poi passa alla terza persona e ritorna disivoltamente alla prima mentre si rivolge al lettore passando dal tu al lei al voi. Sarebbe una cag-ta mostruosa.

    Per un sito dipemde....

    Si dovrebbe tenere una linea uniforme su tutto il sito, ma se il sito ha delle sezioni specifiche destinate a target particolari allora in queste sezioni si potrebbe usare un altro tono

  7. #17
    Utente di HTML.it L'avatar di Nkosi
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Sergiof4
    Secondo me è consigliabile tenere una linea unica e rivolgersi sempre nello stesso modo, per non correre il minimo rischio di disorientare o infastidire l'utente (e nelle redazioni il non attenersi a questa regola è considerato alla stregua di un refuso!).

    [/supersaibal]
    nelle redazioni un refuso (errore di battitura) te lo perdonano. Ma se scrivi "la crema pinco è adatta alla bellezza femminile perché ricca di oli essenziali, dai compra anche tu la crema pinco" ti considerano, come minimo, un idiota.
    Ps tengo a sottolineare la mia totale estraneità alla crema pinco

  8. #18
    Ciao,

    per quella frase citata ben tre volte: io non stavo parlando di carta stampata, ma solo di web.

    Ad ogni modo è certo che sulla carta sia un atteggiamento improponibile, e che sia un errore in italiano

    Stavo considerando che spesso incappo in questi problemi quando devo ottimizzare, e mi capita di dover ficcare nel testo, a forza, singolari e plurali che proprio non stanno bene nella frase, ma che comounque lo spider, molto meno raffinato del lettore attento, indicizza.

    E mi capita di rivolgermi prima ai "bagnini", poi al "bagnino", poi al "lavorante presso localita balneare".

    Quindi il problema di comunicazione si complica dato che deve essere legato indissolubilmente a quello dell'ottimizzazione, almeno nel mio caso. Farci stare dentro tutti e due a volte è difficile.

    Ma forse stiamo andando un po' OT...





    Sergio
    D'accordo d'accordo, la scuola può anche andare bene.
    Ma chi insegnerà a questi ragazzi le vie della Danza?
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  9. #19
    Utente di HTML.it L'avatar di Nkosi
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Sergiof4

    Ma forse stiamo andando un po' OT...


    Sergio [/supersaibal]
    secondo me quello che scrivi (testo applicato agli spider dei motori) sintetizza marketing e motori di ricerca. Quindi credo che sia in tema.
    Anzi se uno riesce a creare un testo informativo che presenta bene un prodotto (o una notizia) e che allo stesso tempo soddisfa la "sete" dei motori... è un poeta.

  10. #20
    Utente di HTML.it
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    DIPENDE dallárticolo e cosa gli VUOI dire e COME lo vuoi farlo "pensare"

    Certe volte scrivere con il TU... fa bene
    mmmmmmmmmmmmmmappinnnn...

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