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  1. #11
    XVII-VI sec. a.C. Periodo Biblico La storia ebraica iniziò circa 4000 anni orsono (XVII sec. a.C. circa) con i Patriarchi - Abramo, suo figlio Isacco e suo nipote Giacobbe. Quando si diffuse una carestia in Canaan, Giacobbe, i suoi dodici figli e le loro famiglie si stabilirono in Egitto, dove i loro discendenti vennero ridotti in schiavitù. Dopo 400 anni di schiavitù, gli Israeliti vennero condotti alla libertà da Mosè. Il primo re fu Saul (1020 circa a.C.). Il re Davide (1004-965 circa a.C.), suo successore, fece di Israele una delle maggiori potenze della regione. Dopo la morte di Salomone (930 a.C.), successore di Davide, un'aperta insurrezione portò alla divisione del paese in un regno del nord, Israele, e in uno del sud, Giuda. Oltre cento anni più tardi Babilonia conquistò il Regno di Giuda esiliando anche qui gran parte dei suoi abitanti e distruggendo Gerusalemme ed il suo Tempio (586 a.C.). L'esilio in Babilonia seguito dalla distruzione del Primo Tempio (586 a.C.), segnò l'inizio della Diaspora ebraica, senza però recidere il legame con Israele.
    Circa XVII sec. Abramo, Isacco e Giacobbe - i patriarchi del popolo ebraico e i portatori della fede nel Dio Unico - si insediano nella Terra d'Israele. Una carestia costringe gli Israeliti ad emigrare in Egitto.
    XIII sec. Mosè conduce gli Israeliti fuori dall'Egitto; seguono 40 anni di peregrinazioni nel deserto. Sul Monte Sinai viene ricevuta la Torà (Pentateuco), inclusi i dieci comandamenti.
    XIII-XII sec. Gli Israeliti si insediano nella Terra d'Israele.
    c. 1020 Viene fondata la monarchia ebraica: Saul è il primo re.
    c. 1000 Il re Davide fa di Gerusalemme la capitale del suo regno.
    c. 960 Viene edificato a Gerusalemme da Re Salomone il Primo Tempio, centro nazionale e spirituale del popolo ebraico.
    c. 930 Divisione del regno di Giuda e Israele.
    722-720 Il Regno d'Israele viene schiacciato dagli Assiri: 10 tribù vengono esiliate (le Dieci Tribù Perdute).
    586 Il regno di Giuda viene conquistato da Babilonia; Gerusalemme e il Primo Tempio vengono distrutti; la maggioranza degli Ebrei vengono esiliati.

    538-142 Periodi Persiano ed Ellenistico
    A seguito di un decreto del re persiano Ciro, conquistatore dell'impero babilonese (538 a.C.), una parte dei 50.000 Ebrei partirono per il Primo Ritorno alla Terra d'Israele. Meno di un secolo dopo vi fu un Secondo Ritorno guidato da Ezra lo Scriba. Nei successivi quattro secoli gli Ebrei conobbero vari livelli di auto-governo prima sotto la sovranità persiana (538-333 a.C.) e poi sotto quella ellenistica (332-142 a.C.). La Giudea, parte dell'antico mondo conquistato da Alessandro il Grande di Grecia (332 a.C.), rimase una teocrazia ebraica sottostante a dominatori seleucidi la cui corte si trovava in Siria. In seguito a diverse vittorie asmonee, i Seleucidi restituirono l'autonomia alla Terra d'Israele, e con la caduta del regno seleucida (129 a.C.), l'indipendenza ebraica fu di nuovo raggiunta. Sotto la dinastia asmonea, che durò circa 80 anni, il dominio e la vita ebraica fiorirono.
    538-515 Molti Ebrei ritornano da Babilonia: il Tempio viene ricostruito.
    332 Il Paese viene conquistato da Alessandro il Grande: dominio ellenistico.
    166-160 Rivolta Maccabea (Asmonea) contro le restrizioni nella pratica religiosa e la profanazione del Tempio.
    142-129 Autonomia ebraica sotto gli Asmonei.
    129-63 Indipendenza ebraica sotto la monarchia asmonea. 63 Gerusalemme viene conquistata dal generale romano Pompeo.

    63 a.C.-313 d.C. Dominio Romano
    Quando i Romani sostituirono i Seleucidi come maggiore potenza nella regione, essi assicurarono al re asmoneo Ircano II un'autorità limitata sotto il governatore romano di Damasco. Gli Ebrei erano ostili a questo regime, e i successivi anni videro frequenti insurrezioni. L'ira contro la repressione crescente della vita ebraica perpetrata dai Romani sfociò in una piena rivolta nel 66 a.C.. Le superiori forze romane, comandate da Tito, completarono la loro vittoria rasando al suolo Gerusalemme (70 d.C.) e sconfiggendo l'ultima resistenza ebraica a Massada (73 d.C.). Sebbene Gerusalemme fosse stata bruciata e il Tempio distrutto, gli Ebrei e l'Ebraismo sopravvissero all'incontro con Roma. A Tiberiade la piccola comunità ebraica sopravvissuta si ristabilì, rinforzata, di tanto in tanto, da esiliati di ritorno. La Halachà (la normativa religiosa ebraica) servì da vincolo comune fra gli Ebrei e fu trasmessa di generazione in generazione.
    63-4 a.C. Erode, il re vassallo dei Romani, regna sulla Terra d'Israele; il Tempio viene restaurato.
    c. 20-33 Ministero di Gesù di Nazareth.
    66 Rivolta ebraica contro i Romani.
    70 Distruzione di Gerusalemme e del Secondo Tempio. 73 Ultima resistenza degli Ebrei a Massada.
    132-135 Sollevazione di Bar Kochbà contro i Romani.
    210 Viene completata la codificazione della Legge Orale Ebraica (Mishnà).

    313-636 Dominio Bizantino
    Verso la fine del IV secolo, la Terra d'Israele divenne un paese prevalentemente cristiano. Gli Ebrei furono deprivati della loro precedente relativa autonomia, come pure del diritto di occupare cariche pubbliche e fu loro vietato di entrare a Gerusalemme, fatta eccezione per un giorno all'anno (Tishà be'Av - il nove del mese di Av) per piangere la distruzione del Tempio. L'invasione persiana del 614 fu aiutata dagli Ebrei ispirati da speranze messianiche di liberazione. In segno di gratitudine fu loro accordata l'amministrazione di Gerusalemme per un periodo di appena tre anni. In seguito l'esercito bizantino riconquistò la città (629) ed espulse nuovamente i suoi abitanti Ebrei.
    c. 390 Viene completato il commento alla Mishnà.
    614 Invasione persiana.

    636-1099 Dominio arabo Quattro anni dopo la morte del profeta Maometto (632), gli Arabi conquistarono il Paese e lo dominarono per oltre quattro secoli con califfi da Damasco e poi da Baghdad e dall'Egitto. Successivamente restrizioni contro i non-musulmani (717) ebbero effetto anche sulla condotta pubblica degli Ebrei, così come sulla loro osservanza religiosa e sul loro status legale. Verso la fine del XI secolo, la comunità ebraica era considerevolmente diminuita ed aveva perso una gran parte della sua coesione organizzativa e religiosa.
    691 Sul sito del Primo e del Secondo tempio a Gerusalemme, il Califfo Abd el-Malik costruisce il Duomo della Roccia.

    1099-1291 Dominio Crociato (Regno Latino di Gerusalemme)
    Per i successivi 200 anni, il paese fu dominato dai Crociati i quali, seguendo l'appello di Papa Urbano II, giunsero dall'Europa per riprendere la Terra Santa dalle mani degli infedeli. Quando i Crociati aprirono vie di trasporto dall'Europa, iniziarono ad essere popolari i pellegrinaggi in Terra Santa. Dopo la sconfitta dei Crociati per opera dell'esercito musulmano sotto il comando di Saladino (1187), agli Ebrei venne nuovamente accordata una certa libertà che comprendeva il diritto di vivere a Gerusalemme. L'autorità dei Crociati ebbe fine con la definitiva sconfitta (1291) per opera dei Mamelucchi saliti al potere in Egitto.

  2. #12
    1291-1516 Dominio Mamelucco
    Il Paese, sotto il dominio dei Mamelucchi divenne provincia isolata governata da Damasco. Alla fine del Medio Evo, le città del paese erano praticamente in rovina, la maggior parte di Gerusalemme era abbandonata e la piccola comunità ebraica era afflitta da povertà. Il periodo del declino mamelucco fu oscurato da sconvolgimenti politici ed economici, da piaghe, da invasioni di locuste e da devastanti terremoti.

    1517-1917 Dominio Ottomano
    Dopo la conquista ottomana nel 1517 il Pese fu diviso in quattro distretti assegnati amministrativamente alla provincia di Damasco e governati da Istambul. Il governo del Sultano Solimano il Magnifico portò miglioramenti e stimolò l'immigrazione ebraica. La rinascita del Paese come crocevia per il commercio di tre continenti fu accelerata dall'apertura del Canale di Suez. Fu fondato il movimento Sionista: il movimento di liberazione nazionale del popolo ebraico. Ispirati dall'ideologia sionista arrivarono nel paese alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX, due grandi flussi di Ebrei provenienti dall'Europa dell'est, decisi a risanare la propria patria attraverso il lavoro della terra. Difficoltà da parte dell'amministrazione ottomana ostile intralciarono lo sviluppo del Paese ma non lo fermarono. Nel dicembre del 1917, le forze britanniche al comando del Generale Allenby fecero la loro entrata a Gerusalemme ponendo fine a 400 anni di dominio ottomano.
    1564 Viene pubblicato il Codice di Leggi ebraiche Shulchan Aruch.
    1860 Viene costruito il primo quartiere fuori dalle Mura di Gerusalemme.
    1882-1903 Prima Aliyà (immigrazione di massa).
    1897 Primo Congresso Sionista convocato da Teodoro Herzi a Basilea, Svizzera; fondazione dell'Organizzazione Sionistica.
    1904-1914 Seconda Aliyà, principalmente dalla Russia e dalla Polonia.
    1909 Vengono fondati il primo kibbutz Degania e la prima città moderna interamente ebraica, Tel Aviv.
    1917 la conquista britannica pone fine a 400 anni di dominio ottomano. Il Ministro degli Esteri Britannico Balfour dichiara di appoggiare l'instaurazione di una "patria nazionale ebraica in Palestina".

    1918-48 Periodo britannico
    Nel luglio 1922, la Lega delle Nazioni affidò alla Gran Bretagna il Mandato per la Palestina (il nome con il quale era allora noto il Paese). Spinta dal sionismo e incoraggiata dalla simpatia della Gran Bretagna, giunsero nel paese fra il 1919 e il1939 ondate successive di immigranti, ognuna delle quali contribuì a differenti aspetti dello sviluppo della comunità ebraica. La rinascita nazionale ebraica e gli sforzi della comunità nella ricostruzione del paese, vennero osteggiati da nazionalisti arabi. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), il regime nazista condusse un piano sistematico il cui scopo era di eliminare la comunità ebraica in Europa. In seguito l'incapacità dell'Inghilterra di conciliare le pretese conflittuali delle comunità ebraica e araba, condusse il governo britannico a richiedere che la "Questione della Palestina" fosse posta all'ordine del giorno dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Aprile 1947). Ne conseguì la proposta di spartire il Paese in due Stati, uno ebraico e l'altro arabo. Proposta che gli Arabi rifiutarono. Il 14 maggio 1948, fu proclamato lo Stato d'Israele, in accordo al piano di spartizione delle Nazioni Unite. Lo stesso giorno alcuni paesi arabi attaccarono il neonato Stato d'Israele.
    1919-23Terza Aliyà, principalmente dalla Russia.
    1920 Viene fondata la Histadrut (Federazione Generale dei Lavoratori) e la Haganà (Organizzazione di Difesa Ebraica). La Comunità ebraica (Yishuv) istituisce la Vaad Leumì (Consiglio Nazionale) per condurre i suoi affari.
    1921 Viene fondato il primo moshav, Nahalal
    1922 La Gran Bretagna riceve il Mandato per la Palestina (Terra d'Israele) dalla Lega delle Nazioni; sorge la Transgiordania su tre quarti dell'area, lasciandone un quarto per la patria nazionale ebraica. Sorge l'Agenzia Ebraica per rappresentare la Comunità ebraica di fronte alle autorità del Mandato.
    1923 Viene fondato a Haifa il Technion, il primo istituto di tecnologia.
    1924-32 Quarta Aliyà, principalmente dalla Polonia.
    1925 L'Università Ebraica di Gerusalemme apre i suoi battenti sul Monte Scopus.
    1929 Gli Ebrei di Hebron vengono massacrati dai militanti arabi.
    1930 Viene fondata l'organizzazione clandestina Etzel.
    1933-39 Quinta Aliyà, principalmente dalla Germania.
    1936-39 Tumulti anti-ebraici istigati da militanti arabi.
    1939 L'immigrazione ebraica viene severamente limitata dal Libro Bianco britannico.
    1939-45 II Guerra Mondiale: Olocausto in Europa.
    1940-41 Si forma il movimento clandestino Lehi; viene fondato il Palmach, la forza d'attacco della Haganà.
    1944 Viene formata la Brigata Ebraica come parte delle forze armate britanniche.
    1947 L'ONU propone la fondazione nel paese di uno Stato arabo e di uno ebraico.

    1948 Stato d'Israele
    Fine Mandato Britannico e Proclamazione dello Stato d'Israele (14 maggio), in accordo la piano di spartizione delle Nazioni Unite.

  3. #13
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Certo che le colonie da sgomberare erano costruite a dir poco in zone da suicidio. C'è da chiedersi quali assurdi criteri abbiano spinto i governanti israeliani nel tempo a dare il via libera a insediamenti di questo tipo.
    Sul Sole 24ore di oggi c'è la cartina degli insediamenti da sgomberare (21 a Gaza e 4 in Cisgiordania , circa 9.000 coloni in tutto), corredata di note e di numero di abitanti per colonia.

    Ve ne trascrivo alcune:

    3 Shirat Hayam: 40 persone che vivono in bungalow sul mare
    17 Kfar Yam: 10 abitanti sulla spiaggia di Neve Dekalim
    18 Netzarim: villaggio isolato nel cuore della striscia di Gaza, 496 abitanti, tutti ultranazionalisti religiosi, raggiungibile solo con autobus blindati (!)
    9 Morag: 221 abitanti, il più a sud, di fronte alla città palestinese di Rafah.

    Ora ditemi se insediamenti così concepiti non erano un incitamento all'odio reciproco e al terrorismo da un lato, oltre a rendere di per sè ad Israele pressochè impossibile la loro stessa difesa...
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  4. #14
    [supersaibal]Originariamente inviato da wsim
    Ora ditemi se insediamenti così concepiti non erano un incitamento all'odio reciproco e al terrorismo da un lato, oltre a rendere di per sè ad Israele pressochè impossibile la loro stessa difesa... [/supersaibal]
    e oltre ad essere, di fatto, territori di sconfinamento dai confini stabiliti nel momento della costituzione dello stato di Israele
    L'eccessiva indulgenza internazionale dei confronti del comportamento espansionistico di Israele porta ora i suoi frutti amarissimi

  5. #15
    Utente di HTML.it L'avatar di lookha
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Berenicebis
    e oltre ad essere, di fatto, territori di sconfinamento dai confini stabiliti nel momento della costituzione dello stato di Israele
    L'eccessiva indulgenza internazionale dei confronti del comportamento espansionistico di Israele porta ora i suoi frutti amarissimi [/supersaibal]
    si ma in mezzo ci son state un po' di guerre, non sempre provocate da Israele...

  6. #16
    [supersaibal]Originariamente inviato da lookha
    non sempre provocate da Israele... [/supersaibal]
    Mai ad esser sinceri

  7. #17
    Perché qualcuno dovrebbe voler vivere in un posto raggiungibile solo con autobus blindati (e presumo scortati dall'esercito)?
    Per sfregio nei confronti dei Palestinesi?
    Per dimostrare che "possono farlo"?
    Un bacio può cambiarti la vita. Non sempre in meglio.
    Bloggami tutto

  8. #18
    Sabra e Shatila se le son scordate tutti,...
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  9. #19
    [supersaibal]Originariamente inviato da Zero G
    Perché qualcuno dovrebbe voler vivere in un posto raggiungibile solo con autobus blindati (e presumo scortati dall'esercito)?
    Per sfregio nei confronti dei Palestinesi?
    Per dimostrare che "possono farlo"? [/supersaibal]
    ci sono motivi diversi: molti vivono nelle colonie perchè semplicemente sono esaltati religiosi che credono che solo ricostruendo il regno d'israele fino alla turchia dio tornerà sulla terra.. altri soprattutto durante gli anni novanta dopo la pace di oslo vi hanno trovato degli alloggi a buon mercato (è infatti dagli anni novanta che è ripresa l'immigrazione in israele dai paesi ex-sovietici se non sbaglio).
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  10. #20
    Utente di HTML.it
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    Eccolo qui: erano 3 giorni che fremevo per aprirlo, ma non potevo


    Cmq, una cosa singolare: quella che nessuno lo abbia aperto prima, mentre quando Israele compie qualsiasi azione coercitiva, anche in reazione ad altro, venga aperto un thread prima ancora che sia conclusa
    Il re è nudo (cit).

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