io a parte odiare le goccioline di pioggia sugli occhiali, il segno di abbronzatura dei sandali sui piedi, quelli che in autostrada stanno in corsia centrale e non si spostano, quelli che spengono il computer togliendo la spina dal muro, quelli che escono a buttare la pattumiera in ciabatte e pigiama, quelli che ti aprono la portiera del passeggero senza considerare che un muro o un palo non possono essere compenetrati da altra materia solida, quelli che mettono degli screen saver che in confronto i musical di Bollywood sono sobri, quelli che comprano le riviste come 'il mio computer super professionale' e installano tutto il contenuto del CD, quelli che si piazzano dietro le mie spalle e guardano cosa sto scrivendo sul monitor, quelli che pensano che sia la marca di una macchina fotografica a fare la differenza, quelli che vanno in giro con i piedi nudi in città, quelli che in spiaggia perdono ogni ritegno, quelli che pisciano ai bordi delle strade, quelli che prima di entrare ai concerti cominciano a pogare ancora fuori dai cancelli, i gruppi che iniziano i concerti in ritardo di un'ora e quando escono aspettano tre quarti d'ora di acclamazione per fare il bis, le tastiere strane, i programmi di peer-to-peer, il nastro adesivo vecchio che lo stacchi ed è diventato una specie di colla, le seghe con le lame arrugginite, i coltelli senza punta e che non talgiano, le forchette di plastica, i bicchieri di plastica rotti, il vino in cartone, quelli che ti parlano a due centimetri dalla faccia, quelli che fanno la bavetta ai lati della bocca, gli ultras, gli autori televisivi, i conduttori televisivi, le soubrette, i calciatori, i dirigenti calcistici, i musical tranne due o tre che si salvano perché sono anche dei bei film, i registi francesi, gli attori francesi, i francesi, la gente che sui blog dice anche quando si pulisce il culo e che aspetto ha il tutto, quelli che oltretutto fotografano anche il risultato, quelli che fanno le foto con i cellulari, le cose fucsia, il rossetto sulle donne e le donne con il rossetto, quelli che pensano che con le quattro frecce puoi anche fermarti a fare un barbecue per strada, le smart, i possessori di smart, le scarpe da donna con il tacco fine e con la scollatura che fa vedere l'inizio delle dita, i cacciavite spuntati, le sdraio, i telefoni cellulari, quelli che cambiano un cellulare ogni due giorni e ti chiedono se vuoi comperare quello vecchio, i videofonini, quelli che al cinema parlano, il merchandise, i gadget, il corriere dello sport, la gazzetta dello sport, i quotidiani locali, le chat, l'uccellino di del piero, del piero, la zoccola bionda che fa la pubblicità insieme a del piero, i fogli di carta strappati, i libri con le orecchie piegate, i libri pasticciati non me ne frega un cazzo se è una dedica romantica, la gente che non legge mai, la gente che non guarda i film, le code in autostrada, le tastiere con i tasti gommosi morbidi, le ragazzine che si vestono come le pornostar, quelli che sulla paullese vanno ad andatura da puttaniere e frenano ogni volta che c'è una mignotta, i campanilisti, gli xenofobi, le previsioni meteo, i telegiornali, i giornalisti che non sanno parlare in italiano, i biglietti da visita, le stampanti ad aghi, i consulenti accenture, le catene da neve montate male, il mare e la tintarella, le alghe sotto i piedi, le stringhe che si slacciano sempre, le magliette senza le spalle, i tedeschi che girano in mutande solo perché c'è il sole e credono che in Italia ogni città sia balneare, i fogli usati a metà, i cessi pubblici dove non c'è la carta per asciugarsi le mani, i pub con i tavoli appiccicosi, le patatine con un chilo di sale, gli occhiali da sole finti, le strette di mano mosce, gli assegni scoperti, i clienti che non pagano, gli evasori fiscali, le tette finte, lo spam per email, le discussioni inutili, la gente che litiga, quelli che sbuffano anche se la fatica la stai facendo tu, il ping-pong, i gran premi di formula 1, quelli che si lamentano quando si è in vacanza in compagnia, le coppie che litigano davanti a tutti, svegliarsi la mattina e tutti e due i cessi sono occupati, le buche nell'asfalto, i marciapiedi a ciottoli irregolari, le ditate, le suonerie dei cellulari, i messaggini, quelli che ti vogliono fregare, quelli che ti fregano, le banche, l'acqua che sa di ferro, uno strumento scordato, quelli che vanno avanti a suonare uno strumento scordato, le impronte di scarpe sui fogli, quelli che si scaccolano al semaforo, quelli che mandano i messaggi mentre sono a 130 in autostrada, i camion, i clienti con i dialer, lo scotch sui peli, le persone che urlano invece di parlare, i documentari di alberto angela, alberto angela, il risveglio dopo-sbronza, le catene di sant'antonio, gli intolleranti, quelli che se la prendono per un niente, quelli che si offendono anche dopo aver superato i 15 anni d'età, i parenti, gli amici-clienti, il formaggio fuso attaccato alla pentola che non si vuole staccare, le camicie a righe, le magliette a righe, i maglioni a righe, le righe, i pois, la musica finto rock, la new wave italiana e il free jazz punk inglese, per il resto mi va bene quasi tutto.