Mi avete fatto accendere la tv.
grazie, c'è chuck norris che si sta facendo estrarre un proiettile dalla schiena dalla morosa![]()
Mi avete fatto accendere la tv.
grazie, c'è chuck norris che si sta facendo estrarre un proiettile dalla schiena dalla morosa![]()
Il re è nudo (cit).
Io stasera mi guardo Le Iene![]()
C'era una volta...Svetlana
"La natura ha detto alla donna: sii bella se puoi, saggia se vuoi, ma degna di stima sempre." Pierre Beaumarchai
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YahooMessenger: jpbudrio
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E' una delle cose più inverosimili che io abbia mai visto; è avvincente
E adesso c'è .... TOP GUNVVoVe:
Il re è nudo (cit).
Bah, se se la tira tanto lui per quei 4 pugni, allora Van Damme che dovrebbe fare?Originariamente inviato da nillio
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E' una delle cose più inverosimili che io abbia mai visto; è avvincente
E adesso c'è .... TOP GUNVVoVe:
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La Terra è bella, peccato per i terrestri.
oltre al fatto che non vedo il collegamento tra intellettuale - tvOriginariamente inviato da pinko
Tutti intellettuali su sto forum, nessuno guarda la televisione.
Ma per favore!!!
io manco l'antenna c ho ancora
ho quella portatile e ogni volta che ce la motogp o il calcio smadonno per prendere mezzo segnale..
L'Auditel è una convenzione tra pubblicitari e televisioni, non è un sistema statistico vero.Originariamente inviato da Antica
Tutti si lamentono della TV, però l'Auditel dice che un sacco di gente la guarda!
E finche un programma è seguito da molte persone, andrà in onda![]()
Da anni chi mette in dubbio la validità statistica dell'Auditel non riesce a trovare spazio per far sentire la sua voce.
Il fatto che il sistema di rilevazione non sia affidabile affonda le sue radici già nel criterio di assegnazione dell'apparecchio che effettua le rilevazioni: la condizione principale è che un soggetto Auditel tenga la televisione accesa almeno 3-4 ore al giorno, indipendentemente da quello che guarda. Se si pensa che in base ai dati Auditel le trasmissioni vengono promosse o bocciate, vediamo già che la qualità televisiva poggia su basi che meno solide non si può: tutte quelle persone che vedono la televisione poche ore al giorno, non sono un campione pubblicitariamente interessante, e quindi vengono escluse a priori, con tutti i loro gusti: la pubblicità e conseguentemente le trasmissioni, dovrebbero, in un sistema "normale" di mercato, cercare di interessare sempre di più anche questi soggetti. Troppa fatica, evidentemente, tentare di offrire un prodotto sempre più appetibile. Quindi i 5000 campioni Auditel sono campioni "passivi", nativamente: non interessa lo spettatore "critico". Già, quindi, chiamare "statistica" qualcosa che parte da questi principi, è scorretto.
Oltre che passivi, per l'Auditel i campioni vengono suddivisi in 16 rigide categorie, tra le quali donne "colleghe, massaie, raffinate, appartate 1, appartate 2 e 3" e uomini "licali, avvertiti, delfini, accorti, esecutori"... cos'è una donna "raffinata"? E un uomo "delifno"? Se l'Auditel è giudice della qualità globale di mezzo di comunicazione così diffuso e così importante, perché non è dato conoscere la categorizzazione esatta degli utenti? Si sa che sono target psicofisici elaborati insieme all'Eurisko in base a diversi parametri in modo da "normalizzare" lo stile di vita dei campioni. Ma visto che l'Auditel è il monopolista delle rilevazioni sugli indici di gradimento, perché non fornire più dati per verificarne l'attendibilità? perché ogni passo in avanti verso lo smascheramento di questo macchinone inutile cade poi sempre nel vuoto? Lo stesso garante per le telecomunicazioni Calabrò disse che l'Auditel avrebbe dovuto essere affiancata dall'Istat, e che questa riforma sarebbe stata fatta entro la fine dell'anno: era il 2005, non se ne è saputo più nulla, almeno da quello che ne so io, e spero di essere smentito.
Questo sito riporta un episodio che mi ricordo sollevò un polverone subito rientrato: il 15 luglio 2000 c'era una trasmissione televisiva in diretta da una piazza (leggere la pagina web per maggiori dettagli). Un acquazzone estivo interruppe tutto, e per un quarto d'ora sullo schermo campeggiò il segnale orario. Il giorno dopo, l'Auditel disse che quei 15 minuti di segnale orari furono seguiti da 3 milioni di persone. Esilarante, vero?Questo vuol dire che in italia ci sono o tre milioni di completi idioti, oppure che l'Auditel non funziona. O ancora, che l'Auditel rileva anche gli idioti. Infatti la cosa è stata subito insabbiata e messa a tacere. Perché quel nulla di 15 minuti, secondo l'Auditel, pubblicitariamente valeva milioni di euro. Ha senso una cosa del genere? No, infatti nessuno se ne è lamentato.
La stampa ufficiale non dice niente, perché alla fine dei conti gli stessi pubblicitari che controllano l'Auditel sono gli stessi che ai giornali portano i fondi per sostentarsi.
Insomma, una mafia legalizzata, una delle tante, alla quale però permettiamo di infastidirci e di farci sentire anche contenti, per questo.
Spegnere la televisione non ha veramente un senso o un'utilità. Ma non lo ha neanche scendere in piazza per dire "no alla guerra", visto che poi in guerra, purtroppo, ci andiamo lo stesso. Ha senso che sempre più persone "pubbliche" rinneghino la televisione. ha senso finché dura, ovvio, perché io non ci scommetto un centesimo.
La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .
Originariamente inviato da sirmark
Nella sua lotta contro la tv delle parolacce, Lippi ha detto di aver ricevuto attestati solidarietà, tramite sms o telefonate, ''da colleghi che fanno tutti una tv perbene come Magalli, Fiorello, Clemente Mimun, Tiberio Timperi, Fabrizio Frizzi, Platinette, Giorgio Gori, Carlo Conti, Iva Zanicchi e tanti altri''.
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ma che vada lui con tutti gli altri a ...
me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.
Le motivazioni che hanno portato Lippi a lasciare Buona Domenica sono queste:
Ora, se per anni ha ideato ed eseguito cagate pazzesche con l'appoggio di Costanzo, ora che non glie le accettano più pesta i piedi per terra."Il motivo è legato ad imposizioni contrattuali inaccettabili nella forma e nella sostanza e, per quanto riguarda il metodo di lavoro, mentre con Costanzo la mia figura era rispettata, nell'attuale gruppo di autori, del quale facevo parte, non sono mai state accettate le mie proposte, anzi, sono stato boicottato con atteggiamenti autoritari da parte del capo-progetto, il Sig. Cesare Lanza, che mi processava ogni qualvolta esponevo le mie idee. La cosa che più mi ha offeso è stata il togliermi la parola durante una rissa provocata da Rocco Casalino che ha motivato la mia uscita dallo studio durante quel blocco che non intendevo condividere. Questa, in estrema sintesi, la differenza tra le due esperienze. Io credo che la dignità umana vada fatta rispettare a tutti i costi laddove qualcuno pensi di poterla schiacciare. Questo è il premio da parte di una azienda alla quale ho dato tutto dal 1978".
Il problema non è che la tv è una merda, perchè lui ha contribuito non poco a questo stato di cose.
Il problema è che non viene più accettata la sua, in favore di quella di qualcun' altro.
Quindi, anzichè aspettare di sprofondare nell'oblio come gli era già successo anni fa, cerca di buttare giù qualche mulino a vento, nella speranza di procurarsi un altro spazio.
Quelle li sopra sono parole sue, prese dal suo forum.
Basta (come al solito) leggere o ascoltare le dichiarazioni con un po' di attenzione, le conclusioni vengono fuori da sole.![]()
non facciamo mica gli impresari televisivi qui eh, che vada dove gli pare lippiOriginariamente inviato da friazino
a volte, con l'età si rinsavisce.
E poi perchè non dovrebbe rifarsi una nuova verginità?
Persino i comunisti han voltato pagina no?
Solo le pietre non cambiano.![]()
A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica
Il sesto rapporto sulla comunicazione Censis-Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) ci consegna l'istantanea di un'Italia che modifica lentamente le sue abitudini riguardo ai media, per un terzo in fuga dalla televisione generalista ma per due terzi (72%) ancora dipendente dall'offerta del "duopolio" per quanto riguarda non solo l'informazione ma anche l'approfondimento. Per due terzi degli italiani la televisione tradizionale resta l'unica finestra sul mondo, una percentuale che in Europa si confronta con il 65% di Spagna e Francia, il 50% della Germania e il 31% della Gran Bretagna, il paese più multimediale dei 25. La tv è più popolare non perchè è più diffusa qui (93,9%) che altrove, (tra gli inglesi raggiunge il 99,9%), ma perchè l'offerta degli altri media e delle altre piattaforme è debole nei consumi delle famiglie, ancora scarsamente differenziati. Internet, satellite e digitale terrestre sono in crescita ma lontani dai valori di Germania, Francia e Spagna.
Sulla qualità del servizio nessuno invece si fa illusioni: la televisione la guardano tutti, o quasi, ma raccoglie anche il gradimento più basso (42%) rispetto a radio (53%), quotidiani (54%), libri (64%) e Internet (75%). Internet, che raggiunge attualmente il 37,6% degli italiani, è preferito dai più giovani non è ancora un mezzo di massa come in Gran Bretagna (61%). Gli italiani, non è una novità, leggono pochi libri e giornali, ma ascoltano anche meno radio (il 63,5% contro l'80,1% di inglesi e francesi) dei loro vicini. L'unico mezzo in grado di rivaleggiare con la tv è, come sempre, il cellulare, utilizzato dal dal 79% della popolazione sopra i 14 anni. Negli altri paesi (tranne la Spagna e alcuni paesi scandinavi), figura al quarto o al quinto, con percentuali inferiori al 50%.
Il vecchio telefonino nel frattempo si è trasformato in un apparecchio che permette di scambiare foto, video, testi e fonia, o di guardare la tv digitale trasmessa in dvd-h. Ma il gap pesa su tutti gli altri comparti e la prossima riforma del sistema televisivo rischia di fotografare una realtà che gli altri paesi europei ormai osservano dal retrovisore. Secondo il rapporto infatti "l'Italia corre, ma gli altri sono già molto lontani". Negli ultimi anni l'interesse dei privati si è orientato verso i nuovi media alla ricerca di migliori servizi ma "non ci ha ancora collocato su di un piano analogo a quello dei grandi Paesi europei".
il problema di una tv scadente lo troviamo tra le righe di questo rapporto del censis...
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)