Elio Ramondini, magistrato da 14 anni, è all’Antiterrorismo della procura di Milano. È uno dei primi che sta applicando il 270-bis, la norma specifica da poco introdotta sul terrorismo internazionale, finora disciplinato dal 416, associazione a delinquere.
Quarantuno anni, catanese cresciuto a Napoli, maturità scientifica,
laurea in giurisprudenza a 25 anni. Ha seguito il
corso Galli, uno dei più prestigiosi, e
ha superato gli scritti in magistratura due volte. Primo incarico nel settembre ‘92: procura di Milano. Prime indagini: tangentopoli. Fianco a fianco con Francesco Saverio Borrelli e l’allora pm Di Pietro.
Dopo tangentopoli si è occupato di Br, per poi passare dal terrorismo rosso a quello islamico. «Perché la metodologia dei gruppi criminali è la stessa».Tanti corsi di aggiornamento del Csm alle spalle. Spesso all’estero. Spesso a contatto con una cultura, quella islamica, diversa, e da interpretare con il buon senso. «
Bisogna raccogliere e fornire prove in mezzo mondo. Perché la norma si interpreta attraverso le prove».