“Amici miei” (il film) come elogio della cattiveria?

[Druzya]

Originariamente inviato da nillio
L'unica concessione che io ammetto è quella di non deridere gli assenti (solo in quel caso non si possono difendere) se si sa che non sono spiritosi e se la prendono.

Druzya per esempio, credo di poterlo sfottere a morte anche se non c'è

VVoVe: e io che ti credevo una persona meglio (cit.)

[GnoKy]

Originariamente inviato da nillio
L'unica concessione che io ammetto è quella di non deridere gli assenti ...

Avendo il sangue blu è onnipresente

[DonFabio]

Originariamente inviato da nillio
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La presa per il culo è il sale della vita; se si è in grado di ridere (ridere è sempre deridere) si è salvi; di tutto.

Il casino è solo, a volte, trovare qualcuno con cui (de)ridere.

Concordo, completamente.
La cattiveria è qualcosa che spesso deve uscire anche solo per farci dire che ci siamo e che siamo così. A volte bisogna essere cattivi per andare contro la routine che ci schiaccia,contro tutto quello che al tuo intorno non va.
Azzeccato è il ricorso ad Amici Miei. Loro vanno, staccano e ritornano se stessi contro tutti e contro tutti, con una cattiveria ingenua e mai fine a se stessa: è il loro modo di tornare se stessi. Ed è così che io la vedo, questa cattiveria.
Ci vuole, questa cattiveria, eccome se ci vuole...

[nillio]

Originariamente inviato da GnoKy
Avendo il sangue blu è onnipresente

No, ma non lo conosco, è teorico. Escludo che possa essere ferito dal mio sfotterlo.

Altro è sfottere una persona in modo mirato. Se io prendo in giro qualcuno e questo qualcuno mi risponde a tono, è una cosa, se corre a frignare dalla maestra, e ha più di 14 anni, io non lo reputo degno di sufficiente stima da considerare vigliacco nei suoi confronti il prenderlo per il culo.

L'unico caso in cui secondo me è vigliacco infierire è quando uno è assente; se è presente e non è capace di tenere il passo, peggio per lui.

[nillio]

Oscar Wilde è riuscito a ridere di sè stesso sul suo letto di morte; io spero, anelo, a tanto.

Riuscire a ridere perfino in quelle circostanze, significa vivere bene eh.

[GnoKy]

Originariamente inviato da nillio
...

L'unico caso in cui secondo me è vigliacco infierire è quando uno è assente; se è presente e non è capace di tenere il passo, peggio per lui.

Non sempre. Prendi, ad esempio, il "famoso" atto di bullismo contro il ragazzo disabile.
E' un prendere per il culo, magari anche con "ironia" ma, come in questo caso, non sempre chi lo subisce è in grado di difendersi e questo non sempre è una colpa o una scusa.
In certi casi, questi o simili, anche qualcosa che sembra una cazzata, uno scherzo è pura cattiveria ma principalmente vigliaccheria. Con queste "burloni" mi piace "prenderli per il culo" ma di solito per le palle.

Credimi che non è moralismo. Situazioni di queste capitano sempre di più. Si scambia la vigliacata con lo scherzo

[taddeus]

Ho un concetto differente di cattiveria rispetto a quanto possa emergere dalle bischerate di amici miei, film, peraltro, provocante più tristezza che allegria.

[Uanne]

se parliamo di dissacrazione come difesa dal luogo comune e dall'ovvio con me vai a nozze. La cattiveria la accetto meno, nasconde sempre una forma di invidia a mio avviso

[andrea_o]

C'e' una componente addizionale che fa la differenza con caratterizzazioni simili che sono seguite: la mancanza di rassegnazione, l'accettazione del loro status. In toto. Perfino il Mascetti, per quanto aneli ad una vita migliore. Lo fa per moglie e figlia, non per lui.
Nessuno vuole essere qualcosa di diverso, con tutti i limiti che il loro quotidiano impone (cito l'immortale sequenza del Martin-Melandri con Birillo).
La cattiveria gratuita nel primo episodio non esiste o quasi, gli episodi seguenti sono profondamente diversi sia come apoteosi della goliardia intesa a danno del prossimo (scena stupenda al cimitero) sia credo come percorso di vita quotidiana in cui gli "amici miei" non sono piu' il baluardo contro un mondo in cui ci sguazzo, nonostante tutti i limiti che emergono comunque dalle varie vicissitudini personali (il figlio del Perozzi, l' ex moglie del Sassaroli e via discorrendo)

[nillio]

Originariamente inviato da GnoKy
Non sempre. Prendi, ad esempio, il "famoso" atto di bullismo contro il ragazzo disabile.
E' un prendere per il culo, magari anche con "ironia" ma, come in questo caso, non sempre chi lo subisce è in grado di difendersi e questo non sempre è una colpa o una scusa.
In certi casi, questi o simili, anche qualcosa che sembra una cazzata, uno scherzo è pura cattiveria ma principalmente vigliaccheria. Con queste "burloni" mi piace "prenderli per il culo" ma di solito per le palle.

Credimi che non è moralismo. Situazioni di queste capitano sempre di più. Si scambia la vigliacata con lo scherzo

No, aspetta, stiamo parlando di cose diverse.

Se tu sei paraplegico e ti sfotto perchè non cammini, senza che ci sia un grado di conoscenza tale da far sì che io sappia di poterlo fare, io sono una bella merda.
Se qui sul forum tu hai atteggiamenti ridicoli, io ti prendo per i fondelli; se stai allo scherzo bene, altrimenti peggio per te: questo non è l'asilo e io non sono la maestra.

La differenza? Paraplegico ti ci ritrovi, sul forum ci vieni di tua sponte.

Catrin e annina, per dirne solo due, e D56 il grande, sono stati bersagli dei miei strali fino al giorno in cui hanno cominciato a rispondere a tono. Continuo a sfotterli esattamente come prima, l'unica differenza è che adesso anche loro sfottono me