Originariamente inviato da wsim
Film notevole, l'abiezione umana ai massimi livelli immersa fino al collo nel degrado fisico, edilizio, sociale, morale di una intera umanità, stordita, vuota, conscia ed allo stesso tempo impotente di fronte al cancro che la divora, e che non risparmia nessuno, bambini, giovani, anziani...
Matteo Garrone ha scelto di raccontare tutto ciò attraverso quattro storie parallele vissute in mezzo alla gente comune, senza riferimenti alla politica ed alle istituzioni.
Che sono assenti, e sospetto volutamente assenti per scelta registica, per rimarcare il vuoto del loro operato, ma forse anche l'inutilità dello stesso in un mondo che ha altre scale di valori, altre "leggi" che lo governano.
Dalla bolgia dantesca Garrone toglie il solo "dottore", il personaggio interpretato da Toni Servillo. Lo fa per mostrarci la "faccia pulita" della camorra, quella comandata a stare in giacca, a viaggiare, a trattare affari su al Nord in uffici eleganti, con l'aria condizionata e le poltrone in pelle. Quello stesso "dottore" che tornato sui luoghi dell'azione, torna ad essere il Caronte che traghetta le anime addette ai lavori sporchi, che si immerge in cisterne abbandonate e che recluta scugnizzi.
"Non c'è problema, non vi preoccupate"
Non c'è mai problema, quando l'intero mondo di Gomorra è una discarica in cui puoi metterci tutto.
****