I miei capelli stanno diventando così:Originariamente inviato da Arhica73
La stessa cosa io. Mi devo preoccupare?![]()
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Tu che dici?![]()
I miei capelli stanno diventando così:Originariamente inviato da Arhica73
La stessa cosa io. Mi devo preoccupare?![]()
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Tu che dici?![]()
Da piccolo sapevo di essere diverso, e per rimarcarlo, a scuola, un giorno ho girato il banco verso il muro.
La suora mi diede una manata sul coppino che in Africa sentirono il rimbombo, e una tribù lo interpretò come un suono di guerra e per sfregio lanciarono una mucca in mezzo al campo della tribù vicina, il cui re si portò esattamente al confine del territorio e si tagliò le palle lasciandole cadere nella metà degli avversari, e mentre morì dissanguato gridò: "così imparate".
Comunque lì capii perché le suore picchiano sul coppino o sulla nuca: così non lasciano lividi.
Lo dissi a un mio compagno di casse che da grande voleva fare l'investigatore privato. Appuntò tutto sul suo quaderno, quello con paperino e pippo, dicendomi che i suoi servizi sarebbero costati due caramelle mou al giorno più le spese. Gli diedi un anticipo di 12 caramelle mou, che non mi piacevano e che mia madre continuava a prendere come resto al supermercato.
Dopo un mese di indagini mi confermò che le suore picchiavano tutte sulla nuca. Preparò una relazione precisa, e non avendo la macchina fotografica per le prove, disegnò suor Tilde mentre picchiava Culone. Era un disegno accurato, solo che secondo me suor Tilde aveva più baffi.
Proprio mentre discutevamo di questo, arrivò da dietro la suora, che ci vide in inequivocabile atteggiamento criminale mentre infoltivamo i baffi a una specie di mostro. Non sarebbe stato così grave se non fosse che quel mostro, sul foglio, era indicato da una freccia, e che all'altro capo della freccia c'era scritto "suor Tilde".
Conoscendo la loro tecnica per non lasciare tracce, ci mettemmo le mani dietro la testa e ci accucciammo.
Inesorabile arrivò il calcio in culo.
Maledette suore.
La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .
sulla signora nillì riassumerei con un ci siamo capiti quasi subito: ella ha compreso quanto sotto la patina dolciastra fossi nascostamente luciferino, ed io compresi a fondo quanto la sua caustica penna fosse intinta in una profonda umanità, scevra da inutili orpelli retorici
il calippo di memole in effetti era una fallofania molto più onesta del magnum attuale
francesco, se le suore non ti menavano, non diventavi un intellettuale, giacchè ogni profondità è frutto di esperienze forti e incancellabili
si wsim le differenze sono bellissime, però occhio a non esser snob, e noi di sinistra a volte lo siamo
Difficile, quando sei venuto pressochè dal niente...e non l'hai mai dimenticato.Originariamente inviato da D56
si wsim le differenze sono bellissime, però occhio a non esser snob, e noi di sinistra a volte lo siamo
me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.
esser uguale è troppo banale.
ma è anche vero che esser diverso per ostentazione ti riconduce all'imitare qualcosa di già esistente.
Sembra banale, ma esser davvero se stessi, è il miglior modo di essere originali. Perchè nessuno come noi stessi, ha così tanti problemi, difetti e peculiarità.
Il gelato al puffo, l'ho preso per la prima volta a 10 anni, in quel di quarrata, cittadina pistoiese, famosa per i mobili. ricordo che dissi a mio padre "voglio il gelato al gusto puffo" e mio padre mi rispose "prendilo pure, ma aldilà del colore non c'è niente, e dopo verrai a supplicarmi di darti un po' del mio semplice gelato alla crema e cioccolato.". Mio padre prendeva sempre quei due gusti li, l'ho sempre trovato molto austero, in linea col suo personaggio.
Assaggiato il gusto puffo, lo finii tutto per non darla vinta a mio padre, ma imparai la lezione.
La cosa bella degli aneddoti e che qualunque sia il soggetto, si può creare un racconto interessante. E questo riconduce al fatto che l'originalità sta nella semplicità, e non nella ricercatezza.
Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
.oO Anticlericale Oo.
bravo seiferhai scritto un post che ho letto con sincero piacere
me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.
[supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
L'han tirato giù tanti anni fa
E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
sono ancora lì che dicono che senza non si fa
[/supersaibal]
mah, io onestamente non me lo ricordo. Quando da ragazzini si andava a prendere il gelato, io prendevo sempre una granita. il gelato era troppo dolce, per me, e questa affermazione ha fatto sgranare gli occhi a piu' di una persona. Addirittura una mia amica si disse dispiaciuta di non poter condividere con me qualcosa di sublime come un paio di dolci di cui nemmeno ricordo i nomi. come se fossero i dolci e non il letto, quelli che volevo condividere, ma vabbeh, si parlava di gelato al puffo.
ma siccome non mi ricordo nemmeno se l'ho mai assaggiato, vi ricordero' dell'esistenza della granita al tamarindo. ve la ricordate? una sostanza disgustosa, dolciastra ma con retrogusto amaro.
si, avevo da dire anche sulle granite. tant'e' che la granita al tamarindo l'ho presa solo una volta, perche' ne parlavano in "topolino".
o in "lupo alberto"? non ricordo
di sicuro non hanno mai parlato di gelato al puffo, in un fumetto. a parte il fumetto dei puffi. e son sicuro ne parlasse gargamella, d'estate.
ATTENZIONE
Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.
Originariamente inviato da Fran©esco
Da piccolo sapevo di essere diverso, e per rimarcarlo, a scuola, un giorno ho girato il banco verso il muro.
La suora mi diede una manata sul coppino che in Africa sentirono il rimbombo, e una tribù lo interpretò come un suono di guerra e per sfregio lanciarono una mucca in mezzo al campo della tribù vicina, il cui re si portò esattamente al confine del territorio e si tagliò le palle lasciandole cadere nella metà degli avversari, e mentre morì dissanguato gridò: "così imparate".
Comunque lì capii perché le suore picchiano sul coppino o sulla nuca: così non lasciano lividi.
Lo dissi a un mio compagno di casse che da grande voleva fare l'investigatore privato. Appuntò tutto sul suo quaderno, quello con paperino e pippo, dicendomi che i suoi servizi sarebbero costati due caramelle mou al giorno più le spese. Gli diedi un anticipo di 12 caramelle mou, che non mi piacevano e che mia madre continuava a prendere come resto al supermercato.
Dopo un mese di indagini mi confermò che le suore picchiavano tutte sulla nuca. Preparò una relazione precisa, e non avendo la macchina fotografica per le prove, disegnò suor Tilde mentre picchiava Culone. Era un disegno accurato, solo che secondo me suor Tilde aveva più baffi.
Proprio mentre discutevamo di questo, arrivò da dietro la suora, che ci vide in inequivocabile atteggiamento criminale mentre infoltivamo i baffi a una specie di mostro. Non sarebbe stato così grave se non fosse che quel mostro, sul foglio, era indicato da una freccia, e che all'altro capo della freccia c'era scritto "suor Tilde".
Conoscendo la loro tecnica per non lasciare tracce, ci mettemmo le mani dietro la testa e ci accucciammo.
Inesorabile arrivò il calcio in culo.
Maledette suore.ti uptonterei con gran vigore se avessi uptonter
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