STAMPA INFEROCITA — “Un pugno in faccia”, ha titolato La Nacion in uno dei suoi articoli, perché “il sogno spezzato è stato condito dal dolore e dall’umiliazione della goleada”. Il risultato, e il modo in cui è maturato, parlano di un’eliminazione, “a differenza delle ultime edizioni dei mondiali, assolutamente inoppugnabile”, e che di conseguenza, “indica il bisogno di una rifondazione”. Il principale colpevole di questa situazione, sempre secondo l’analisi del quotidiano, ha un solo nome:
Maradona, il cui ciclo “si è rivelato una dolorosa menzogna”. Altrettanto severo Olé nel presentare il conto al c.t. argentino, che “porterà per sempre il fardello dell’umiliazione ricevuta dalla Germania”. Per Olé non si salva nessuno. Tutti colpevoli, dai giocatori a
Maradona, che “ha sbagliato convocazioni, ha sbagliato tattica, ha sbagliato i cambi. Ha sbagliato tutto. Prima, durante e dopo la partita”.
MESSI — Le critiche hanno pesantemente investito anche Messi, “in netta e costante fase calante in ogni partita del Mondiale. Ha iniziato benissimo ed è andato peggiorando, fino all’insignificante prestazione offerta contro la Germania, che avrebbe invece dovuto lanciarlo”, scrive Olé, sottolineando come “per l’ennesima volta il suo genio si sia spento con la maglia della seleccion addosso”. Bocciatura senza mezzi termini anche da parte de La Nacion. “Si era presentato con l’obiettivo di esplodere durante i mondiali, e invece torna a casa a testa bassa”, senza gol e senza gloria, incapace di convertire in gol anche solo uno degli oltre 30 tiri scagliati verso la porta avversaria nei 5 incontri disputati. “Sarà anche il giocatore più forte al mondo, e nessuno lo dubita, ma da queste parti si fa vedere poco”.