Ciao,
poco più di un anno fa, per alcuni mesi, ho dato alcuni incarichi di lavoro ad una persona che aveva già un lavoro dipendente e la mia commercialista (io ho partita iva) mi ha suggerito di fare una “collaborazione occasionale” che è quella che comunemente viene chiamata “ritenuta d’acconto” (questo termine è sbagliato ma te ne parlo dopo).
Ti confermo, come già detto da Inessuno, che il limite di 5000 euro si riferisce ai redditi prodotti dalla collaborazione stessa e non tiene conto di altri redditi (lavoro dipendente, terreni, fabbricati e altri).
Chi effettua la prestazione non deve rilasciare né una fattura né una semplice ricevuta ma una “Nota a debito”, su cui va applicata una marca da bollo da 1,81 € (chiaramente la data della marca dev’essere minore o uguale della data della nota), fatta così:
La ritenuta d’acconto non è una prerogativa dei lavori occasionali ma un obbligo che lo stato pone in carico ad alcuni soggetti, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno partita iva. Io, per esempio, indico la RA in fattura e lo stesso fanno avvocati, medici, architetti ecc… Qualcuno però credo che possa aderire a regimi fiscali particolari e non indicarla perché su alcune fatture non l’ho vista.COGNOME E NOME DELLA PERSONA CHE FA LA COLLABORAZIONE
INDIRIZZO, CAP CITTA' (PROVINCIA), CODICE FISCALE
Spett.le
DATI DEL COMMITTENTE
(CON PARTITA IVA SE C’E’)
NOTA A DEBITO N. _______ DEL ______________
Per prestazione occasionale relativa a
____________________________
€ IMPORTO
- R.A. 20%€ (20% SU IMPORTO)
________________________
TOTALE€ IMPORTO - R.A.
La RA serve solo a suddividere l’obbligo di pagare le tasse fra due soggetti in modo che sia più difficile evadere. Praticamente se tu lavori per 1000 euro, il tuo cliente te ne darà 800 e ne riterrà 200 che verserà allo Stato come acconto dell’irpef che tu dovrai pagare (ecco perché si chiama Ritenuta d’Acconto). Praticamente paga lui una parte delle tue tasse così è più difficile che tu evada perché lo Stato può incrociare ciò che è stato pagato come RA e ciò che è stato dichiarato.
Il tuo cliente ha l’obbligo di pagare la RA entro un certo tempo piuttosto breve (il giorno 16 del mese successivo all’emissione della nota se ricordo bene) e deve inviarti (a febbraio di ogni anno mi sembra) un riepilogo delle RA pagate per te.
Fra parentesi vorrei far notare che, anche se quasi nessuno lo sa, quest’obbligo vale anche per tutti noi clienti di medici, avvocati, architetti ecc…, per ogni fattura emessa dal professionista: se in fattura è indicata una ritenuta d’acconto dobbiamo correre in banca a fare un F24 e a fine anno dobbiamo inviare al professionista e all’agenzia delle entrate un riepilogo di questi versamenti altrimenti siamo evasori anche noi.
Tornando alla tua situazione, la cifra che devi aspettarti di pagare non è assolutamente del 50% (quella è la pressione fiscale complessiva che tiene conto anche dell’irap e, soprattutto, dei contributi previdenziali) ma è molto più bassa. Sostanzialmente dipende da quanto guadagni da dipendente e quindi dallo scaglione in cui ricadrà il tuo reddito complessivo.
Tanto per farti un esempio, quella persona a cui davo lavoro aveva già un reddito da dipendente pubblico medio e andava regolarmente in credito di imposta a causa delle note a debito che emetteva.
Questo vuol dire che la percentuale di tasse che doveva pagare era inferiore al 20% che io anticipavo per lei, quindi, a meno che tu non abbia già un reddito molto elevato, aspettati di andare anche tu in credito d’imposta.
Il credito d’imposta lo potrai compensare nella successiva dichiarazione dei redditi con qualsiasi imposta tu debba pagare allo Stato (non quindi con l’IMU, il canone Rai, la Tarsu ecc… che non sono imposte statali).
Non so come funziona la compensazione del credito di imposta se hai solo il reddito da lavoro dipendente e quindi non hai nessuna imposta con cui compensare, probabilmente dovrai comunicarlo alla tua ditta che lo metterà in compensazione con le ritenute alla fonte che effettua e ti darà quindi uno stipendio più alto.
Non so dirti invece se devi pagare dei contributi previdenziali su questi redditi (nel tuo primo post affermi di no, lo sai per certo?) e non so neanche se le note a debito vadano registrate come si fa per le fatture, su questo non so aiutarti.
Qui ci sono due documenti interessanti, il primo è un riepilogo annuale che l’Agenzia delle Entrate fa delle principali norme fiscali ad uso dei contribuenti “non tecnici”, il secondo invece è specifico sull’irpef e mi sembra che l’esempio riportato alla fine ricalchi molto da vicino il tuo caso.
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps...1ce3a44df8b97f
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps...289bc065cef0e8
Mi scuso per lo sproloquione ma visto che questo forum viene letto da tante persone ho pensato che fosse l’occasione per semplificare la vita ai tanti che le tasse vogliono pagarle ma a volte rinunciano semplicemente perché non sanno proprio come fare.