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  1. #21
    [supersaibal]Originariamente inviato da ZaMM
    Non mi pare che tu abbia scelto i nomi con molta oculatezza: hai preso proprio due che come fanno uscire un libro vanno diritti al numero uno della classifica di vendita. [/supersaibal]
    Io mi riferivo al discorso intellettuale con la puzza sotto il naso. Eco e Benni sono apprezzatissimi (e ci mancherebbe), ma solo nel ristretto gruppo dei lettori abituali, gente che legge anche 15-16 libri all'anno.
    Però che spazio hanno in Italia? Parlo di spazio mediatico, di quanto siano effettivamente conosciuti.
    Una cosa che mi ha lasciato senza parole mi è successa l'altro giorno: dovevo dare un esame di scrittura creativa, e in programma c'era anche un autore del novecento a scelta (con sei scelte consigliate: Gadda, Pavese, Calvino, Montale, Ungaretti, Saba).
    Io decido di presentare Stefano Benni, facendo dei paralleli con Calvino.
    La gente fuori mi chiedeva quale autore avrei portato. Su dieci persone saranno state due quelle che lo conoscevano. Gli altri mi hanno guardato come se avessi detto: "porterò Swahagabanda il Pustoloso"...
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    ***I'm a bee with a deadly sting***

  2. #22
    [supersaibal]Originariamente inviato da Kyosuke
    Leggere un libro non ti fa automaticamente intelligente come non leggerlo non ti fa automaticamente ignorante... [/supersaibal]
    scusa un attimo, mettiamo i puntini sulle i.

    l'intelligenza non e' l'opposto di ignoranza. l'ignorante e' colui che ignora, che non ha cultura, ma puo' essere intelligentissimo.

    cosi' come posso aver letto Dante, Manzoni e Pirandello, magari saperne passi a memoria ma non averne capito un tubo

    l'intelligenza e la stupidita' sono un conto, la cultura e l'ignoranza un altro

    secondo il mio modesto parere

  3. #23
    Utente di HTML.it L'avatar di nazgul
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    A me i promessi sposi è piaciuto

    Comunque io non vedo tutto questo gran popolo di ignoranti, conosco operai che potrebbero reggere benissimo il confronto con plurilaureati, la cultura si crea anche parlando con la gente, confrontandosi non c'è bisogno per forza di leggere un libro.
    Quando leggo un libro lo faccio per il piacere di leggere, non cerco per forza "cultura".
    C'è da dire poi che i giornali spesso vengono letti in luoghi pubblici, quindi le statistiche potrebbero anche non essere così veritiere.
    HIC SUNT LEONES
    Ma tu come campi? Mah faccio cose...vedo gente
    il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è

  4. #24
    Ci sono tantissimi intellettuali, che so, di metà del novecento, che non avevano la puzza sotto il naso e aleggerli ora ti spalancano degli universi. Non è solo l'autore moderno che deve parlare alle persone, credo. Ma se le persone non sono curiose di gironzolare per gli scaffali di una libreria o di una biblioteca, non so proprio quale potrebbe essere la soluzione.

    Sì, la scuola ti ammorba con interpretazioni noiose dei "classici" (che brutta parola); ma c'è solo la scuola? E i nostri genitori? E i nostri amici? E lo zio professore? E la nonna ex-preside? Possibile che non conosciamo nessuno che possa guidarci e consigliarci? Non è che siamo noi un po' pigri e tendenti a trovare scuse?
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  5. #25
    piccola parentesi:

    sono malato io o una casa senza almeno uno scaffale di libri mette inquietudine anche a voi?

  6. #26
    [supersaibal]Originariamente inviato da GattoBastardo
    piccola parentesi:

    sono malato io o una casa senza almeno uno scaffale di libri mette inquietudine anche a voi? [/supersaibal]

    Odio le case senza libri; evito anche di farglielo notare, perché tanto so già che mi risponderebbero che hanno optato per uno stile minimal


    Certo, nel mio caso è l'opposto: tra un po' sono i libri che sfrattano me..
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  7. #27
    Utente di HTML.it L'avatar di nazgul
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    [supersaibal]Originariamente inviato da GattoBastardo

    sono malato io o una casa senza almeno uno scaffale di libri mette inquietudine anche a voi? [/supersaibal]
    Ma stanno li appesi o qualche volta li leggi?
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    Ma tu come campi? Mah faccio cose...vedo gente
    il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è

  8. #28
    Basta iniziare a diffondere un semplice messaggio: "chi non legge ce l'ha piccolo".
    Per le donne: "chi non legge ha la cellulite".
    Già mi vedo la pubblicità progresso, ragazzi entrano a scuola tutti con un libro (ognuno diverso) e quello che non ce l'ha viene sfottuto a morte... si potrebbe farla girare a Bubu.
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  9. #29
    [supersaibal]Originariamente inviato da carlos primero
    Ci sono tantissimi intellettuali, che so, di metà del novecento, che non avevano la puzza sotto il naso e aleggerli ora ti spalancano degli universi. Non è solo l'autore moderno che deve parlare alle persone, credo. Ma se le persone non sono curiose di gironzolare per gli scaffali di una libreria o di una biblioteca, non so proprio quale potrebbe essere la soluzione.

    Sì, la scuola ti ammorba con interpretazioni noiose dei "classici" (che brutta parola); ma c'è solo la scuola? E i nostri genitori? E i nostri amici? E lo zio professore? E la nonna ex-preside? Possibile che non conosciamo nessuno che possa guidarci e consigliarci? Non è che siamo noi un po' pigri e tendenti a trovare scuse? [/supersaibal]
    Questo è vero. Ma temo che il nocciolo del problema sia proprio come viene vista la cultura in Italia. La televisione non la promuove in alcun modo, i modelli sono comletamente diversi. Hai mai visto in Tv la pubblicità di un libro? Uno serio, dico, non i vari Vespa o Zelig.
    È vero che c'è pigrizia. Ma se l'amore per la cultura non si insegna, c'è poco da fare.
    @Nazgul: vero, non c'è per forza bisogno di leggere un libro. La carenza di lettura è però un dato preoccupante, ne converrai. Se così non fosse, perché i totalitarismi come prima cosa cercano di censurare la letteratura?
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  10. #30
    [supersaibal]Originariamente inviato da carlos primero
    Odio le case senza libri; evito anche di farglielo notare, perché tanto so già che mi risponderebbero che hanno optato per uno stile minimal


    Certo, nel mio caso è l'opposto: tra un po' sono i libri che sfrattano me.. [/supersaibal]
    Direi che siamo nella stessa situazione. In attesa di trasloco ne ho diverse pile sul pavimento, figurati.
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