Io mi riferivo al discorso intellettuale con la puzza sotto il naso. Eco e Benni sono apprezzatissimi (e ci mancherebbe), ma solo nel ristretto gruppo dei lettori abituali, gente che legge anche 15-16 libri all'anno.[supersaibal]Originariamente inviato da ZaMM
Non mi pare che tu abbia scelto i nomi con molta oculatezza: hai preso proprio due che come fanno uscire un libro vanno diritti al numero uno della classifica di vendita. [/supersaibal]
Però che spazio hanno in Italia? Parlo di spazio mediatico, di quanto siano effettivamente conosciuti.
Una cosa che mi ha lasciato senza parole mi è successa l'altro giorno: dovevo dare un esame di scrittura creativa, e in programma c'era anche un autore del novecento a scelta (con sei scelte consigliate: Gadda, Pavese, Calvino, Montale, Ungaretti, Saba).
Io decido di presentare Stefano Benni, facendo dei paralleli con Calvino.
La gente fuori mi chiedeva quale autore avrei portato. Su dieci persone saranno state due quelle che lo conoscevano. Gli altri mi hanno guardato come se avessi detto: "porterò Swahagabanda il Pustoloso"...