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Discussione: Adsense e tasse

  1. #361
    Moderatore di Motori di ricerca e webmarketing L'avatar di rigby76
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    Originariamente inviato da moribura
    ma se io metto adsense sul mio sito 1 mese si e un mese no, l'attività non è piu duratura ma interrotta e occasionale.
    Ah, pensi che così diventi occasionale? Credi che all'agenzia delle entrate interessino i tuoi sofismi?

    E poi, tu fai così?
    estremizzo, banalizzo e polemizzo!

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  2. #362
    Utente di HTML.it
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    ma guarda io ho ancora 5500 dollari da ritirare da Google e sto aspettando semplicemente che il dollaro salga..pensa un po. Quindi ancora non ho incassato proprio nulla.


    Riporto la discussione di un utente sul forum di alverde:

    [....]
    Io mi faccio la dichiarazione da me da molto tempo. Posso sbagliare, ma per me Adsense non richiede la partita iva, fino ad un certo punto.
    I proventi devono essere dichiarati se superano i 3000 euro, altrimenti non c'è bisogno nemmeno di fare la dichiarazione (stando al 2006).
    Ma perchè ritengo che non ci voglia la partita iva fino ad un certo punto?
    A mio avviso i webmaster nono svolgono un'attività pubblicitaria in senso stretto, cioè non sono un'agenzia di pubblicità. Nessun webmaster che utilizza Adsense, contatta gli inserzionisti, fissa il prezzo, stabilisce le modalità della pubblicità ecc.
    I webmaster "subiscono" mostrano una pubblicità organizzata da un'agenzia di pubblicità, cioè da Google.
    I webmaster in praticano "fittano" uno spazio così come io fitto un terreno con un cartello vuoto. In questo cartello vuoto faccio mettere della pubblicità da un'agenzia che ha il cliente, così i webmaster in questi spazi fanno mettere della pubblicità, che non gestiscono non decidono. Sperano solo, sperano in un guadagno, visto che il fitto è una revenue sui probabili click e non su un tot prestabilito.
    I webmaster non sono agenzie e quindi non svolgono alcun lavoro di agenzia pubblicitaria. Se guadagnano pagano, e pagano perchè procurano un affare, un contratto. Non ci sono solo pubblicità in pay per clik ma quelle in cui ti pagano solo se l'affare va a buon fine.
    Si può guadagnare poco o moltissimo in un sol mese o mese per mese. Quindi la questione si complica un po'. Se guadagni mese per mese diventi un procacciatore d'affari a tutti gli effetti, ti serve dunque la partita iva. Magari, invece, guadagni un solo mese e poi niente più, sei allora un procacciatore d'affari occasionale e non ti serve la partita iva. La dichiarazione la devi comunque fare, se superi i 3000 euro di guadagno (stando al 2006).

    Ho assistito a molte discussioni e credo che ci sia molta confusione anche tra i commercialisti. Essi dicono ora A ora B, molti si associano con quello che dice il commercilista X o con Y, sfociando in pareri diversi. E' chiaro che ad un commercialista fa piacere che sia Adsense un'attività commerciale. Se lo è devi andare da lui, devi pagare i suoi servigi. Quindi non fanno testo nella maggior parte dei casi, specialmente se fanno finta di confondere le cose.

    Molti dicono che chi usa Adsense svolge un'attività di pubblicità. Bene io dico che una tale attività non esiste e non può esistere in nessuna parte del mondo.
    Conoscete per caso un'attività in cui chi la svolge non ne conosce i costi e i prezzi? Conoscete un'attività in cui i prezzi per quel che vendo io li stabilisce un altro? Conoscete un'attività di pubblicità in cui l'inserzionista non chiede a chi gli vende la pubblicità informazioni, sconti, tipologia del pagamento? E i rischi di questa ipotetica attività? I webmaster che usano Adsense fanno per caso una di queste cose? Non ne fanno nessuna. Dunque non fanno altro che mettere a disposizione uno spazio, in teoria, Google lo potrebbe usare per scrivere "Votate Bush", o per dire "Il mondo è bello". Come lo modifichiamo noi? Togliendo il codice, rompendo il contratto con Google, ma non con l'inserzionista. Non abbiamo contratto con l'inserzionista.
    Dunque usare Adsense non è in alcun modo un'attività commerciale intesa come agenzia di pubblicità, può diventare un'attività di procacciatori d'affari occasionale o fisso (e in questo ultimo caso ti serve la partita iva, l'iscrizione al registro delle imprese, ecc.)
    La questione è tra il procacciatore fisso o occasionale e questo lo decide la somma guadagnata e come è guadagnata. Se guadagno 10000 euro una volta l'anno facendo comprare una casa, sono procacciatore occasionale, se guadagno 800 euro al mese per un anno sono fisso.

    Devo avvertirvi che non vi parla un commercialista, ma ho penato molto e per molti anni per districarmi un po'. La cosa non è facile, perchè c'è confusione in giro e i commercialisti hanno interesse allo stato di confusione.
    Riflettete dunque su quello che fanno i webmaster di fatto e non in teoria e non si può che arrivare alla stessa conclusione. Altrimenti tutti i proprietari di terreno, che fanno mettere un cartellone pubblicitario, si trasformano in imprese di pubblicità. Altrimenti chiunque consigli un ristorante, chiunque porti scritto su di un maglione, Lacoste, diventa un'impresa. Si può fare pubblicità senza essere impresa di pubblicità e internet ha permesso il passaparola online. Niente di più.
    Cosa diversa è se se un webmaster se la cerca da solo la pubblicità, contratta, decide i pagamenti, i tempi, assume i rischi.. ecc

    http://www.alverde.net/forum/google-...a-adsense.html
    [.....]

  3. #363
    a me sembrano soltanto opinioni personali. Comunque il concetto dei 3000 € meriterebbe approfondimento.
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  4. #364
    Moderatore di Motori di ricerca e webmarketing L'avatar di rigby76
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    Originariamente inviato da moribura
    ma guarda io ho ancora 5500 dollari da ritirare da Google e sto aspettando semplicemente che il dollaro salga..pensa un po. Quindi ancora non ho incassato proprio nulla.
    Il fatto che tu non abbia ancora incassato non c'entra nulla, dato che quello che conta è l'inizio dell'attività, non l'inizio dell'incasso. Esistono tante imprese che nascono e muoiono senza aver mai incassato nulla.

    Riguardo al forum che citi, se vai in un altra board vedrai lo stesso personaggio sostenere pervicacemente la sua tesi di fronte a parere contrario del moderatore commercialista professionista. Questo per farti capire che non è che se uno scrive una cosa su un forum questa automaticamente è corretta (questo vale anche per me, sia detto! )
    estremizzo, banalizzo e polemizzo!

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  5. #365
    Utente di HTML.it
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    infatti io non ho detto che è corretta. l'ho postata perchè inerente alla discussione.
    Se io non incaasso nulla non ho nulla da dichiarare e da pagare..quindi.
    Comunque per quanto giusto sia, la vedo una pu*****ta il fatto che un soggetto che guadagna 2000 all'anno debba pagare 2000 e più tra INPS/commercialista/ tasse varie...assurdo.

  6. #366
    Moderatore di Motori di ricerca e webmarketing L'avatar di rigby76
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    Originariamente inviato da moribura
    infatti io non ho detto che è corretta. l'ho postata perchè inerente alla discussione.
    Ok


    Originariamente inviato da moribura
    Se io non incaasso nulla non ho nulla da dichiarare e da pagare..quindi.
    Purtroppo non funziona così. Se tu avvii un'attività hai vari adempimenti che scattano dal momento in cui inizi ad operare, e non quando inizi ad incassare. Se AdSense è attività di impresa (e ciò è l'argomento della nostra discussione), allora non puoi pensare di tenere i soldi fermi ed essere in regola.


    Originariamente inviato da moribura
    Comunque per quanto giusto sia, la vedo una pu*****ta il fatto che un soggetto che guadagna 2000 all'anno debba pagare 2000 e più tra INPS/commercialista/ tasse varie...assurdo.
    Questo è un altro discorso.
    estremizzo, banalizzo e polemizzo!

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  7. #367
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    Originariamente inviato da rigby76
    Ok



    Purtroppo non funziona così. Se tu avvii un'attività hai vari adempimenti che scattano dal momento in cui inizi ad operare, e non quando inizi ad incassare. Se AdSense è attività di impresa (e ciò è l'argomento della nostra discussione), allora non puoi pensare di tenere i soldi fermi ed essere in regola.

    aggiungerei: meno male che non funziona così perché altrimenti ci troveremmo attività aperte senza le tutele necessarie per i consumatori. Un certo inquadramento implica permessi e verifiche specifiche da parte delle autorità per garantire che non vi siano irregolarità di alcun genere. Un'attività commerciale on line non si può sottrarre a queste regole.

    Infine, non é vero che non si sa cosa si guadagna. E' meglio dire che non si può prevedere in anticipo quanto si guadagna, in quanto il contratto con Google spiega chiaramente che i profitti sono legati ai click e alle impressions sugli "annunci pubblicitari" del sito e che il prezzo per click dipende da un sistema di asta collegato al programma AdWords. Quindi il publisher delega Google la funzione di generare reports e statistiche. E' un tipo di contratto che non cambia la natura dei servizi.

  8. #368
    Concordo con il fatto che i soldi, anche se non vengono spostati da adsense, sono comunque frutto di una attività di impresa che va dichiarata. Incassi sul proprio conto o meno non alcuna importanza.
    Assurdo il discorso del terreno di quell'utente.

    Uno potrebbe dire: io apro nel mio locale livello strada (che poi deve avere un permesso) un negozio una settimana si ed una no. Non è impresa perché è saltuario.
    Assurdo. Sembra di parlare della bancarella dei bambini.

    Per fare una attività occorrono permessi,autorizzazioni,licenze,tasse,contributi.
    Non è che si gioca a monopoli con gli amici...
    la legge dice che va indicato il numero di Partita IVA sui siti, oltre ad altre cose (autorizzazioni per vendite alimentari, iscrizione al REC per alcune testate giornalistiche). Per non parlare della SIAE, dato che in solo in Italia, ad esempio, praticamente i siti a norma di legge sulla siae sono lo 0,000001 %.
    Basta avere un file mp3, un midi, un video di una canzone o anche canzoni proprie senza autorizzazione e si è fuori norma.
    Va beh, in questo settore non sanno neanche loro di cosa parlano.
    Ma sulle tasse, permessi, INPS, camera di commercio, IRPEF e altre cosucce non si scherza.

    Che poi le leggi che ci sono sono rigide, antiquate, balorde,ingiuste e via dicendo, in parte sono d'accordo.
    Ma qui entriamo nel mondo della politica, della storia, della società che sono argomenti senza fine, non inerenti questo forum, credo.

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