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  1. #31
    Originariamente inviato da nillio
    Per un semplice è più facile essere felice nyxo, quella roba non gli manca, non la capisce.
    certamente. infatti i semplici li invidio a volte. ma questo vale per quelli che sono genuinamente semplici. Io partivo dal post iniziale che parlava di smettere di pensare.
    E quelli che semplici non sono, ma si sforzano di vivere come i semplici, facendo finta di fregarsene delle cose, senza pero' alla fine riuscirci, mi mettono tristezza

    Originariamente inviato da nillio
    Tu seriamente credi che la capacità di provare felicità dipenda dalla capacità di pensiero?
    mettiamola cosi': una volta perso lo "stato di natura" (non tirero' in ballo "conrad", tranquilla, parlo di uno stato di natura in qualche modo ideale e fittizio) in cui la felicita' e' qualcosa di istintivo, non puoi tornare indietro. Una volta che inizi a pensare non puoi credere di poter smettere davvero (se non ricorrendo alla lobotomia), e l'unica alternativa (per come la vedo io) per tornare a provare qualcosa che sia il piu' vicino possibile a quello stato primigenio, e' arrivare col pensiero a poter godere di un rapporto il piu' consapevole possibile con la natura (e con la natura umana), e poter quindi godere di una felicita' maggiore di chi sta a meta' strada.

  2. #32
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    Penso che i semplici possano essere felici perchè non conoscendo ciò che non possono raggiungere, non ne sentono la mancanza.

    E penso che chi ha conosciuto altri orizzonti possa comprendere meglio, in modo più 'dettagliato', l'ape di trilussa, cosa negata a chi non sa che esiste altro. Non che possa essere più felice, ma felice con più consapevolezza. Presente l'albero del bene e del male?

    Solo che la cosa ha un prezzo, e ovviamente io non sono in grado di dire quale dei due stati sia quello di maggior grazia adesso. E' scontato che secondo me sia il mio, ma non conosco l'altro.









    Si potrebbe chiedere ad alcuni forumisti, per l'altro
    Il re è nudo (cit).

  3. #33
    Originariamente inviato da nillio
    Penso che i semplici possano essere felici perchè non conoscendo ciò che non possono raggiungere, non ne sentono la mancanza.

    E penso che chi ha conosciuto altri orizzonti possa comprendere meglio, in modo più 'dettagliato', l'ape di trilussa, cosa negata a chi non sa che esiste altro. Non che possa essere più felice, ma felice con più consapevolezza. Presente l'albero del bene e del male?

    Solo che la cosa ha un prezzo, e ovviamente io non sono in grado di dire quale dei due stati sia quello di maggior grazia adesso. E' scontato che secondo me sia il mio, ma non conosco l'altro.









    Si potrebbe chiedere ad alcuni forumisti, per l'altro
    pero' c'e' anche un altro aspetto. a volte il pensiero e' necessario (o comunque un utile strumento) per rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di avvicinarci alla felicita'.

    esempio banale: coazioni a ripetere.
    caso da manuale: donne che trovano sempre uomini che le maltrattano

    in realta' non e' che li "trovano"; se li scelgono proprio. inconsciamente.
    finche' non "capiscono" che sono loro ad appiopparsi questo giogo, e non ne capiscono, almeno superficialmente, il perche', esse continueranno ad autosabotare la propria felicita'.

    certo, se il pensiero umano fosse meno bizzarro magari non andrebbero nemmeno a scegliersi uomini che le maltrattano, ma tant'e'. Il pensiero a volte e' l'unica cosa che puo' rimediare ai danni che il pensiero stesso ha fatto.

  4. #34
    Originariamente inviato da NyXo
    si' ma poi di cosa godi? della vittoria della tua squadra del cuore? e poi?

    intendiamoci, io non sono per lo snobismo emozionale.
    Io sono tifoso e "ai tempi" per la "mia" squadra c'ho speso soldi e ho anche viaggiato. e questo, anche se alcuni non capiscono come sia possibile, mi ha dato emozioni e piccole gioie. Quindi comprendo l'importanza di sapere e poter spegnere il cervello al momento giusto.

    ma e' anche vero che non rinuncerei agli orgasmi cerebrali che possono dare una lettera al Demeny, la lettura della Commedia, la poesia dell'integrale e migliaia di altre cose di cui non si potrebbe godere in assenza di pensiero.

    per non parlare di quelle persone che - pur senza interessi culturali - di pensiero ne hanno da vendere, e della cui compagnia non avrei potuto godere appieno se fossi stata una persona priva di pensiero.

    mah, io il non pensare non lo concepisco cosi..diciamo allora di farsi poche pippe mentali, di avere delle priorità diverse.
    anzi, forse proprio perchè si apprezzano certi piaceri si dà meno importanza ad altre cose
    credo che sia quello il modo di intendere il non pensare.

  5. #35
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    Originariamente inviato da NyXo
    pero' c'e' anche un altro aspetto. a volte il pensiero e' necessario (o comunque un utile strumento) per rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di avvicinarci alla felicita'.

    esempio banale: coazioni a ripetere.
    caso da manuale: donne che trovano sempre uomini che le maltrattano

    in realta' non e' che li "trovano"; se li scelgono proprio. inconsciamente.
    finche' non "capiscono" che sono loro ad appiopparsi questo giogo, e non ne capiscono, almeno superficialmente, il perche', esse continueranno ad autosabotare la propria felicita'.

    certo, se il pensiero umano fosse meno bizzarro magari non andrebbero nemmeno a scegliersi uomini che le maltrattano, ma tant'e'. Il pensiero a volte e' l'unica cosa che puo' rimediare ai danni che il pensiero stesso ha fatto.
    Quindi secondo te @rgo ha delle possibilità?
    Il re è nudo (cit).

  6. #36
    Originariamente inviato da nillio
    Quindi secondo te @rgo ha delle possibilità?

  7. #37
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da NyXo
    pero' c'e' anche un altro aspetto. a volte il pensiero e' necessario (o comunque un utile strumento) per rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di avvicinarci alla felicita'.
    Il pensiero genera ostacoli.
    Il re è nudo (cit).

  8. #38
    Originariamente inviato da nillio
    Il pensiero genera ostacoli.
    eh, l'ho scritto, appunto.
    ma spesso e' anche l'unico strumento che abbiamo per rimuoverli

    a meno che tu non preferisca tornare a quando si davano cure a base di uallera per le donne isteriche

  9. #39
    Utente di HTML.it
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    Pensare è faticoso.
    Il re è nudo (cit).

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