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  1. #31
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Non faccio testo, per alcuni motivi incasso un po' di contanti... tutto regolare. Ma sono contanti, versarli e pagare una tassa mi sembra ridicolo.
    Io non ho detto che sia giusta la tassa, ho provato a immaginare chi potrebbe versare contanti, tutto li.

    Una tassa su un versamento in contanti mi sembra una cagata immane, anche perchè facilmente aggirabile, ma non è certo il correntista che deve ingegnarsi per rendere inutile una tassa, dovrebbe pensarci prima chi la propone.
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  2. #32
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Si non sei obbligato ad avere un conto corrente, ma sinceramente, quanta gente conosci che viene pagata cash o che non ha un conto?
    Immaginati la miriade di badanti e colf in regola che ci sono in Italia, cosa glie ne frega del conto corrente che ha anche delle spese ? A quelle (e sono veramente tantissime) interessa il cash per pagare l'affitto dell'alloggio e una parte dei soldi li mandano a casa nel loro paese con western union, money gram e simili.. il conto sono solo spese aggiuntive che sinceramente vogliono evitare.

  3. #33
    Di categorie che versano contanti in banca è piena l'Italia: dal commerciante che incassa contanti (bar, negozi, agenzie, etc.) al nipote che riceve i soldi della nonna/zia per il compleanno.

    Ed è il concetto stesso di tassa sul deposito di soldi MIEI che è aberrante, a maggior ragione se come per il caso degli incassi dei negozi poi uno su quei soldi ci paga ulteriormente sopra le tasse da lavoro.

    Anche solo l'idea di immaginare una cosa del genere è insopportabile.

    il contante deve esistere perchè è denaro, e il MIO denaro devo essere libero di averlo in forma tangibile, di prelevarlo dal mio conto, di tenerelo sotto al materasso e più in generale di farne ciò che mi pare.

    ventilare l'idea di eliminare il contante (o disincentivarne l'impiego) con la scusa dell'evasione è l'ennesima presa per il culo che sfrutta una scusa apparentemente accettabile per poi fregarti su tutta la linea.

    se si vuole spingere sull'utilizzo della moneta e delle transazioni elettroniche si deve fare in modo di rendere quelle più attraenti del contante. È un concetto che vale (o varrebbe) su molte altre storture e imposizini dello Stato su altre questioni.

    esempio: se vuoi che la gente usi di più i mezzi pubblici piuttosto che l'auto privata, tu Stato devi incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico (biglietto conveniente, copertura capillare, frequenza elevata, sicurezza a bordo, etc.) e non disincentivare il mezzo privato altrimenti più comodo.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  4. #34
    Quote Originariamente inviata da Nuvolari2 Visualizza il messaggio
    Ed è il concetto stesso di tassa sul deposito di soldi MIEI che è aberrante, a maggior ragione se come per il caso degli incassi dei negozi poi uno su quei soldi ci paga ulteriormente sopra le tasse da lavoro.

    Anche solo l'idea di immaginare una cosa del genere è insopportabile.
    queste tue frasi mi hanno fatto ricordare una cosa, una tesi di aurea, letta qualche tempo fa.

    La tesi parlava di alcune forme di moneta complementari adottate per contrastare la crisi del '29.

    Il procedimento era questo.
    Una città metteva a disposizione un tot d denaro in un opportuno fondo. Supponiamo 500 mala dollari.
    Poi emetteva una moneta complementare per lo stesso importo e con valore di cabio fissato 1:1.
    Quindi con tale moneta finanziava dei lavori pubblici pagando gli operai e le maerie prime (quasi tutte prodotte in loco poichè l'area di accettazione della nuova moneta era ristretta).

    La caratteristica di queste moneta era che era tassata.
    Ogni lunedì infatti, er poter utilzzare la moneta per la settimana successiva, era necessario applicare sul retro di essa una marca da bollo pari al 2% del suo valore (2 cent per gni dollaro).
    Chi non voleva la nuova moneta ma preferiva i dollari poteva andare in comune per cambarli, ma pagando il 3% di tassa.

    Con i ricavati di queste tasse il comune incrementava il fondo ed emetteva altre moneta complementare.

    ma sopratutto, essendo tassata, quelle moneta perdeva la sua funzione di "riserva del valore". La gente era "costretta" a spenderla per evitare di pagarci la tassa. Quella moneta girava più velocemente, e anche l'economia reale girava.

    Ovviamente non ci azzecca nulla con discorso del 3d...ma era così, solo una curiosità
    *** 300.000 BRIGANTI ***
    Tempo fa qualcuno diceva che gli italiani sono meglio di chi li governa, ma la verità è che sono peggio...

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