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  1. #51
    Originariamente inviato da Mr_White
    E oltretutto potrebbe non necessariamente esserci uno spirito propriamente "sessuale" alle radici di queste azioni.
    Infatti.

  2. #52
    Moderatore di Macintosh e software L'avatar di olivs
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    A mio avviso a certe cose non c'è mai limite. La differenza con i tempi passati è che queste notizie ora passano e creano una gogna mediatica mentre prima neanche le sentivi. Comunque spesso e volentieri queste persone hanno ricevuto a loro volta violenza, questo non è certo una giustificazione, ma comunque è uno spunto per la discussione.

  3. #53
    Utente di HTML.it L'avatar di Gos
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    10
    Originariamente inviato da aeterna
    c'entra come c'entrano i pistolotti sulla civiltà, sulla democrazia, sui diritti civili bla bla che anche qui dentro c'è SEMPRE da sorbirsi in questi casi. per una volta gioco d'anticipo.. vedrai che i signorotti ariveranno.. pazienta.
    senza offesa ma se dici così allora vuol dire non hai rispetto per le idee altrui.
    Si può essere in disaccordo ma bollare come "pistolotti" le opinioni degli altri non mi sembra il caso....anche perchè se adesso hai certe tutele e certi diritti è anche grazie a chi, in passato, per quello che tu definisci un pistolotto ha lottato e magari è pure morto.
    La sicurezza delle persone non passa attraverso la compressione dei diritti delle persone stesse.
    Se pretendi di vievere in uno stato di diritto allora devi essere coerente (senza comunque dimenticare che tali fatti vanno severamente puniti, ma non come pensi tu)
    "Qui vige l'uguaglianza, non conta un cazzo nessuno!"

  4. #54
    Originariamente inviato da dokk
    Reb, sembra che l'utilizzo del coso non sia necessario per commettere queste violenze.
    non sono molto ferrata sull'argomento, ma ricordo che in un servizio televisivo parlavano di un assopimento un po' di tutto (cioe' anche dello spirito violento o quel che e'), non solo dell'erezione in quanto tale... potrei pero' ricordare male

  5. #55
    Originariamente inviato da rebelia
    non sono molto ferrata sull'argomento, ma ricordo che in un servizio televisivo parlavano di un assopimento un po' di tutto (cioe' anche dello spirito violento o quel che e'), non solo dell'erezione in quanto tale... potrei pero' ricordare male
    Io ho sentito dire che poi cantano che è una meraviglia

  6. #56
    Originariamente inviato da rebelia
    non sono molto ferrata sull'argomento, ma ricordo che in un servizio televisivo parlavano di un assopimento un po' di tutto (cioe' anche dello spirito violento o quel che e'), non solo dell'erezione in quanto tale... potrei pero' ricordare male
    Ah questo non lo so proprio.

  7. #57
    La castrazione chimica è un tipo di castrazione, solitamente non definitiva, causata da farmaci a base di ormoni.

    Fu sviluppata come misura temporanea preventiva per stupratori e pedofili. Per gli uomini colpevoli di reati a sfondo sessuale, la castrazione chimica è da alcuni considerata più umana della castrazione vera e propria, ed è applicata come parte della pena di tali reati in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti. L'ACLU (American Civil Liberties Union), però, sostiene che essa sia contraria alla costituzione americana.

    Al di là delle sue applicazioni nella prevenzione del crimine, la castrazione chimica viene anche eseguita come fase preliminare nel trattamento ormonale per la trasformazione da uomo a donna dei transessuali. In questo caso, il cambiamento sarà irreversibile dopo circa sei mesi.

    Il farmaco più in uso attualmente è il Depo-Provera. Agisce sul cervello inibendo gli ormoni che stimolano i testicoli alla produzione di testosterone.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Castrazione_chimica

    Il presidente della Società mondiale di sessuologia, Eli Coleman, docente dell'Università di Minneapolis, nel Minnesota, ha un'opinione molto favorevole rispetto all'intervento farmacologico. A patto però che venga associato a una psicoterapia centrata sullo specifico problema nel caso di pedofili o, comunque, di persone socialmente pericolose per sé e per gli altri.
    e ci puo' anche stare (da qui: http://www.tempomedico.it/edit/edit575.htm )

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