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  1. #51
    Originariamente inviato da Ma, te, oh.
    ho dato una letta al libro di 'sto servegnini...
    qualche cosa giustissima e un fiume di snobismi urticanti.
    ma poi ci sono delle battute che ti gelano il sangue
    severgnini scrive bene; ha un modo tutto suo, leggero di trattare anche gli argomenti impegnativi, pero' a me piace (seguo http://www.corriere.it/italians/ di cui leggo spesso solo la sua risposta e mi piace molto il modo che ha di porsi, anche se non sempre sono d'accordo con lui)

    per curiosita', quali sono gli snobismi urticanti?

  2. #52
    ad esempio critica l'uso di "in tempo reale"
    << cos'è il tempo reale? esiste un tempo irreale? >>

    già il fatto che adduca una motivazione del genere... reale significa senza ellissi, elaborazioni dovute alla differita. E dire "in tempo reale" è diverso da "contemporaneamente" (l'alternativa che lui propone)

    oppure non gli sta bene "in che senso?" non è che la lingua si deve plasmare perchè il suono di qualche forma ti è antipatica.

    di giuste mi viene invece in mente l'uso di "piuttosto che" come congiunzione. (tra l'altro lo sottovaluta, perchè dice che viene usato al posto di "o", mente invece io lo sento al posto di "e" ed è ancora più terribile)

    ----

    se si vogliono fare questi discorsi sono molto più interessanti manuali di linguistica moderna e sociolinguistica che sono del tutto privi di passioni soggettive e danno un chiaro panorama di quanto l'uso di alcune forme sia veramente diffuso e/o deleterio

  3. #53
    Originariamente inviato da Ma, te, oh.
    "in tempo reale" è diverso da "contemporaneamente"
    perche'? dico sul serio, mi interessa

    oppure non gli sta bene "in che senso?" non è che la lingua si deve plasmare perchè il suono di qualche forma ti è antipatica.
    si, e' vero, pero' ognuno di noi ha delle forme o delle parole piu' o meno insopportabili

    se si vogliono fare questi discorsi sono molto più interessanti manuali di linguistica moderna e sociolinguistica che sono del tutto privi di passioni soggettive e danno un chiaro panorama di quanto l'uso di alcune forme sia veramente diffuso e/o deleterio
    credo sia un target diverso, un passo successivo: i libri di severgnini sono abbordabili anche da chi non e' molto avezzo a leggere, mentre i manuali che citi ho l'impressione che richiedano un minimo di basi in piu' per essere affrontati (sulla fiducia, visto che non li conosco)

  4. #54
    Originariamente inviato da rebelia
    perche'? dico sul serio, mi interessa
    perchè in tempo reale può essere una telecronaca, un aggiornamento di notizie. si riferisce a una comunicazione in genere.
    contemporaneamente sono semplicemente due eventi che avvengono nello stesso momento.
    ad esempio io vedo la partita e contemporaneamente stiro ma non è che sto stirando in tempo reale alla partita, o la partita è in tempo reale rispetto al mio stiro. insomma è proprio un non problema perchè non vedo nemmeno come la forma "in tempo reale" possa essere abusata.


    per le forme antipatiche ne ho tantissime anch'io. il fatto è che purtroppo alcune sono corrette e non scriverei libri asserendo che non vanno dette


    per la questione della linguistica sì, certo servono strumenti che non tutti hanno ed è anche normale che uno non si vada a leggere un manuale di linguistica se non lo deve studiare per l'università. volevo solo dire che avendo studiato certi di questi argomenti anche su quei libri mi sono accorto di quanto questo trasporto nel condannare certe forme lascia il tempo che trova. (soprattutto è buffo quando si vanno a studiare le storie delle lingue e si trova gente che si batteva contro forme ritenute barbare e volgari che in epoca moderna sono diventate perfettamente nella norma).

  5. #55
    Originariamente inviato da Ma, te, oh.
    (soprattutto è buffo quando si vanno a studiare le storie delle lingue e si trova gente che si batteva contro forme ritenute barbare e volgari che in epoca moderna sono diventate perfettamente nella norma).
    io soffro quando si massacra il congiuntivo e poi si insinua che ormai una forma vale l'altra, perche' quella "sbagliata" e' diventata di uso comune

    vabbe'

    cmq a parte questo, non ho letto il libro di severgnini, ma so che in generale scrive correttamente e senza grosse corbellerie; poi ha il suo stile quando commenta o critica, questo si e ovviamente non e' che prenda per oro colato tutto quel che scrive, pero'... pero' potresti scrivergli circa la storia del contemporaneamente e sentire cosa dice (non e' la prima volta che risponde a quesiti simili su italians)

  6. #56
    Originariamente inviato da Ma, te, oh.
    ho dato una letta al libro di 'sto servegnini...
    qualche cosa giustissima e un fiume di snobismi urticanti.
    ma poi ci sono delle battute che ti gelano il sangue
    oddio, come ho detto ho letto qualche pagina direttamente in libreria ed era la parte sull'uso della punteggiatura. Non mi sembrava fossero sbagliate; di batture non ce n'erano, ma il linguaggio semplice e scorrevole. In ogni caso 17.50 euro è davvero un furto (secondo me).
    ...ma gli Inglesi usano anyhow per dire...anyhow
    Flickr

  7. #57
    Originariamente inviato da rebelia
    io soffro quando si massacra il congiuntivo e poi si insinua che ormai una forma vale l'altra, perche' quella "sbagliata" e' diventata di uso comune

    vabbe'
    ho riletto più volte la frase temendo di aver sbagliato un congiuntivo

    ovvio che è un discorso che non si può applicare a ogni cosa...
    ma molta gente è restia a capire che la lingua è un sistema pulsante che cresce gradualmente, insomma per arrivare dal(dai) volgare all'italiano non è stato un salto unico

  8. #58
    Originariamente inviato da Ma, te, oh.
    ho riletto più volte la frase temendo di aver sbagliato un congiuntivo
    rotfl! no, era solo un esempio

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