Il senso del thread non è affatto condividere il dolore: quello non si può condividere con nessuno, sopratutto con degli estranei. E nemmeno polemizzare (non ne ho proprio voglia, se avessi voluto, sai cosa sono capace di fare).[supersaibal]Originariamente inviato da hako
nillio, parli di vacuità, ma a tuo modo la combatti. É rabbia la tua difesa, per tua stessa ammissione. Un modo legittimo di reagire.
É proprio questo il punto, se "niente serve a niente" perché provi sentimenti? perché scrivi? perché rispondi? perché t'incazzi? perché stai male? perché ti sfoghi?
Ora io, non ho ben capito, se il senso del thread è condividere dolore (cosa per altro ben riuscita), polemizzare sull'eutanasia e gli addetti ai lavori (polpa già trita e della quale non ho alcuna intenzione di inquinare questo post) o tentare di trovare una risposta, un motivo che in un certo qual modo giustifichi o dia un senso alla fine dei nostri cari.
Dal canto mio, l'ho già detto, non posso far altro che imparare da certi episodi. Perché contrariamente a quanto da te affermato, credo che la nostra mente è ben lontana dell'essere evoluta e spesso dimentichiamo che siamo solo di passaggio. [/supersaibal]
Devo riannodare i fili e andare avanti, e lo so; come so benissimo, dato che non ho proprio un'età per cui sono nuova a queste cose, che con il tempo il dolore passerà, e si cristallizzerà nel ricordo; un bellissimo ricordo.
Ma adesso è presto e fa male; prima di alzarmi, per poterlo fare, devo prima vuotare il pozzo nero, sbattere la testa al muro, sfinirmi, eccetera: per me è così, prima devo vuotare il sacco, poi mi rialzo.
Ieri mattina mi sono trovata lì, senza più niente da fare; per prima cosa sono andata a ripescare tutte le foto (furbo eh?), e i ricordi; poi, quando ha cominciato a mancarmi il terreno sotto i piedi, ho pensato bene di procedere con l'autolesionismo necessario, ma con l'ausilio dell'adrenalina.
Non hai idea di quante stronzate certa gente è riuscita a produrre, qui: sono andata a cercarmele meticolosamente, e anche se molti threads sono stati cancellati, con quelli rimasti ho ottenuto il risultato che volevo: andare in bestia.
Il thread (non premeditato comunque, mi ha preso la mano la lettura, ma non era previsto) era allo scopo di fare sentire delle merde (forse, alcuni sono casi talmente disperati che dubito capiscano) i possessori del Verbo, coloro che sanno, i giudici.
Era rabbia, un potente tonico e analgesico, finchè dura.
Guarda che lo so che è cretino, ma a me serve, incazzarmi: e qualsiasi pretesto è buono.
Quanto al resto, è proprio l'inutilità dello scrivere, disperarsi, provare sentimenti, che mi lascia basita (e mi fa incazzare). Tutto finisce in niente, ci si danna per niente. La vita si è evoluta; nascere, riprodursi, serve; anche morire serve, si tolgono di mezzo gli individui inutili. Ma l'avere coscienza di questo, eh, quello è davvero un effetto collaterale della nostra strategia evolutiva che fa schifo.
Ed è talmente spaventoso, che ci si è fabbricati la carota dell'immortalità per aggirare l'ostacolo, e di Dio per spiegare quello che altrimenti è troppo assurdo, insostenibile, per molti.
Sai, vorrei davvero crederci: io li invidio, quelli che riescono a spiegarsela così; ma io non sono capace.
Io escludo che un giorno salirò su una nuvoletta bianca e incontrerò il mio amico, in ottima salute come era un anno fa, pieno di sole, di vita: è morto, andato; e questo mi manda in bestia adesso.
E il fatto di sapere che il mio andare in bestia non serve a nulla (a cosa, dimmi?), peggiora la situazione.