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  1. #71
    Nuvolari... i residenti e chi avesse un VALIDO MOTIVO per dover andare in centro in auto dovrebbero essere esentati o comunque avere un canone agevolato, concordo.
    Per il resto ti ripeto che bloccare completamente il centro (salvo detentori di pass specifici) è UTOPICO! E tra l'altro è ancora più discriminatorio che far pagare un obolo fisso.

    Per quanto riguarda le vie pedonali che fanno più soldi rispetto a quelle percorse da auto... A parte il fatto che vorrei vedere una statistica in merito... In ogni caso se da una via di salumerie, ferramenta, panetterie, farmacie ecc si trasforma in una via di negozi di abbigliamento e bar/pub/locali costosi è ben facile che aumenti il fatturato medio. Ma non è di certo perchè il salumiere/ferramenta/panettiere/farmacista vende di più grazie all'isola pedonale.

    In ogni caso via Montenapoleone è GIA' una via di negozi di abbigliamento. E secondo te il cliente tipo di un negozio in via Montenapoleone ci va con la metro?
    Milano è una delle capitali mondiali della moda, se non LA CAPITALE mondiale. E buona parte di questa sua fama la deve proprio al Quadrilatero della Moda, che è una parte FONDAMENTALE del sistema modaiolo milanese.
    Una GROSSA FETTA dei soldi che fanno i negozi in via Montenapoleone (e immediati dintorni) è costituita dal cliente straniero (ma non necessariamente) che arriva lì col Ferrari o il Jaguar, accompagna una gnocca da paura e spende 3.000€ in un giorno.
    Il turista che passeggia, nella maggior parte dei casi si limita a guardare le vetrine e sognare, o magari entra e compra un berrettino.

    Ora, pensi che il russo di turno con figona annessa si farebbe scrupoli ad andare altrove se non potesse più recarsi con la Ferrari nel negozio in via Montenapoleone?
    E se via Montenapoleone (e immediati dintorni) iniziassero a perdere colpi per questa cosa che accadrebbe? Succederebbe che la stessa Milano perderebbe appeal come capitale mondiale della moda. E lo sai quanti miliardi e quanto lavoro dà a Milano questa industria? E per continuare a far piovere questi soldi su MILANO invece che su altre località mondiali è fondamentale che chiunque voglia anche solo minimamente essere considerato uno stilista DEBBA avere il negozio nel Quadrilatero milanese. E perchè ciò accada è necessario che i negozi da quelle parti non inizino a chiudere, altrimenti non diventa più così INEVITABILE avere il negozio a Milano. E per non farli chiudere è necessario non privarli di una parte importante del loro fatturato, cioè il cliente ricco da fare schifo che viene qua a lasciare giù in poche ore quello che un operaio guadagnerebbe in mesi di lavoro.

    Sembra stupido, ma è tutta una reazione a catena.
    Le isole pedonali, a mio parere, vanno bene per gli straccivendoli tipo Zara e simili. O se il negozio di lusso non si trova in una città che aspira ad essere CAPITALE MONDIALE della moda e per la quale la moda è uno degli asset vitali.


    Per tutto il resto, se il sindaco è di CSX a me cosa me ne frega? Deve per forza vivere di lotta di classe a tutti i costi e legiferare solo ed esclusivamente sulla base di ciò? NO.
    Deve legiferare in base alla REALTA' che gli si presenta (anche se a voltenon è "Politicamente corretta") e la realtà è quella per cui in centro città il traffico va DISINCENTIVATO, ma non BLOCCATO CATEGORICAMENTE.
    Non è una questione di favorire chi è ricco. E' questione di mettere un DISINCENTIVO.


    Che poi col tuo metodo voglio proprio vedere come si potrebbe gestire la cosa senza creare enormi casini. Immagino già solo un ufficio commerciale con sede in centro e necessità di essere presente assiduamente sul territorio dell'intera regione, con dipendenti che magari in ufficio ci stanno solo un'ora la mattina e una il pomeriggio e il resto della giornata lo passano in giro per clienti in tutta la regione/nazione. Che fai? Gli fai parcheggiare il parco auto aziendali fuori dalla cerchia dei bastioni solo perchè l'unico strumento che si portano dietro è il pc?
    Oppure una qualsiasi ditta che abbia necessità di ricevere visite da parte di clienti importanti e altolocati. Che fai? Gli blocchi l'auto di rappresentanza e fai arrivare l'amministratore delegato americano con i mezzi pubblici solo perchè la necessità di usare l'auto è qualcosa di immateriale e indimostrabile?

    Il principio che proponi tu è troppo contorto, sarebbe costoso da applicare e farebbe più danni di quanti vantaggi verrebbe a creare. Il tutto per la magra soddisfazione di mettere una restrizione che incida nella stessa misura su ricchi e "poveri". Il gioco non vale la candela.

    Quello che distingue un'UTOPIA dalla realtà è il fatto che nella realtà entrino in gioco molte più variabili, che generalmente sono imprevedibili, non categorizzabili e soprattutto impossibili da generalizzare.

    Mettere un semplice pedaggio fisso risolve il problema, invece.
    Al massimo posso concedere una certa differenza di pedaggio in base alla tipologia di auto/veicolo, ma anche lì andremmo a complicare la vita al Comune e ai cittadini e comunque non sarebbe garanzia di equità sociale (perchè il ricco può permettersi sia la BMW che la Smart, mica solo la BMW).
    Originariamente inviato da Paolo Rock
    Sì, sì hai ragione. Non ci sono soldi e quelli che c'erano sono finiti in cantieri lasciati andare nel dimenticatoio come, per esempio, quello di Largo Rio de Janeiro, o di Piazzale Novelli (che solo ora si sta portando a termine, dopo circa 10 anni!)
    Molti parcheggi in giro per la città sono generalmente in project financing, ergo il privato si accolla gli oneri di costruirlo e poi si ripaga (guadagnando) vendendo box o incassando i proventi (nel caso dei parcheggi a rotazione).

    Poi che sia stata gestita malissimo la cosa concordo in pieno...

  2. #72
    Originariamente inviato da Mauz®
    Nuvolari... i residenti e chi avesse un VALIDO MOTIVO per dover andare in centro in auto dovrebbero essere esentati o comunque avere un canone agevolato, concordo.
    Per il resto ti ripeto che bloccare completamente il centro (salvo detentori di pass specifici) è UTOPICO! E tra l'altro è ancora più discriminatorio che far pagare un obolo fisso.

    Per quanto riguarda le vie pedonali che fanno più soldi rispetto a quelle percorse da auto... A parte il fatto che vorrei vedere una statistica in merito... In ogni caso se da una via di salumerie, ferramenta, panetterie, farmacie ecc si trasforma in una via di negozi di abbigliamento e bar/pub/locali costosi è ben facile che aumenti il fatturato medio. Ma non è di certo perchè il salumiere/ferramenta/panettiere/farmacista vende di più grazie all'isola pedonale.

    In ogni caso via Montenapoleone è GIA' una via di negozi di abbigliamento. E secondo te il cliente tipo di un negozio in via Montenapoleone ci va con la metro?
    Milano è una delle capitali mondiali della moda, se non LA CAPITALE mondiale. E buona parte di questa sua fama la deve proprio al Quadrilatero della Moda, che è una parte FONDAMENTALE del sistema modaiolo milanese.
    Una GROSSA FETTA dei soldi che fanno i negozi in via Montenapoleone (e immediati dintorni) è costituita dal cliente straniero (ma non necessariamente) che arriva lì col Ferrari o il Jaguar, accompagna una gnocca da paura e spende 3.000€ in un giorno.
    Il turista che passeggia, nella maggior parte dei casi si limita a guardare le vetrine e sognare, o magari entra e compra un berrettino.

    Ora, pensi che il russo di turno con figona annessa si farebbe scrupoli ad andare altrove se non potesse più recarsi con la Ferrari nel negozio in via Montenapoleone?
    E se via Montenapoleone (e immediati dintorni) iniziassero a perdere colpi per questa cosa che accadrebbe? Succederebbe che la stessa Milano perderebbe appeal come capitale mondiale della moda. E lo sai quanti miliardi e quanto lavoro dà a Milano questa industria? E per continuare a far piovere questi soldi su MILANO invece che su altre località mondiali è fondamentale che chiunque voglia anche solo minimamente essere considerato uno stilista DEBBA avere il negozio nel Quadrilatero milanese. E perchè ciò accada è necessario che i negozi da quelle parti non inizino a chiudere, altrimenti non diventa più così INEVITABILE avere il negozio a Milano. E per non farli chiudere è necessario non privarli di una parte importante del loro fatturato, cioè il cliente ricco da fare schifo che viene qua a lasciare giù in poche ore quello che un operaio guadagnerebbe in mesi di lavoro.

    Sembra stupido, ma è tutta una reazione a catena.
    Le isole pedonali, a mio parere, vanno bene per gli straccivendoli tipo Zara e simili. O se il negozio di lusso non si trova in una città che aspira ad essere CAPITALE MONDIALE della moda e per la quale la moda è uno degli asset vitali.


    Per tutto il resto, se il sindaco è di CSX a me cosa me ne frega? Deve per forza vivere di lotta di classe a tutti i costi e legiferare solo ed esclusivamente sulla base di ciò? NO.
    Deve legiferare in base alla REALTA' che gli si presenta (anche se a voltenon è "Politicamente corretta") e la realtà è quella per cui in centro città il traffico va DISINCENTIVATO, ma non BLOCCATO CATEGORICAMENTE.
    Non è una questione di favorire chi è ricco. E' questione di mettere un DISINCENTIVO.


    Che poi col tuo metodo voglio proprio vedere come si potrebbe gestire la cosa senza creare enormi casini. Immagino già solo un ufficio commerciale con sede in centro e necessità di essere presente assiduamente sul territorio dell'intera regione, con dipendenti che magari in ufficio ci stanno solo un'ora la mattina e una il pomeriggio e il resto della giornata lo passano in giro per clienti in tutta la regione/nazione. Che fai? Gli fai parcheggiare il parco auto aziendali fuori dalla cerchia dei bastioni solo perchè l'unico strumento che si portano dietro è il pc?
    Oppure una qualsiasi ditta che abbia necessità di ricevere visite da parte di clienti importanti e altolocati. Che fai? Gli blocchi l'auto di rappresentanza e fai arrivare l'amministratore delegato americano con i mezzi pubblici solo perchè la necessità di usare l'auto è qualcosa di immateriale e indimostrabile?

    Il principio che proponi tu è troppo contorto, sarebbe costoso da applicare e farebbe più danni di quanti vantaggi verrebbe a creare. Il tutto per la magra soddisfazione di mettere una restrizione che incida nella stessa misura su ricchi e "poveri". Il gioco non vale la candela.

    Quello che distingue un'UTOPIA dalla realtà è il fatto che nella realtà entrino in gioco molte più variabili, che generalmente sono imprevedibili, non categorizzabili e soprattutto impossibili da generalizzare.

    Mettere un semplice pedaggio fisso risolve il problema, invece.
    Al massimo posso concedere una certa differenza di pedaggio in base alla tipologia di auto/veicolo, ma anche lì andremmo a complicare la vita al Comune e ai cittadini e comunque non sarebbe garanzia di equità sociale (perchè il ricco può permettersi sia la BMW che la Smart, mica solo la BMW).

    Molti parcheggi in giro per la città sono generalmente in project financing, ergo il privato si accolla gli oneri di costruirlo e poi si ripaga (guadagnando) vendendo box o incassando i proventi (nel caso dei parcheggi a rotazione).

    Poi che sia stata gestita malissimo la cosa concordo in pieno...
    Facciamo che le Ferrari entrano gratis

    Comunque il riccone in ferrari ci va di sabato e domenica (ed è aperto al traffico). Oppure dopo le 19.30 in settimana, quando esce dall'ufficio dirigenziale.

    In settimana si tratta di chiudere al traffico dei lavoratori. E non è affatto più discriminatorio imporre limiti sulla base del motivo. Lo è su una base economica!

    Poi non voglio stare a ripetere tutto. Sintetizzo:

    Con il pedaggio filtri su base economica (entrano i più ricchi e stanno fuori i meno abbienti), col sistema che dico io entra chi ha bisogno e sta fuori chi ci passarebbe perchè ha il culo pesante.

    E comunque sì: le isole pedonali in centro nelle metropoli di tutta europa, italia inclusa, fanno fare più affari ai negozianti.

    Se invece vogliamo dire che Milano è diversa, il quadrilatero della moda e bla bla (cosa non vera, comunque), allora prendiamo atto che non si può limitare il traffico in centro per non penalizzare i negozianti. E consentiamo a tutti di entrare... Ma non è vero che sia così
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  3. #73
    Proprio non ce la fai a vedere un compromesso eh? O tutto o niente, tu! Ma ragionare così è utopistico, funziona solo nella teoria!

    La vita però ci insegna che la realtà è molto diversa e che generalmente la verità sta nel mezzo.

    Il fatto di lasciare la circolazione libera il sabato e la domenica è una cavolata. Un palliativo inutile... Pensi che il magnate della finanza, il ricco petroliere, l'imprenditore di successo o anche solo il calciatore famoso o la star del pop siano dei dipendenti che timbrano il cartellino e hanno orari e giorni lavorativi scanditi in maniera precisa e ripetitiva? Non scherziamo, dai!

    Per quanto riguarda le isole pedonali vorrei vedere dei dati. Ovviamente basati sugli affari dello STESSO NEGOZIO (abbigliamento di ALTA FASCIA, non uno straccivendolo) prima e dopo (e bada bene che non ti cito l'infinità di casi di commercianti in rivolta contro l'istituzione di isole pedonali solo perchè reputo che siano mossi solo dal "terrore del cambiamento").

    Per quanto riguarda il "chiudere al traffico dei lavoratori" la difficoltà rimane sempre quella di decidere quali lavoratori possano e quali non possano.
    Giusto per dirne una: il titolare di un negozio di regola non avrebbe bisogno di entrare in auto, quindi non gli dai il permesso. Ma metti caso che una volta alla settimana va a procurarsi dei materiali con la propria auto invece di farseli spedire col corriere, come la gestisci? Glielo dai il permesso (e quindi gli permetti di circolare anche nei giorni in cui potrebbe benissimo andare a piedi) o non glielo dai (e quindi gli impedisci di portare delle merci da sè e lo costringi a rivolgersi a pagare degli extra costi di spedizione)?

    E questo è solo uno dei millemila casi.
    Come ti ho già detto, ci sarebbe il caso della divisione commerciale di una qualsiasi azienda, coi relativi account che girano tutto il giorno per negozi, centri commerciali, aziende clienti, fornitori, distributori, subdistributori, centrali di acquisto ecc sparsi su tutto il territorio nel Nord Italia. Che fai? Glielo dai o non glielo dai il permesso? Questi l'auto mica la possono lasciare lontano dall'ufficio e prendere i mezzi per raggiungerlo.

    E di casi diversi ce ne sono millemila ed è impossibile stabilire una regola generale.
    Allora il disincentivo sarebbe la soluzione ideale, così uno si fa i suoi conti e tendenzialmente l'auto la usa solo quando gli serve veramente.
    L'avvocato che deve passare tutto il giorno in studio o in tribunale andrà coi mezzi, ma il giorno in cui deve stare in ufficio solo un'ora per poi andare al tribunale di Monza e in seguito andare in appuntamento da un paio di clienti fuori città si porterà dietro l'auto.



    Il filtro economico è una soluzione molto più pratica (chi paga entra, chi non paga non entra), è democratica (scegli tu se pagare o meno... e nel caso sottostai alle medesime regole di tutti gli altri) e soprattutto è FLESSIBILE (concilia l'interesse della collettività nell'avere un centro meno congestionato con l'interesse del singolo nel poter utilizzare l'auto all'occorrenza). In più, invece di costituire un COSTO, costituisce un GUADAGNO per le casse del Comune, il che non fa di certo male. E' una situazione WIN-WIN.

    Poi se qualcuno continuerà a usare l'auto in centro solo perchè ha il culo pesante e i soldi per farlo chissenefrega. Non capisco perchè ti stai facendo venire il sangue amaro per questa cosa al punto da impuntartici. Un po' di elasticità mentale e accettala, su...
    E' molto meglio avere una norma semplice, efficace e flessibile (e per di più redditizia) e in cambio sopportare il fatto che qualcuno abbia i soldi per continuare a sbattersene dei mezzi pubblici, piuttosto che andare a creare una norma e un sistema iper-complesso, strutturato e costoso pur di eliminare quel residuo di "automobilisti non-per-necessità", anche a patto di andare a causare problemi ad ancora più persone.

  4. #74
    Originariamente inviato da Mauz®
    Proprio non ce la fai a vedere un compromesso eh? O tutto o niente, tu! Ma ragionare così è utopistico, funziona solo nella teoria!

    La vita però ci insegna che la realtà è molto diversa e che generalmente la verità sta nel mezzo.

    Il fatto di lasciare la circolazione libera il sabato e la domenica è una cavolata. Un palliativo inutile... Pensi che il magnate della finanza, il ricco petroliere, l'imprenditore di successo o anche solo il calciatore famoso o la star del pop siano dei dipendenti che timbrano il cartellino e hanno orari e giorni lavorativi scanditi in maniera precisa e ripetitiva? Non scherziamo, dai!

    Per quanto riguarda le isole pedonali vorrei vedere dei dati. Ovviamente basati sugli affari dello STESSO NEGOZIO (abbigliamento di ALTA FASCIA, non uno straccivendolo) prima e dopo (e bada bene che non ti cito l'infinità di casi di commercianti in rivolta contro l'istituzione di isole pedonali solo perchè reputo che siano mossi solo dal "terrore del cambiamento").

    Per quanto riguarda il "chiudere al traffico dei lavoratori" la difficoltà rimane sempre quella di decidere quali lavoratori possano e quali non possano.
    Giusto per dirne una: il titolare di un negozio di regola non avrebbe bisogno di entrare in auto, quindi non gli dai il permesso. Ma metti caso che una volta alla settimana va a procurarsi dei materiali con la propria auto invece di farseli spedire col corriere, come la gestisci? Glielo dai il permesso (e quindi gli permetti di circolare anche nei giorni in cui potrebbe benissimo andare a piedi) o non glielo dai (e quindi gli impedisci di portare delle merci da sè e lo costringi a rivolgersi a pagare degli extra costi di spedizione)?

    E questo è solo uno dei millemila casi.
    Come ti ho già detto, ci sarebbe il caso della divisione commerciale di una qualsiasi azienda, coi relativi account che girano tutto il giorno per negozi, centri commerciali, aziende clienti, fornitori, distributori, subdistributori, centrali di acquisto ecc sparsi su tutto il territorio nel Nord Italia. Che fai? Glielo dai o non glielo dai il permesso? Questi l'auto mica la possono lasciare lontano dall'ufficio e prendere i mezzi per raggiungerlo.

    E di casi diversi ce ne sono millemila ed è impossibile stabilire una regola generale.
    Allora il disincentivo sarebbe la soluzione ideale, così uno si fa i suoi conti e tendenzialmente l'auto la usa solo quando gli serve veramente.
    L'avvocato che deve passare tutto il giorno in studio o in tribunale andrà coi mezzi, ma il giorno in cui deve stare in ufficio solo un'ora per poi andare al tribunale di Monza e in seguito andare in appuntamento da un paio di clienti fuori città si porterà dietro l'auto.



    Il filtro economico è una soluzione molto più pratica (chi paga entra, chi non paga non entra), è democratica (scegli tu se pagare o meno... e nel caso sottostai alle medesime regole di tutti gli altri) e soprattutto è FLESSIBILE (concilia l'interesse della collettività nell'avere un centro meno congestionato con l'interesse del singolo nel poter utilizzare l'auto all'occorrenza). In più, invece di costituire un COSTO, costituisce un GUADAGNO per le casse del Comune, il che non fa di certo male. E' una situazione WIN-WIN.

    Poi se qualcuno continuerà a usare l'auto in centro solo perchè ha il culo pesante e i soldi per farlo chissenefrega. Non capisco perchè ti stai facendo venire il sangue amaro per questa cosa al punto da impuntartici. Un po' di elasticità mentale e accettala, su...
    E' molto meglio avere una norma semplice, efficace e flessibile (e per di più redditizia) e in cambio sopportare il fatto che qualcuno abbia i soldi per continuare a sbattersene dei mezzi pubblici, piuttosto che andare a creare una norma e un sistema iper-complesso, strutturato e costoso pur di eliminare quel residuo di "automobilisti non-per-necessità", anche a patto di andare a causare problemi ad ancora più persone.
    Ti svelo un segreto: da che esiste l'ecopass tutti i weekend si entra già gratis

    I dati sulle isole pedonali cercali, non sono l'ufficio stampa di nessuno.

    Per chi ha un negozio e una volta la settimana deve andare con la sua macchina a prendere la merce si da un permesso di UN giorno la settimana (magari solo la mattina o solo il pomeriggio).


    L'avvocato di cui parli parcheggia il suo bel mercedes FUORI dalla cerchia dei bastioni e quando ha la sfiga di cui parli prende il tram o il metrò, scende a Sant'Agostino (mica a Timbuktù) e si prende la sua bella macchina per andare al tribunale di Monza.

    Per finire io non mi sto facendo venire il sangue amaro per questa storia. Sono per altro uno dei privilegiati che: difficilmente deve andare in centro in auto, e la volta che devo mi posso permettere persino il taxi, altro che i 5 euro di ecopass... Vedi un po' tu

    La verità è che la soluzione su base economica non colpisce l'origine del problema. È un fatto.
    La soluzione che propongo io, sì.

    Pensa a qualsiasi eccezione e situazione stramba, e vedrai che il mio metodoto "torna" sempre. Come già ti ho dimostrato per i due esempi banali che mi hai sottoposto.

    Per i soldi da incassare, il cittadino italiano paga già più tasse e imposte di qualsiasi altro cittadino europeo. Ci dovrebbero essere i rubinetti d'oro nei cessi pubblici
    Prima che mi vengano a chiedere altri 5 euro a fondo perduto "perchè è meglio averli che non averli" devono dimostrarmi di averne bisogno, e che non ne stanno buttando nel cesso altri.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  5. #75
    La tua soluzione crea solo casini... è questo che non capisci!
    Le auto in centro vanno disincentivate, ma non si possono categorizzare i fruitori del "centro storico in auto" perchè c'è tutta una pletora di motivi validi per andarci in auto.

    E categorizzare significherebbe O chiudere fuori dal centro alcune auto che invece avrebbero una necessità legittima di entrarvi O fare entrare in centro troppe auto, pure quelle che potrebbero benissimo rimanere fuori. Oltre a tutto il discorso sul Quadrilatero della Moda, poi.

    Perchè si dovrebbero creare 10.000 regole diverse ed eccezioni e incasinare il sistema quando si può attuare un sistema semplicissimo: ticket all'ingresso e via andare.

    Quei soldi non ti costringe nessuno a spenderli. Non vuoi spenderli senza sapere dove vanno a finire? Benissimo, non entrare in auto nel centro storico.

    Tra l'altro in un'ottica di AMPLIAMENTO futuro della concestion charge questa logica avrebbe ancora più senso.

  6. #76
    Originariamente inviato da Mauz®
    La tua soluzione crea solo casini... è questo che non capisci!
    Le auto in centro vanno disincentivate, ma non si possono categorizzare i fruitori del "centro storico in auto" perchè c'è tutta una pletora di motivi validi per andarci in auto.
    che crei casini è una tua opinione. Si tratta solo di organizzarsi. Non ci vuole un genio... e il controllo viene gestito tutto elettronicamente dalle telecamere.

    Tutta la pletora di motivi validi per entrare in auto basta contemplarla. Fai 6 mesi di test e vedi che li hai considerati tutti (chi ti dimentichi te lo viene a dire lui).

    Originariamente inviato da Mauz®
    E categorizzare significherebbe O chiudere fuori dal centro alcune auto che invece avrebbero una necessità legittima di entrarvi O fare entrare in centro troppe auto, pure quelle che potrebbero benissimo rimanere fuori. Oltre a tutto il discorso sul Quadrilatero della Moda, poi.
    Quello che dici qui è in contraddizione con quello che hai scritto nel paragrafo precedente: se li categorizzi, non escludi nessuno che abbia validi motivi per entrare!
    Se dalla categorizzazione ne derivano comunque troppe auto autorizzate, allora è perchè è necessario che entrino e non è vero che la gente intasa il centro perchè ha il culo pesante (e quindi non è giusto far pagare a chicchessia alcunchè, visto chi ci entra ci deve entrare e ci entrerà anche se gli fai pagare il ticket...).

    Per il Quadrilatero della Moda taglio la testa al toro dicendoti che se guardi le attuali isole pedonali in centro non mi pare che facciano la fame. Via Dante, per esempio fa affari d'oro. E come quell'isola pedonale, pure tutte le altre centrali di ogni altra città italiana ed europea a partire da Parigi, Londra etc.

    Originariamente inviato da Mauz®
    Perchè si dovrebbero creare 10.000 regole diverse ed eccezioni e incasinare il sistema quando si può attuare un sistema semplicissimo: ticket all'ingresso e via andare.
    Perchè non si incasina nulla, semmai si da ordine
    Si stabiliscono delle regole di accesso e si fanno rispettare dall'occhio elettronico (per altro già installato).
    Semmai è un casino come è adesso, dove entra chiunque purchè paghi il ticket e ci trovi ogni sorta di culo pesante a generare traffico e coda, e ad ostacolare la mobilità di chi invece ne ha realmente bisogno (non era per limitare questo problema, il motivo dell'invenzione del ecopass? ) .

    Originariamente inviato da Mauz®
    Quei soldi non ti costringe nessuno a spenderli. Non vuoi spenderli senza sapere dove vanno a finire? Benissimo, non entrare in auto nel centro storico.
    Peccato che invece tutti quelli che ci devono entrare per lavoro o per altri legittimi motivi imprescindibili (ci abitano, per esempio) gli tocca pagare. La tua "semplicità" (che io chiamo solo "pigrizia nel non voler stilare un elenco delle motivazioni") costa a tutte quelle persone centinaia di euro al mese. Che poi, l'ecopass all'imbianchino, all'idraulico, etc. che accede tutti i giorni al centro glie lo paghi tu la volta che viene da te, pure se abiti fuori dalla zona ecopass...

    Originariamente inviato da Mauz®
    Tra l'altro in un'ottica di AMPLIAMENTO futuro della concestion charge questa logica avrebbe ancora più senso.
    Ne avrebbe ancora di meno, alla luce di quello che ho scritto qui...
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  7. #77
    Vabbè va... abbiamo capito che non si va da nessuna parte qui. Io continuo a dirti che la tua soluzione è contorta e utopistica. Tu che continui a dirmi che invece è l'ideale non si sa bene per quale motivo ancora...

    Francamente mi ha stancato sta discussione... Facciamo una cosa: tu rimani con la tua, io rimango con la mia!

  8. #78
    Originariamente inviato da Mauz®
    Vabbè va... abbiamo capito che non si va da nessuna parte qui. Io continuo a dirti che la tua soluzione è contorta e utopistica. Tu che continui a dirmi che invece è l'ideale non si sa bene per quale motivo ancora...
    contorta e utopistica, non mi hai detto perchè.

    Io ti ho spiegato perchè invece è molto semplice da realizzare (voglio dire, lo si fa con due tabelle Access, una con un campo solo con TOT record di motivazione e una relazionata da 4 campi compreso il numero di targa eh! Roba che ci metti più tempo a dirlo che a farlo.)
    I tot record di motivazione te li vengono a dire gli autmobilisti stessi, nei 6 mesi di fase di test e manco quello sbattimento ti devi fare... ci devi mettere giusto un delegato a valutare "cosa sì e cosa no". Poi stilata la lista è un meccanismo che funziona da solo con le sue gambe.

    Più facile di così

    Che sia l'ideale, ti ho spiegato perchè lo è: non costa nulla alla cittadinanza, regola il traffico in centro sulla base delle reali necessità, è semplice da attuare e da controllare.
    Solo chi sa di non avere buoni motivi per andare in centro in macchina al di fuori della mera pigrizia, ma gli basta pagare per poterlo fare lo stesso, può prefirere l'attuale soluzione a pagamento.

    Originariamente inviato da Mauz®
    Francamente mi ha stancato sta discussione... Facciamo una cosa: tu rimani con la tua, io rimango con la mia!
    ma su quello non c'era alcun dubbio
    E ti dirò di più... a me torna pure più comodo come è adesso, piuttosto di come lo propongo io, visto che non avrei un buon motivo per andarci in macchina, ma in compenso non mi mancano i soldi per pagare l'ecopass o anche un taxi quando voglio essere ancora più comodo che con la mia auto...
    Semplicemente sono abbastanza serio da ammettere quale soluzione è più efficace invece di limitarmi a scegliere la più comoda.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  9. #79
    L'ecopass è un mungisoldi e basta.. irrilevante ai fini preposti.
    Colpisce i meno abbienti.
    Soluzione utile solo a fare cassa.
    Dico sempre la verità... a volte. A volte invece dico la verità.
    Quando posso..........aiuto. (Daltanious)

  10. #80
    E alla fine, piano piano, pure la giunta ci sta arrivando....

    http://milano.corriere.it/milano/not...87468450.shtml

    Emergenza polveri sottili: centro chiuso per tutti, salvo i residenti e i turnisti.
    Come si vede quando poi scatta l'emergenza, l'unica soluzione è cominciare a fare la cosa giusta: niente soldi, ticket e cazzate varie, ma solo accessi consentiti sulla base delle reali necessità.

    Ci voleva un genio a far scattare il meccanismo corretto? no... bastava la classica molla italiana: l'emergenza.

    Peccato che passata quella, tutto tornerà come prima.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

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