Una parte del costo fisso di ricarica che le compagnie italiane (unico caso in Europa) si intascano ogni volta che ricarichi un cellulare ,viene utilizzato per pagare l'edicolante che vende le tessere prepagate piuttosto che la banca che offre la ricarica ai suoi sportelli Bancomat.
Che la banca chieda anche una commissione aggiuntiva mi pare assai improbabile oltre che disonesto.
Comunque sembra che Calabrò e Catricalà abbiano dato un ultimatum ai gestiori di telefonia mobile riguardo a questi costi di ricarica: se non li aboliscono, li dovranno spalmare sulle tariffe. Rimane comunque un caso tutto italiano questo furto ad ogni ricarica.