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  1. #1

    Link assoluti o relativi?

    Ho letto che è meglio avere, per le pagine interne del sito, link assoluti piuttosto che link relativi.
    Per questioni di PR.

    "http://www.sito.com/pagina.html" piuttosto che "pagina.html"

    Mi sa che è proprio vero...per il fatto di concentrare il pr e non disperderlo...
    Praticamente, (azzardo una mia timida e insicura ipotesi) è come se in questo modo Google avesse per il PR due siti paralleli:

    uno con i backlinks esterni che linkano pagine assolute
    uno con i link interni che linkano pagine relative (?)

    Praticamente si disperde un po di PR.

    o no?
    Boh!

    Che ne pensate?

  2. #2
    Moderatore di Motori di ricerca e webmarketing L'avatar di rigby76
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    Anch'io ho sentito dire da qualcuno che link assoluti sono meglio dei relativi. Non voglio contraddire chi è più esperto di me, non ne avrei motivo, però la cosa mi stupisce un po' dato che non ne capisco il senso: il motore è in grado di ricavare le stesse info in entrambi i casi, a mio parere.

    Sarebbe bello mettersi a confronto questo punto, tra chi porta la sua esperienza e chi prova a tirare fuori delle motivazioni.

    Non ho capito bene la tua idea del pr parallelo.

  3. #3
    Tu penso sai che su uno linka la home del dominio mettiamo

    www.nomedominio.com

    con per esempio

    www.nomedomino.com/index.html

    in realtà disperde il pr perchè il bot crawler del motore lo interpreta come fossero due pagine distinte.

    Pertanto avrai magari pr4 per

    www.nomedominio.com

    e pr1 o 2 per

    www.nomedomino.com/index.html

    Ok?

    E così anche altre combinazioni, mi sembra addirittura anche per

    www.nomedominio.com rispetto a

    nomedominio.com
    ------------
    E così via.
    ----------
    Lo stesso potrebbe accadere nel caso tu linki le pagine interne non in modo assoluto

    http://www.nomedomino/paginainterna.html

    ma semplicemente :

    paginainterna.html
    --------------
    Potrebbe quindi accadere di avere per la stessa pagina due pr distinti e diversi:

    uno per

    http://www.nomedomino/paginainterna.html mettiamo per esempio PR3

    ed uno

    paginainterna.html mettiamo per esempio PR1.
    ------------
    Risultato?
    Hai disperso del PR o meglio non lo hai raggruppato su una unica entità.
    Dato appunto che il motore distingue l'entità assoluta e l'entità relativa.
    ------------
    Dovrebbe essere così e spero che qualcuno confermi o smentisca....
    ...magari spiegando.

  4. #4
    Io credo che in tutto ciò ci sia un fondo di verità in questo senso:
    se il tuo dominio risolve anche senza il www, ci sarà chi ti linka con
    www.nomedominio.com
    e chi con
    nomedominio.com

    Ora, se tu metti tutti i link assoluti ottieni che anche chi ti linka senza il www poi trova soltanto link al sito con il www (o viceversa) e questo avrebbe un senso, ma...

    allora non è molto meglio mettere un redirect 301 dalle pagine del sito senza www alla stessa pagina del sito con il www? Così facendo non avresti la minima dispersione di PR e tutto funzionerebbe corettamente.

    IO l'ho fatto, il controllo viene fatto tramite uno script phpche si trova in un file richiamato in tutte le pagine del sito.


  5. #5
    Originariamente inviato da ppevans

    Lo stesso potrebbe accadere nel caso tu linki le pagine interne non in modo assoluto

    http://www.nomedomino/paginainterna.html

    ma semplicemente :

    paginainterna.html
    --------------
    Potrebbe quindi accadere di avere per la stessa pagina due pr distinti e diversi:

    uno per

    http://www.nomedomino/paginainterna.html mettiamo per esempio PR3

    ed uno

    paginainterna.html mettiamo per esempio PR1.
    Qui sta l'errore di fondo, secondo me: nel database del motore, ogni singola pagina è associata al suo indirizzo assoluto sul web.
    Altrimenti, poi come farebbe a ritrovarle se non sapesse a che sito appartengono?

  6. #6
    Poni due questioni separate.
    Per le pagine interne quoto Petro_suse, che tu linki con indirizzo assoluto o meno sarebbe assurdo avere dispersione del PR: se la pagina www.miosito.ext/pagina.html viene indicizzato con questo URL la pagina.html linkata relativamente come verrebbe indicizzata? (suggerimento: sempre come www.miosito.ext/pagina.html e come altrimenti?)

    Diverso è il discorso tra www.stio.ext e www.sito.ext/index.html potrebbero essere considerate due pagine diverse in quanto hanno URL diversi (è il tuo server che si premura di inviare il contenuto di index.html su richeista di www.sito.ext) l'algoritmo potrebbe (e in fondo perchè dovrebbe? In presenza di contenuti dinamici sarebbe quasi impossibile) non controllare la corrispondenza delle due pagine e quindi assegnare anche diversi PR a due pagine che, a tutti gli effetti potrebbero non essere la stessa (nelle impostazioni del server c'è una graduatoria dell'ordine dei file da restituire in caso di richiesta di www.sito.ext, tu potresti avere come primo index.html e restituire quello ma avere nella root anche default.html, index.asp etc etc e tutte indicizzate... Google dovrebbe premurarsi di controllare quale effettivamente corrisponde a www.sito.ext? )

    IMHO ovviamente...

  7. #7
    Grazie per le spiegazioni.

    Quindi per concludere è inutile che cambio i link relativi interni al sito in assoluti.

  8. #8
    Originariamente inviato da ppevans
    Grazie per le spiegazioni.

    Quindi per concludere è inutile che cambio i link relativi interni al sito in assoluti.
    Se lo intendi come fattore di posizionamento on-site, è inutile.

    Però nel caso (spiacevole) in cui qualcuno poco attento ti copi pari pari una pagina del sito, lascerebbe comunque link al tuo sito se tu li codificassi come assoluti, cosa sulla quale non potresti contare usando link relativi.

    Poi ci sono un altro paio di casi simili, ma si tratta di cose talmente improbabili che non vale nemmeno la pena menzionare.

    Insomma, qualche (piccolo) vantaggio ce l'ha, ma non (almeno non direttamente) agli occhi di Google & co.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di agoago
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    Originariamente inviato da dav
    Io credo che in tutto ciò ci sia un fondo di verità in questo senso:
    se il tuo dominio risolve anche senza il www, ci sarà chi ti linka con
    www.nomedominio.com
    e chi con
    nomedominio.com

    Ora, se tu metti tutti i link assoluti ottieni che anche chi ti linka senza il www poi trova soltanto link al sito con il www (o viceversa) e questo avrebbe un senso, ma...

    allora non è molto meglio mettere un redirect 301 dalle pagine del sito senza www alla stessa pagina del sito con il www? Così facendo non avresti la minima dispersione di PR e tutto funzionerebbe corettamente.

    IO l'ho fatto, il controllo viene fatto tramite uno script phpche si trova in un file richiamato in tutte le pagine del sito.

    E' corretto, da sempre, la differenza predominante tra link assoluti e relativi dipende prorpio dal discorso www e senza www.

    O meglio dalla presenza nel dominio di terzi livelli o meno.

    Pero' anche se probabilmente non fa differenza o meno redirigire con un 301 verso un unico secondo livello, per convenzione si dovrebbe usare il dns.

    O meglio, non e' neanche vero questo, si dovrebbe usare il dns per puntare www e senza www verso un unico ip (magari se i contenuti sono gli stessi) perche' e' la cosa piu' naturale e normale che ci sia.

    Tuttavia G sembrerebbe da sempre considerare www e senza www come 2 siti diversi, pertanto molti wm preferiscono redirigire tutto su un livello di secondo livello unico, al fine di evitare di disperdere pr.

    Questa tecnica, capibile e probabilmente efficace lato seo, tuttavia non e' condivisibile per principio.

    -------

    Capiamoci. O il www per convenzione fa parte integrante del dominio di secondo livello e pertanto assurge de facto a questo ruolo, o rimane a tutti gli effetti a quello che e', un semplice terzo livello.

    Se, nel primo caso, consideriamo il www.sito.xyz come fosse un sito.xyz allora dovremo semplicemente puntare via dns il dominio con "www e non" verso lo stesso ip e lo stesso contenuto.

    Lo faremo perche', per convenzione, tanti utenti scrivono nel browser il nome del dominio con e senza www, e pertanto per non perdere accessi dovremo fare in modo di accontentrarli tutti.

    Se viceversa per noi il www. e' semplicemente un terzo livello come un altro, per dire come una key., allora dovremo agire diversamente.

    ------

    Ma che un wm debba redirigire un www via 301 verso un nome di dominio senza www, o che un wm debba ridirigere via 301 un nome di dominio senza www verso www.nomedidominio.xyz perche' viceversa un motore potrebbe non accorpare i valori di entrambi, se ci pensate, e' veramente poco dignitoso.

    La scelta di considerare un sito preceduto con il www diverso dal sito non preceduto dal www (scelta correttissima a livello informatico) accettando pero' (al fine di un miglior posizionamento) l'unione di queste 2 situazioni distinte in caso di redirect via 301, mi ottusa non poco.

    ----

    Faccio un esempio pratico. Se digitate gazzetta.it non accederete al sito, se digitate www.gazzetta.it vi accederete.

    Questa scelta, lato marketing e' da suicidio, molti utenti penseranno, digitando gazzetta.it, che il sito sia down.

    E' certo che a livello informatico gli fa onore.

    -

    Tuttavia contesto questa scelta fortemente, ma non per via dei potenziali accessi che potrebbero perdere, ma perche' pur avendo scelto di intraprendere una strada senza compromessi hanno scelto di percorrere la strada sbagliata.

    Il vecchio informatico, con solide basi, cosa ritiene-pensa?

    Dice-pensa, il dominio di secondo livello e' da piedistallo, rappresenta un qualcosa di assoluto, pertanto se vorro' mettere online un servizio ftp proporro ftp.secondo-livello.primo-livello, se vorro' proporre un servzio web proporro' www.secondo-livello.primo-livello e via dicendo...

    L'url "secondo-livello.primo-livello" rimarra' verginale, intonso.

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    Cosi' si comporta gazzetta.it (e ripeto, la cosa gli fa molto onore) ma allora perche' "contesto" questa loro scelta?

    La critico perche' sono di parte.

    Partecipo, appartengo a quella schiera di informatici che ritengono che sito.xyz rappresenti o debba rappresentare la parte web, le pagine visibili via browser per capirci, mentre il www.sito.xyz sia o il clone del sito sito.xyz o eventualmente qualcosa di diverso.

    Praticamente prima:

    sito.xyz = marchio identificativo
    www.sito.xyz = web
    ftp.sito.xyz = ftp

    Oggi (e sarebbe ora):

    sito.xyz = web e marchio identificativo
    www.sito.xyz = web uguale o diverso da sito.xyz
    ftp.sito.xyz = ftp
    etc.

    E' solo una questione di praticita' verso gli utenti che non capiscono perche' debbano scrivere prima di un nome di dominio di secondo livello il www.

    -----

    Fanno le pubblicita' di www.sito.xyz.... ma ce senso ha, basterebbe proporre sito.xyz, piu' facile da ricordare per chiunque.

    Come direbbe Fiorello imitando Toscani: vecchi antichi antiquati...

    Riassumendo, 10 e lode al responsabile di gazzetta.it perche' ha fatto una scelta da informatico con grandi attributi mettendo online via browser solo www.gazzetta.it ma non visibile gazzetta.it, un 4 meno meno allo stesso perche' ha perso una buona occasione per stimolare-suggerire ai wm tutti una pratica, intelligente ma non comoda soluzione: gazzetta.it visibile e www.gazzetta.it non presente.

    ---

    Quando voglio andare su google scrivo google.com e non www.google.com.
    Poi lui mi ridirige sul www, ma di fatto scrivo per praticita' google.com.

    Come mi ridirige?
    Se scrivo google.com mi manda su www.google.com via 302, se scrivo google.it mi manda su www.google.it via 301 (questo da http://www.seoconsultants.com/tools/headers.asp)

    -----

    Comunque tutta questa pappardella per dire che tra link assoluto o link relativo puo' esserci differenza per via del www e senza www, che in realta' non dovrebbe esserci differenza se si usa il 301, ma che se si usa il redirect ci si vende come meretrici da strada, che si dovrebbe usare invece il dns, che chi punta su una sola ed unica url e' un grande, che se si punta per proporre le pagine, tramite browser, sul solo sito.xyz al posto che su www.sito.xyz si fa da apristrada alla praticita' (e gli informatici sono molto pratici).

    Concludendo finalmente, i link assoluti sono piu' lunghi da leggere e pretendono piu' risorse da parte degli spider, sono usati principalmente dai seo perche' un wm "normale" non si porrebbe mai questo problema ed userebbe istintivamente link relativi, non sono immediatamente distinguibili dia bot che, prima di capire se i link siano interni od esterni, devono confrontare il nome di dominio della url che contiene la pagina lincata.

    Tuttavia chi usa link assoluti non rischia dispersione di pr, e questo potrebbe avvantaggiarlo su google.

    --------

    Capito la questione? A domanda errata si rischia una risposta peggiore.

    Alle soglie del 2007 non e' piu' possibile chiedere in modo generico cosa sia o meglio o peggio per i motori, ma cosa sia preferibile... motore per motore.

    Siccome non e' possibile ottimizzare un sito in modo assoluto per tutti i motori, i wm che hanno dei siti laddove non intervengano aggiornamenti esterni devono iniziare a valutare se gli convenga, prima o poi, riprodurre il proprio sito (attraverso altri nomi di dominio)ottimizzandolo motore per motore, con il robots il sito per msn sara' chiuso agli altri motori, quello per G ad msn etc etc.

    ---

    Ci tengo molto a questo aspetto, se un seo scrive su un forum per dare o ricevere consigli significa che ci tiene al proprio lavoro. Per lo meno e' un appassionato.

    Tuttavia molti di questi seo hanno solo un sito (il che e' naturale) ma per non so quale misteriosissimo motivo associano l'idea di: 1 sito = 1 nome di dominio.

    Se io avessi un sito comprerei almeno 3 o 4 nomi di domini, poi duplicherei il contenuto su ogni nome di dominio variandolo un poco' a seconda dei motori a cui punto, giocherei sui robots, e via discorrendo.

    Invece no, 1 sito = 1 solo nome di dominio.

    Siccome troppi seo hanno questo "vizziaccio" di 1 sito = 1 dominio ecco che poi le domande sui forum sono formulate in questa maniera: cosa e' meglio per i motori?

    Ovvio, se hai un solo dominio cercherai di renderlo mediamente buono per tutti i motori, se avrai comprato-associato almeno 3 domini invece vorrai sapere come comportarti sul sito motore per motore.

    -

    Comprare oggi un nome di dominio, piazzarlo su un server qualsiasi costa mediamente 10 volte meno del tempo impegnato per creare un sito-contenuto di basso livello.

    Eppure non c'e' niente da fare, mesi, anni spesi per migliorare un sito ma nessun soldo speso per duplicare ed ottimizzare il sito, su un altro nome di dominio, per i vari motori.

    E' come il mistero dei cerchi sul grano, come le statue dell'isola di pasqua, come gli ufo avvistati ovunque, come i graffiti maya e chi piu' ne ha piu' ne elenchi.

    E' uno di quei rompicapati che tra molti anni generosi scienziati cercheranno di capire e dare un senso.

    Ma forse e' giusto che sia cosi', del resto non c'e' peggior carceriere di se stessi.

  10. #10
    Originariamente inviato da agoago
    Se io avessi un sito comprerei almeno 3 o 4 nomi di domini, poi duplicherei il contenuto su ogni nome di dominio variandolo un poco' a seconda dei motori a cui punto, giocherei sui robots, e via discorrendo.
    Non ci avevo mai pensato.
    Grazie.
    Eppure non c'e' niente da fare, mesi, anni spesi per migliorare un sito ma nessun soldo speso per duplicare ed ottimizzare il sito, su un altro nome di dominio, per i vari motori.

    E' come il mistero dei cerchi sul grano, come le statue dell'isola di pasqua, come gli ufo avvistati ovunque, come i graffiti maya e chi piu' ne ha piu' ne elenchi.

    E' uno di quei rompicapati che tra molti anni generosi scienziati cercheranno di capire e dare un senso.

    Ma forse e' giusto che sia cosi', del resto non c'e' peggior carceriere di se stessi.
    Nel mio caso,agoago, non è un mistero.

    I motivi sono:

    1) Ignoranza
    2) Paura di perdere quella manciata di visitatori conquistati in mesi di lavoro
    3) Tempo a disposizione

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