A meno che non salti fuori un'imprevisto, università.

Il problema é che non so esattamente cosa fare

Di per sé vado bene in tutte le materie, quindi fino all'inizio di quest'anno pensavo di iscrivermi ad ingegneria meccatronica. Poi in tutta la classe (come in tutte le quinte, a quanto pare) si sono sviluppati una serie di votacci matematici che mi hanno fatto in parte ricredere: avevo scelto ingegneria perché da un titolo abbastanza sicuro e perché in mate e fisica andavo bene.

Ora che in mate vado da chiavica non so esattamente


Se devo essere sincero, le materie per cui mi viene da dire "Oh, quelle sono bazzecole, mica ci vuole sforzo" sono italiano, inglese, latino, storia, filo e così via nelle altre se devo andare bene é perché mi impegno, non perché mi viene naturale...

Quelle che mi piacciono sono italiano ed inglese, ma lo dico a malincuore: quello che non mi piace é l'idea di uscire da un'università senza qualcosa di sicuro

Dove diamine é finita la figura del letterato? Perché é stata sostituita dal precario? Perché da gggggiovane sono costretto a fare qualcosa che non mi viene bene per vivere? Una società non dovrebbe garantire ugualmente la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità in qualsiasi ambito?

Io la matematica non l'ho mai amata la fisica mi viene bene, ma é un rapporto di conoscenza, non di amicizia

Ora vado a ricontrollare il libro universitario sulle varie proposte nella mia città ho la sensazione che in ogni caso mi fotterò da solo