In un post di un blog,ho trovato questa defnizione di creatività:
Il post si trova su CGItalia e di commenti ce ne son parecchi...Creatività non vuol dire creare dal nulla. Passare dallo stato di zero a quello di uno attraverso una sorta di mistica ispirazione. La creatività è moltiplicare i punti di vista, analizzare in modo originale gli elementi a disposizione, e soprattutto formulare connessioni e relazioni inedite fra le cose.
Diciamo che c'è una certa differenza tra l'artista e il grafico: l'artista è libero di esprimersi liberamente, creando e sviluppando un suo linguaggio personale che può essere anche volutamente lontano da schemi e canoni prestabiliti, può essere indipendente dalle tecniche e dai limiti da esse imposte, rimanendo sempre un artista, senza perdere nessuna delle sue prerogative.
Un grafico, per definizione, è sempre vincolato ad una regola, un canone, un metodo. I simboli che adotta hanno sempre un significato riconoscibile dal soggetto che fruirà del suo lavoro, che esso sia utente o committente. Non soddisfa una sua esigenza comunicativa, ma l'esigenza comunicativa di chi ha commissionato il lavoro nei confronti dell'oggetto dell'attenzione di questo committente: l'utente finale.
Forse è più corretto pensare che un grafico adatta la sua creatività alle esigenze del committente: è più simile ai pittori pre-impressionistici, che ad un artista moderno.

Rispondi quotando