Ad est di bucarest

Film drammatico, sulle storie di due "rivoluzionari" decaduti. Una piccola cittadina poco fuori bucarest, uno studio televisivo e 16 anni passati dalla caduta di ceausescu. Due vite vengono intervistate, messe a nudo, riportando alla luce, vecchie glorie e speranze, ormai sopite sotto coltri di mediocrità. Inframezzato da torbide storie di tradimenti, alcool e depressione, il film prosegue dipingendo amaramente una romania non ancora svegliata dalla dittatura. Poco è cambiato, e le speranze di un tempo, si sono affievolite fino a sciogliersi come neve al sole.
Quell'elicottero, sedici anni prima, che si era alzato in volo, portando con se ceausescu, adesso viene ricordato, grazie alle domande di un conduttore che fatica a restare calmo quando in diretta, viene smentita la storia di uno dei due personaggi. Una comicità amara, con retrogusto di bile, movimenta la parte clou del film, nello studio televisivo pormai divenuto freddo e sterile, con inquadrature e stacchi degni di un TG.
La verità non può essere distinta dalla bugia, e tutto, alla fine, diventa solo una questione di punti di vista.