Originariamente inviato da seifer is back
http://www.dst.unipi.it/fist/geoitalia8/Ricerca2.pdf
C’è poi un problema particolare per l’attraversamento ferroviario: nel luglio 1996 Aurelio Misiti, il
principale responsabile tecnico del progetto (ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,
oggi assessore calabrese), aveva dichiarato in un'intervista: "Bisogna sapere che l'attuale progetto è
inadeguato. Sappiamo benissimo che attualmente nel mondo il ponte più lungo a una campata è quello di
Akashi, in Giappone, dal quale per diverse ragioni è stata tolta la ferrovia". Cioè non esiste ancora al
mondo un ponte a campata unica superiore a 1500 m percorso da treni e quello di Messina, di metri, ne
dovrebbe misurare 3360. E per favore qui ci si risparmino le "opere che illustrano l'ingegno italiano nel
mondo", o le “sfide alla natura e alle leggi dell’uomo”, che, se ci mettiamo a esaminarle una per una, c'è
da far tremare le vene dei polsi (pensiamo alla diga di Assuan, al traforo del Gran Sasso, al Vajont, tutti
casi in cui non si è tenuto conto del contesto in cui le opere andavano inserite). La storia insegna che
quando l’uomo sfida la natura --invece di tentare una convivenza armonica-- ci rimette sempre.
E in automobile? Se non ci sono date particolari, week-end e italiche ferie --attualmente-- ci vogliono 25
minuti per attraversare materialmente lo stretto di Messina in traghetto, poi bisogna considerare le attese
per il biglietto e per la coincidenza, in tutto circa 35’-40’. L’attraversamento aereo via ponte ridurrebbe i
tempi da 25’ a circa 5’ (se non vogliamo correre), ma non ci sarebbe comunque verso di eliminare code
e file --nei giorni clou-- perché il pedaggio da qualche parte lo si dovrebbe pagare e in fila ci si dovrebbe
mettere lo stesso, esattamente per gli stessi tempi. Vale la pena di costruire un’opera da 20.000 miliardi
complessivi per risparmiare 20 minuti?
Ma poi c’è il pedaggio, questione che nessuno riesce a chiarire. Quello che è sicuro è che, oggi, per
passare da Reggio a Messina (e ritorno) si pagano circa 35.000 lire per veicolo, a prescindere dal
numero dei passeggeri, e che, in treno, non si paga alcun supplemento rispetto al biglietto. Quanto ci
costerà domani passare attraverso il ponte? Tutto dipende dai tempi di concessione ai privati che lo stato
dovrebbe fare dell’opera: su 100 anni per esempio si potrebbero tenere i prezzi bassi quasi come quelli di
oggi, ma le stime serie vengono fatte su 50 anni, perché nessun privato può aspettare tempi così lunghi
per ammortizzare le spese.