Nella risposta della FIMI alla lettera di Steve Jobs sui DRM, si legge:
Alle case discografiche i Drm servono esclusivamente come strumento per la gestione dei diritti d'autore, per sapere quante copie vengono vendute e come ripagare gli autori.
Quindi, in teoria, non dovrebbero essere uno strumento contro la pirateria.
Allora perché ci sono questi limiti nella copia?
E sopratutto, a che cacchio servono se sono così facilmente aggirabili?

Come già detto da altri sono solo una rottura di palle in più per chi acquista i contenuti legalmente, come lo sono le pseudo-protezioni anticopia dei CD.

E' ora che la finiscano con queste assurdità. Paradossalmente se scarichi un contenuto illegalmente sei libero di farne quello che vuoi, e hai la quasi certezza di non subire conseguenze, se invece ti comporti onestamente non sei libero di fare quello che vuoi con ciò che hai pagato.

Poi si chiedono perché la pirateria la fa da padrona...