Originariamente inviato da webus
Non ho capito perché "i due" non avrebbero dovuto risentirsene. Da come (sembra di capire) l'ha esposta il prete i due sopravvissuti alle foibe avrebbero mertitato di finirci dentro, con le loro famiglie, ovviamente.
E poi, che c'entrano i familiari?

All'inizio del thread dici:

"non si parla nemmeno di come gli italiani andarono nelle zone dell'Istria e della Dalmazia o se se ne parla vengono dipinti come i bravi colonizzatori (conquistatori sarebbe stata una parola troppo forte)".

Ecco, vorrei capire cosa significa sta roba. Gli italiani (i veneti, per l'esattezza) abitarono la dalmazia per secoli, non è che ci andarono come colonizzatori. Forse dovresti capire che tutta la costa dalmata - ancora nella storia recente - era etnicamente divisa tra popolazione delle città (italiane) e della campagna (slave).
Nella Bosnia Erzegovina ad esempio le città erano soprattutto musulmane, mentre le campagne erano in mano ai serbi. E la guerra che c'è stata pochi anni fa lo ha ben evidenziato. Fiume era una città italiana. Così pure Spalato, Zara etc.

Parlare di italiani colonizzatori, oltre a falsificare la storia, serve solo a giustificare la pulizia etnica che c'è avvenuta.

semplicemente non accettavano che gli italiani in istria avevano seminato tempesta, non mi pare difficile capirlo...e non si tratta della storia di gigetto e carletto, ma si tratta di avere un minimo di cognizione di cause-effetto nei vari fatti storici.
poi sono il primo a non appoggiare le scelte fatte, ma umanamente non è pensabile che delle persone che sono stati anni sotto i piedi degli italiani, appena hanno potuto si sono vendicate. E' un po' come "il sangue dei vinti" di Pansa, che molta gente è cascata dalle nuvole senza pensare a quello che era successo prima. E ribadisco perchè vedo già qualcuno pronto a travisare quanto scritto, che sono atti deplorevoli, questo non toglie che uno non si stupisca di quello che sia successo dopo quello che gli italiani avevano combinato...