@ osviweb
Non esattamente. Intanto la notizia è vecchia di mesi, vedi http://www.civile.it/ilaw/visual.php?num=39708 .
Inoltre lì è riportata male, in quanto la "tesi" di Google, la stessa che lo porta a vincere quasi sistematicamente queste cause, è > "Se non vuoi che sia indicizzato, non farlo indicizzare, visto che ti dò gli strumenti per essere certissimo che non lo sia. Se vuoi che sia indicizzato e poi mi rompi le balle sei platealmente in malafede".
Anche in Italia ci hanno provato ma, per ora, hanno perso.
Questo perché, per quanto ogni giudice abbia il sacrosanto diritto di non capire assolutamente niente di Internet, basta spiegargli che qualunque sito può fare in modo che determinate pagine non siano indicizzate.
Il caso belga fece clamore mesi fa perché negli altri paesi (Italia compresa) i giudici hanno convenuto che, poiché chiunque può fare in modo che dette pagine non siano indicizzate, la malafede è palese.

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