No, su questo dissento radicalmente.Originariamente inviato da MasterLibe
Tanto per integrare il discorso, io considero mezzi di protezionismo improprio anche le denominazioni, le etichettature
Una certa varietà agricola o prodotto alimentare in genere è indissolubilmente legato ad un territorio, ad un clima, ad una tradizione che magari ha richiesto secoli per raffinarsi.
Ora, che la globalizzazione permetta a tutti di fruirne è un bene, ma non a scapito del territorio e dei produttori originari.
Vedila come una sorta di tutela del diritto d'autore su prodotti alimentari. Tanto più sentita oggi dove il primario sta adottando mezzi di produzione industriali e dove il marketing può essere più forte della genuinità.