Non mi sembra un film difficile da capire...è lineare nella narrazione, privo di flashback, il protagonista racconta se stesso nelle lettere al bambino adottato in Africa, anche nei pensieri intimi...
Nel film Warren Schmidt si interroga, ora che ha terminato di lavorare ha tutto il tempo per farlo...
Si interroga su se stesso, sulla propria vita, sui propri affetti...
Si chiede qual'è stato il significato della sua esistenza, cosa ha costruito, chi è stato...
Si fa quelle domande che tutti, prima o dopo, si fanno...