Per quanto riguarda gli altri "media", il tuo discorso e` valido, ma il buon senso di solito serve molto piu` di una legge (e le persone lo sanno).
Per quanto riguarda la rete e l'accessibilita` posso fare una considerazione (che non risponde direttamente al tuo quesito, ma ci puo` stare comne discussione).
Siamo in un'epoca (forse per la prima volta nella storia), in cui persone meno dotate di altre possono accedere al mondo alla pari dei "normali" (ma non chiedermi cosa vuol dire normali, dato che non ne so dare una definizione).
Pensa ad esempio ad un cieco, ad uno che ha difficolta` di movimento, ad uno che ci mette tre volte tanto a capire ... Fino a ieri erano "tagliati fuori" dalla societa`, dipendenti in tutto e per tutto dalla famiglia, in qualche caso nascosti nei confronti degli altri.
Oggi queste persone possono fruire della societa` (quasi) come gli altri: possno comperare (su internet) senza dipendere da terzi, possno contattare il Comune, o altri uffici pubblici senza muoversi da casa (e una "passeggiata" che per uno che ha le gambe sono 10 minuti per loro puo` diventare un'ora); in pratica hanno una serie di "diritti" che prima non avevano.
Io personalmente ho conosciuto un ragazzo con grave handicap motorio che vive in casa da solo ...
Ma questa serie di "diritti" puo` diventare un boomerang, se la tecnologia si rivolta contro di loro: ecco la necessita` di normare la rete in modo da evitare questo.
E` chiaro che la cosa migliore e` la sensibilita` di TUTTI i webmaster, ma la sensibilita` si ottiene anche con suggerimenti tipo le WCAG e con leggi tipo la Stanca: le due cose si completano a vicenda: la legge fa prendere coscienza della necessita`, le WCAG si occupano di come realizzare la cosa tecnicamente.
Ripeto: la legge non basta; inoltre la legge puo` agire dove il pubblico ha un ruolo importante (siti delle PA), e non puo` obbligare uno a pubblicare il suo CV o le foto di famiglia in modo accessibile.
Ma la legge e` un'ottima maniera per diffondere un'idea: la speranza e` che tra qualche anno tutti i Webdeveloper e comunque coloro che hanno la responsabilita` di cio` che viene pubblicato si rendano conto del problema: in fondo la societa` sta invecchiando, e tra breve anche gli "anziani" (che sono poi quelli che hanno soldi da spendere senza troppe remore) saranno alfabetizzati digitalmente (e la "vecchiaia" e` un handicap molto grave e molto diffuso).
Ad un convegno in cui si trattava l'accessibilita`, qualche anno fa, un americano (uno di coloro che hanno contribuito alla stesura della "section 508") parlava di "temporaneamente abili" per designare le persone "normali", intendendo che tutti noi prima o poi avremo qualche handicap, vuoi per malattia temporanea, o per vecchiaia o altro.

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