Corriere della sera:
In seguito a quella tragedia ci furono anche polemiche, innescate da alcuni compagni di scalata, che accusarono Reinhold di non aver prestato soccorso al fratello pur di raggiungere la vetta. Il successivo ritrovamento di un osso, che un esame del Dna ha confermato appartenere a Guenther, dimostrò che l'alpinista era stato travolto da una valanga e non ci fu alcun mancato soccorso.