C'è una terza soluzione.
Mettiamo caso che PicoPallino mi ceda delle foto che io utilizzo nel mio sito e, piuttosto che riconoscergli del denaro, io linko il suo sito.
Commercialmente è uguale ad una compravendita.
Ma se io apprezzo le sue foto... in qualche modo è "anche mio amico" come dice Evi|A|ivE. Essere amico non esclude l'essere anche cliente.
O ancora, caso che davvero utilizzo. C'è un forumista che mi scrive degli articoli per un argomento attinente al mio sito, ma che io ignoro completamente.
Tale argomento, per lui, è una semplice passione.
Ovvio quindi che il sito che cura parla di tutt'altro.
Cosicchè il link che io inserisco a fondo pagina segnalando l'autore, riporta ad un sito che nulla ha a che vedere col mio (perlatro io ci scrivo accanto che l'articolo è "sponsorizzato" quindi è anche moralmente ok). Perchè dovrei in futuro preoccuparmi per una cosa simile?
E ancora, se inserissi una "marchetta", quelle che la stampa pubblica a decine, con un articolo "ad hoc" (ma sponsorizzato) riceverei i soldi senza nemmeno poter essere individuato.
Insomma nel primo caso mi comporto bene ma desto sospetti. Nel secondo è l'esatto contrario.
A mio avviso è una questione molto spinosa.
Certo che entrare in uno dei tanti siti che, a fondo home page, ha 10000 "siti amici"... qualche cosa di diverso la evidenzia. Ma quelli anche con un algoritmo sono individuabili facilmente.
Questa storia della segnalazione invece la trovo estremamente pericolosa se le venisse attribuito peso eccessivo.




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