direi di sì : entrambi, servendosi di un linguaggio solo a loro comprensibile si prendono gioco del minchione di turno.Originariamente inviato da panta1978
Si può dire che, anche nel caso del conte Mascetti sia la "strizza" a spingerlo verso la supercazzora. La "strizza" di crescere, di prendersi delle responsabilità, di ammettere che il mondo non è un gioioso luna-park dove divertirsi e basta. Certo le paure del curato erano decisamente più contingenti e -verosimilmente- più umanamnete comprensibili. A detta di chi vi scrive, tuttavia, è possibile accostare i due personaggi sinotticamente.
Ma diverso è il motivo per cui usano di tale linguaggio. Se il Mascetti irride l'autorità dimostrando di non temerla (probabilmente anche perchè è un'autorità di basso livello) , il Don Abbondio ne ha paura ed è proprio da ciò che trae stimolo per turlupinare Renzo.