riuppo per aggiornare con alcune foto e notizie sul servizio di bici pubbliche a Parigi.
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Domenica 17 luglio è stato inaugurato a Parigi il servizio di bici condivise “Velib”.
Un investimento enorme, 10600 bici disponibili, 750 punti di scambio; numeri destinati a raddoppiare nel giro di un anno. Significa che a Parigi non c'è una piazza, una stazione, un ufficio pubblico che non abbia il suo punto di scambio con almeno una decina bici disponibili.
Io c'ero, e per colpa di una carta di credito difettosa non sono riuscito a usare il servizio (non sapete che rosicamento), ma ho visto il successo che c'è stato il primo giorno e vi mando qualche foto.
Ci sono due tipi di abbonamento: quello annuale costa 29 euro, si stipula negli uffici RATP (l'equivalente dell'ATAC, diciamo così) viene consegnata una carta magnetica ricaricabile e consente di prelevare la bici semplicemente appoggiando la carta sul punto di blocco.
Esiste poi l'abbonamento di breve durata e si stipula direttamente alle paline presenti nei punti di scambio. Costa un euro per un giorno oppure cinque euro per una settimana; è necessario avere una carta di credito con relativo pin. Si digita l'approvazione di un contratto che prevede l'addebito di 150 euro in caso di mancata riconsegna della bici e la macchinetta rilascia uno scontrino con un codice personale. Il codice rimane valido per tutto il tempo dell'abbonamento, si digita il codice sulla palina e si indica quale bici sganciare, si prende la bici e la si riconsegna in un qualsiasi altro punto di scambio; il sistema riconosce automaticamente la bici, una lucetta verde ci conferma che la riconsegna è stata regolarmente registrata.
La prima mezz'ora è gratuita, oltre si paga un euro l'ora. Ma attenzione, la prima mezz'ora si può ripetere indefinitamente. Ovvero si può usare la bici 29 minuti, si riaggancia e dopo 5 minuti si può riprendere per altri 29 minuti e così via. Ovviamente questo tipo di tariffazione è pensato per incentivare i brevi spostamenti in città.
La bici è molto pesante ma scorrevole, tutta progettata in funzione anti-vandalo, ha tre marce integrate nel mozzo, freni a tamburo, cavi coperti, sellino non sfilabile, addirittura le valvoline delle gomme hanno cappucci svitabili solo con un apposito attrezzo.
Già che c'ero ho fatto qualche foto ai poliziotti in bici, ai taxi a pedali, alle corsie bus + bici sul lungo Senna e agli attraversamenti ciclabili che ci sono pressochè in tutte le strade; proprio come a Roma.
Ops, dimenticavo, una nota negativa c'è: i francesi vanno in bici, si sono abbonati in 16.000 il primo giorno, ma rimangono sempre francesi, quindi tutte le istruzioni, i contratti, i depliant sono solo ed esclusivamente in lingua francese. Ognuno ha le sue fissazioni. Baci e bici
da http://www.romapedala.splinder.com/post/13119305/
che dire?
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