Roma, 24 lug. - Telecom Italia ''è ancora un operatore dominante in tutti i 14 mercati che riguardano la rete fissa, sia nella fornitura dei servizi all'ingrosso (wholesale), sia nell'offerta di servizi al dettaglio (retail)". La denuncia è contenuta nella relazione annuale del presidente dell'Autorità per le Comunicazioni, Corrado Calabrò, il quale assicura che entro la fine dell'anno si porterà a compimento la separazione della rete di accesso.
"La separazione funzionale, in un mercato come il nostro, caratterizzato da un deficit competitivo di natura strutturale - spiega Calabrò - è il rimedio più efficace per risolvere i problemi concorrenziali, di accesso al mercato di trasparenza, di abbattimento del contenzioso, e, al tempo stesso, di sviluppo del settore anche in vista della realizzazione delle reti di nuova generazione".
Il presidente dell'Authority nella sua relazione annuncia quindi la volontà di concludere il lavoro che ha avviato lo scorso anno e a cui ha lavorato con "coerenza". "Stiamo esaminando adesso le osservazioni pervenute. Il percorso è delicato e complesso; da esso vogliamo venire a capo entro l'anno dialogando con tutti, Telecom in primis, in un confronto aperto che entri fin nei dettagli", aggiunge Calabrò spiegando che si andrà ''avanti nella regolamentazione della garanzia dell'accesso, declinato a tutto tondo in 4 categorie: accesso alle reti fisse e mobili, vecchie e nuove; accesso alle reti trasmissive degli operatori di broadcasting; accesso dei cittadini a un'informazione pluralista; assesso dei consumatori ai servizi e prodotti di comunicazione".
Il monopolio di Telecom influenza anche la diffusione della banda larga su cui l'Italia è molto indietro . "La situazione del mercato italiano della larga banda - spiega il presidente dell'Authority - non appare soddisfacente: la copertura, la diffusione, il livello concorrenziale delle offerte segnano il passo rispetto rispetto ai paesi del G7, ma anche rispetto all'Europa a 15 e persino dell'Europa a 27". Esiste infatti, continua, "un'anomalia italiana derivante dalla (quasi) completa assenza di infrastrutture alternative alla rete di accesso in rame di Telecom".
FONTE:http://www.adnkronos.com/IGN/Economi...1.0.1135170850

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