L'avere una casa, un lavoro, un minimo di istruzione, secondo me è alla base dell' "integrazione", e di sicuro -la loro cultura- non può essere una scusa valida. Se un giorno mi viene in mente di pisciare in mezzo alla strada in centro storico non vuol dire niente se "è la mia cultura, la mia famiglia lo fa da generazioni".Originariamente inviato da mosquito70
Da una parte dovremmo esigere che i nomadi rispettino le leggi del Paese in cui decidono vivere. Oltre all'affitto di una casa, penso (soprattutto) ad obbligarli a mandare i loro figli a scuola e, chiaramente, a non delinquere.
Dall'altra parte, la loro cultura, il loro modo di fare, li porta appunto ad essere "nomadi" e quindi ha non avere patria, nè bandiera.
De Andrè li cantava e descriveva il loro status, nella bellissima Khorakhané, in "Anime Salve".
Però a volte purtroppo, la realtà non è proprio così poetica (e la colpa non è solo dei nomadi)
![]()
Ti adegui a quello che è o stile di vita e le regole del paese in cui ti trovi, altrimenti ciccia. Manda i figli a scuola, dimostra di essere una persona affidabile, trovati un lavoro e paga l'affitto, come fan tutti.



Rispondi quotando