Originariamente inviato da Miles Messervy
Completando la frase di prima, avrei accettato di più se avessi parlato di aberrazione del capitalismo. La ricerca del profitto, come ho scritto ieri, non è né etico né immorale: il fine delle imprese (tutte, dalla più mastodontica alla più microscopica) è il profitto, il fine dei governi (intendendo come governo non l'istituzione in sé, ma l'insieme degli apparati statali, sub statali e sovranazionali) è regolamentare la vita degli stati e delle organizzazioni sovranazionali, il fine delle organizzazioni umanitarie, e in determinati casi anche dei governi, è la solidarietà e l'assistenza sociale. Il capitalismo è un sistema economico non necessariamente legato a una determinata forma sociale o di governo

Si confondono i fini e si attribuiscono responsabilità sbagliate. La soluzione delle controversie con le armi non è insito nel capitalismo; infatti le guerre sono esistite prima del capitalismo e esistono anche dove il sistema economico è diverso dal capitalismo. La soluzione delle controversie con le armi è una deviazione della convivenza sociale e dei rapporti tra diverse organizzazioni.

Insomma, il profitto si può cercare e ottenere col rispetto dell'etica o calpestando i diritti dei più: questa scelta attiene ai soggetti, non è obbligato dal sistema economico. E il capitalismo può e deve ottenere un equo bilanciamento dei diversi interessi sia nei rapporti tra i diversi soggetti che operano nel mercato, sia in quelli tra gli stati.

Del resto, senza la ricerca del profitto non avremmo gli agi che abbiamo oggi. E senza lo sviluppo economico, dalle nostre parti potremmo anche non avere democrazia. Certo, in tema di democrazia un ruolo non trascurabile (anzi...) ce l'ha avuta la storia e la filosofia politica (infatti le radici dell'Europa sono più greco-romane e illuministe che giudaico-cristiane) ma questo è un altro argomento rispetto al tema del thread.
attenzione, e mi rivolgo anche al vifi, non ho detto che le guerre sono un'invenzione del capitalismo, ma che il profitto si nutre cinicamente dei vantaggi economici derivanti dalle guerre moderne, chiudendo gli occhi perfino davanti alla vita umana che dovrebbe essere un valore riconosciuto universalmente. E' questo il suo lato tragico.
Inoltre a mio avviso la distinzione che fai tra forma e intenti di governo e sistema capitalistico vive solo nella teoria. Un capitalismo temperato da finalità di assistenza e di progresso sociale non solo non trova riscontro nella sua recente evoluzione, ma risulta ahimè inapplicabile