Assolutamente sì, è molto triste.
Anche perché la cosa triste è la consapevolezza di tutto ciò, e nonostante questo una incapacità (o forse la mancanza di volontà?) di estraniarsi da questo modo di vivere.
Sappiamo che le cose vanno così, ma anziché ribellarsi, ci mettiamo in coda.
Un po' come a capodanno, quando tutti dicono di odiare il "trenino" ma poi si mettono in fila lo stesso.
Ci siamo costruiti uno schermo, dietro al quale nasconderci, e poco ci interessa se da là dietro poi la realtà ci appaia deformata, quasi come se fossimo nella casa degli specchi di un luna park, dove nulla è davvero ciò che sembra.
Se non ricordo male, fu Wilde a dire che il mondo è soltanto un grande palcoscenico dove i ruoli son mal distribuiti.
Ecco, a noi interessa occupare il proscenio, ed essere al centro dell'attenzione per poter ricevere i nostri applausi (fregandocene se siano poi veri o solo di convenienza).
E su internet, poi, il "rischio" è ancora maggiore, perchè a lungo andare, si perde il confine tra vero e fittizio, reale ed irreale.




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