che bello anche il nuovo comandante generale gli para il culo, come sono teneri
Nell'ultimo mese, ha delegato al suo capo di stato maggiore, il generale Paolo Poletti, l'incarico di raffreddare le curiosità del Parlamento sui voli dell'ex comandante generale con lacunose risposte di routine, di opporre un singolare "segreto" alle richiesta di conoscere con quali modalità i fondi riservati del Corpo siano stati impiegati. Ad esempio, se fosse o meno vero che, lo stesso Speciale, percepisse a tale titolo 2.000 euro al mese (cifra irrisoria per coltivare anche la più miserabile delle fonti riservate, ma significativa se aggiunta fuori busta allo stipendio). Ad esempio se fosse sufficiente - come sembra sia avvenuto - la semplice quietanza (una firma su una ricevuta) del comandante generale per distribuire a pioggia quel denaro lungo i rami della gerarchia senza che vi fosse uno straccio di giustificazione sul loro impiego "per fini di intelligence". E tuttavia, se la mossa di D'Arrigo doveva o voleva essere una toppa, rischia di essere peggiore del buco.