“The Kingdom” è un film dalla trama quantomai semplice: in Arabia Saudita un gruppo di terroristi islamici compie una strage in un villaggio dove vivono i tecnici americani delle compagnie petrolifere con le loro famiglie. Un gruppo di investigatori dell’FBI capeggiati da Jamie Foxx viene inviato dagli USA ad indagare suo posto. Qui, dopo alcune difficoltà con la polizia saudita, la squadra dell’FBI avrà finalmente mani libere per le indagini e verrà impegnata duramente dai terroristi. Fine, che ovviamente non rivelo.
Il film alla base è quindi ambientato nell’attualità dei controversi rapporti tra Arabia Saudita e Stati Uniti: se infatti il vincolo che unisce i due paesi è fondamentalmente quello che lega il maggiore produttore di petrolio al suo maggior consumatore mondiale, ciò avviene sostanzialmente nel clima di reciproca diffidenza e financo aperta ostilità che caratterizza l’incontro di due mondi culturalmente così diversi tra loro.
Peccato che questo tema anticipato da un prologo quasi documentaristico che faceva presagire interessanti risvolti nel film, si perda dopo poche battute e affiori molto blandamente nel resto del tempo. Tempo che sostanzialmente viene riempito da un adrenalico action-movie dove non si contano le migliaia di proiettili sparati con ogni tipo di arma, le riprese con camera a mano o dall’elicottero, le esplosioni, le corse e gli incidenti d’auto. In sostanza, gli appassionati di videogames come Ghost Recon o Rainbow Six avranno di che divertirsi, mentre chi da un film vorrebbe qualcosa di più non lo troverà, o lo ha già visto molte volte. Intendiamoci, il film non è girato male, ha un gran ritmo e una buona fotografia, ma la sceneggiatura è largamente prevedibile e i personaggi sono stereotipati come non mai: americani buoni, sauditi loro amici buoni, sauditi cattivi.
Non parliamo dei quattro americani della squadra, che, oltre che sopravvivere a tutto, ricalcano i classici quattro componenti di ogni team poliziesco d’oltre oceano.
In tema di geopolitica e attualità, film recenti come “Syriana” o “I figli degli uomini” hanno detto molto di più, sotto molti aspetti, e risultano perfino più credibili nelle scene d’azione.
Questo è tutt’altra cosa.
Globale **1/2
Riferito al solo action-film ****