Denis, l'articolo parla di desktop, non server. Vediamo un po' punto per punto:
Questa affermazione e` vera ma fuorviante. Linux supporta una quantita` maggiore di periferiche rispetto a Vista, e` vero, semplicemente perche` supporta anche hardware vetusto che Vista si rifiuta di gestire. Ma il problema e` che Linux NON supporta molto hardware nuovo che Vista supporta senza problema alcuno. Il supporto all'hardware legacy in ambito desktop interessa a pochi, e` decisamente piu` importante il supporto all'hardware recente.• Supporto hardware limitato. C'è chi afferma il contrario come l'esperto opinionista Frank J. Ohlhorst: “le principali distribuzioni Linux offrono lo stesso numero di driver supportati da Windows Vista e forse anche più”. Recenti studi inoltre rivelano che il pinguino offre agli utenti un miglior supporto dell'hardware legacy rispetto a Vista, in quanto maggiormente orientato a girare anche su sistemi e periferiche ormai in disuso.
E` vero per il minimale office automation ma non sempre lo e` in progetti mediamente complessi. Probabilmente l'autore dell'articolo si riferisce alla compatibilita` monodirezionale [progetto da microsoft office a openoffice] e dimentica le difficolta` delle migrazioni bidirezionali [progetto da microsoft office a openoffice e ritorno].• Incompatibilità con gli standard più affermati: il mondo del software proprietario è contraddistinto da numerosi standard chiusi. La larga diffusione di questi prodotti negli anni ha creato un vincolo forzato tra le aziende ed i vendor che temono così, migrando a Linux, di non poter continuare ad aprire documenti creati con Office o comunicare con piattaforme diverse dal pinguino. In realtà, esistono ormai numerosi prodotti open source che danno alle imprese la possibilità di risolvere correttamente tali esigenze. Il progetto Samba, ad esempio, permette la condivisione di file, stampanti ed altre risorse di rete con Windows, OpenOffice invece consente perfettamente di modificare file e tabelle create in precedenza con Microsoft Office mentre GIMP mantiene la compatibilità con Photoshop.
Si`, in effetti su un sistema gia` preconfigurato la migrazione e` solo una questione di tempo e voglia a imparare ad usare la nuova interfaccia.• Difficile da imparare ed utilizzare. Rispetto al passato in cui gli utenti di Linux erano principalmente programmatori e sistemisti con bagaglio di competenze Unix che prediligevano l'interazione con il prompt dei comandi, tutte le principali distribuzioni odierne sono dotate d'interfaccia grafica. Gli utenti possono anche scegliere di utilizzare una GUI molto simile a quella di Windows XP o Mac OS, in modo da rendere meno traumatico e più familiare il passaggio al nuovo ambiente.
Su hardware ben supportato l'installazione delle distro piu` blasonate e user-friendly e` resa molto facile, si`.• Difficile da installare: L'interfaccia grafica è stata ormai introdotta da anni nel processo d'installazione del pinguino. In aggiunta, tutte le distribuzioni permettono di creare un sistema dual-boot che consente in contemporanea il passaggio dall'ambiente del pinguino a Windows (e viceversa) quando desiderato.
Vero fino a che l'applicazione desiderata esiste nei repository della distro utilizzata. Diversamente per l'utente comune e` un Pain in the ass™.• Difficile aggiungere e configurare applicazioni. Questa affermazione poteva avere un senso alcuni anni fa, quando la configurazione dei servizi e delle applicazioni avveniva principalmente modificando alcuni file di testo, ma oggi l'installazione di una componente su Linux richiede semplicemente pochi click. Distribuzioni come Ubuntu, Red Hat, Fedora, SUSE/OpenSuSE ed altre offrono dei repository con centinaia d'applicazioni già preconfigurate per le principali esigenze degli utenti. Una volta installata un'applicazione può essere utilizzata immediatamente.

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